Oleggio: nella giostra pasquale una focaccia e cento cavalieri di Umberto Gottardello

Oleggio: nella giostra pasquale una focaccia e cento cavalieri Otto rioni in lizza per la "corsa della torta,, Oleggio: nella giostra pasquale una focaccia e cento cavalieri Domenica si è svolto il primo attor la fastosa consegna del palio ai patroni del borgo - Per vincere il trofeo si improvviseranno podisti tutti i giovani scapoli (Dal nostro corrispondente) Oleggio, 16 aprile. Atto primo della «corsa della torta», la singolare gara podistica di origine medioevale che il giorno di Pasqua impegna su un tracciato di cinquecento metri i giovani scapoli indigeni, in rappresentanza degli otto rioni cittadini. In palio una focaccia di frumento, che la contrada a cui appartiene il vincitore custodirà gelosamente per un anno. La «battaglia» della torta è uno dei privilegi (l'altro è il mercato al lunedi) che la cittadina ebbe dai Visconti e dagli Sforza. I rioni la combattono con una rievocazione scenografica che vede sfilare per le vie della citta oltre trecento persone in costumi trecenteschi. BH Ieri, domenica delle. Faune, ha avuto luogo il primo atto dello spettacolo. Il quartiere di Porta Compietra, che detiene il palio (se lo aggiudicò nel 1972 lo studente Alberto Caletti), ha atteso al palazzo Balsari (quartier generale del rione) il corteo composto, da tamburi e chiarine e dagli alfieri degli altri rioni. Poi, dopo il proclama del signore del quartiere, il gruppo dei personaggi in abiti medioevali (i cavalieri Guido Bertucci e Rita Coppi, Roberto Guasconi e Mauro Buggeri, e gli armigeri Gim Massaia e Massimo Fraschina) si è recato in municipio per affidare ai patroni del borgo, il magistrato (Fiero Ergotti) e la castellana (Anna Rondoni), il palio che a Pasqua sarà rimesso in lizza. Ma nella manifestazione l'aspetto che più impegna gli organizzatori non è quello agonistico, ma quello folcloristico: il fastoso corteo di personaggi in costumi quattrocenteschi. Nell'edizione del "72 sfilarono per le vie di Oleggio trecento personaggi con seguito di cavalieri, giocolieri, giullari, falconieri e perfino alcuni armigeri, che reggevano un cinghiale, simbolo della caccia riuscita del signore del borgo. «Quest'anno — assicura l'assessore Giacomo Fanchini— supereremo ogni edizione precedente; ogni rione svolgerà un tema scenografico, che però fino a Pasqua deve rimanere rigidamente segreto. L'unica imposizione è enei costumi siano tutu dell'epoca». Sotto lo stesso campanile, la Torre dei Bagliotti che campeggia nella centrale piazza Martiri, gli otto rioni (Pozzolo, Portetta, Valle e Porta Compietra i quartieri; San Giovanni, Loreto, Fornaci e Bedisco con Griccia i cantoni) hanno àncora una" settimana per prepararsi alla contesa. Non mancano iniziative curiose e battute mordaci. H Bedisco ha diffuso, nei suoi confini volantini con la «rundla e la scalmana» (la rondinella, emblema del cantone, e la scalmana, la folgore, in cui si identifica il rione). D. giornaletto parla di un arrivo «importante» nel cantone Bedisco. Sarebbe il sindaco, il medico Gian Antonio Canavesi, che ha costruito da qualche mese ima casa in via Memo, cioè in rione Bedisco. Scrivono in una poesiuola: «Dalla Valle è partito il padron della città, pel cantone più ambito. Col Bedisco ora sta. Una sol volta a Carnevale, per lasciarvi il'suo coniò, ritornò al rion natale, rifacendo Marc'Antonio» (l'allusione a una festa in costume che vide il sindaco nei panni del- l'antico romano è evidente). E' chiaro che il Valle, il rione che, con Italo Tosi, vinse la torta ben tré volte di seguito, custodendo poi il palio nella chiesetta rionale di San Lorenzo, dopo l'abbandono di Canavesi parla apertamente di «tradimento» del sindacò, ricordandogli che le più belle soddisfazioni le ha colte proprio nel quartiere Valle, mentre al Bedisco si è sempre molto "chiacchierato, messi raccolte dai suoi atleti ma le ( durante la competizione del giorno di Pasqua, sono sempre state striminzite. Umberto Gottardello

Luoghi citati: Loreto, Oleggio, San Giovanni, San Lorenzo