Tre detenuti si barricano per protestare contro il diniego di libertà provvisoria
Tre detenuti si barricano per protestare contro il diniego di libertà provvisoria In carcere a Verbania, per una serie di gravi reati Tre detenuti si barricano per protestare contro il diniego di libertà provvisoria Sono stati condotti alla ragione con l'uso di estintori "a secco" e di idranti Dalla strada si è gridato all'incendio: accorsi con l'autopompa i vigili del fuoco (Dal nostro corrispondente) Verbania, 19 aprile. Tre detenuti si sono barricati stasera nella loro cella al secondo piano, sul lato verso ria Castelli, delle carceri giudiziarie di Verbania, in segno di protesta, perché non era stata concessa loro la libertà provvisoria. Sono: i fratelli Pietro e Fabrizio Greifenberg, rispettivamente 20 e 24 anni. Borgomanero, ed Emilio Franchini, 26 anni, Cirieggio di Omegna, in carcere dal 12 marzo sotto l'accusa di sequestro di persona, violenza privata e lesioni personali a danno di Giuliano Casale e di Alfonso Boeri, rispettivamente di 22 e 24 anni, Bagneilo di Omegna. I tre detenuti, saputo che era stata respinta la richiesta di libertà provvisoria inoltra- ta dai loro difensori, hanno cominciato a protestare e a inveire, chiedendo di poter uscire subito dal carcere. Poi si sono barricati nella loro cella, vociando. Accorsi i secondini e constatata l'impossibilità di ridurre i tre detenuti alla ragione, è stato chiesto l'intervento del giudice istruttore dottor Piccininni che, giunto alle carceri, ha cercato di convincere i tre a desistere dall'assurda protesta. Vista mutile l'opera di persuasione pacifica, il magistrato ha autorizzato le guardie carcerarie a usare gli estintori prima e gli idranti poi. Solo allora i tre si sono decisi ad arrendersi e nelle carceri (ove peraltro gli altri 59 detenuti erano rimasti tranquilli), è tornata la normalità. Va aggiunto che l'uso degli estintori a polvere («a secco», sono anche chiamati) ha dato l'impressione a chi transitava sulla strada sottostante che da un iinestrone al secondo piano uscisse fumo. Si è gridato all'incendio e da un vicino negozio è stato chiesto i l'intervento dei vigili dei iuo- co. Chiarito l'equivoco, l'autopompa è stata fatta rientrare in caserma. «E' stata una chiassata inutile — ha detto il comandante delle guardie carcerarie —. Comunque, nulla di eccezio-naie. Casi del genere ne succedono parecchi e anche stavolta, senza l'equivoco dell'autopompa, sarebbe passato tutto inosservato». a. c.
Persone citate: Alfonso Boeri, Casi, Castelli, Emilio Franchini, Fabrizio Greifenberg, Giuliano Casale
Luoghi citati: Borgomanero, Omegna, Verbania
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