S'allarga a Novara la polemica sul "calendario" delle medicine

S'allarga a Novara la polemica sul "calendario" delle medicine Le lamentele per le specialità che non si trovano S'allarga a Novara la polemica sul "calendario" delle medicine Il direttore d'uno dei due magazzini replica alle accuse dei farmacisti - "Per la legge noi non esistiamo, perché ci accusano di disservizio?" - Meno profumi in vetrina, ma più spazio per i farmaci Novara. 10 aprile. fi. I.) La polemica sulla mancanza di medicinali si è allargata ai depositi fiduciari, chiamati in causa dalle prote- s te dei farmacisti e dei clienti che lamentavano la chiusura dei «centri di rifornimento» al pomeriggio del giovedì e del sabato e l'intera domenica. A Novara i magazzini sono due, uno privato e l'altro a gestione cooperativistica con la partecipazione della quasi totalità dei farmacisti. Il rag. Mario Brunoldi, direttore.ge nerale dell'unione farmaceutica novarese (legata alla categoria dei farmacisti) dice: «Novara risulta la città meglio servita di tutto il territorio nazionale». Infatti, precisa il direttore, il magazzino effettua ben 7 servizi giornalieri di consegna (senza contare quelli dell'altro deposito) più uno, straordinario, per le farmacie di turno. «Cosa si vuole di più — dice il rag. Brunoldi — quando in aggiunta svol gano un identico servizio per tutta la provincia con due consegne giornaliere al mini mo, sin nelle più impervie vallate ossolane?». La legge sanitaria non con- tempia l'esistenza della figura del grossista: «Come ci si può imputare di ''disservizio'' se non esistiamo e da armi invochiamo il riconoscimento giuridico che ponga fine a questo assurdo stato di cose — precisa il direttore dell'Unione farmaceutica —, il magazzino fu aperto per soddisfare le più impellenti richieste dei farmacisti, non per.sostituire le farmacie». '■■ Il discorso si fa sempre più polemico nei confronti dei farmacisti: «Dovrebbero investire parte del capitale in scorte di magazzino — dice il rag. Brunoldi —. Molti incon venienti sarebbero così evitati, perché la legge sanitaria impone al farmacista di tene re in negozio una parte almeno delle "specialità". Basterebbero adeguati "contenitori frigor" per soddisfare non soltanto le richieste di gammaglobulina ma anche di altri prodotti similari». Sulla questione dello spazio, il personale dell'Unione farmaceutica ha lamentato che i proprietari di farmacia lo trovano per esporre profu¬ ■ mi, ciprie, rossetti, giochi per ■ neonati, ma non per la giusta 1 scorta dei medicinali. «Starno costretti a continui viaggi — dice uno degli autisti —. per portare tre scatole di fiale che dovrebbero per legge trovarsi già in farmacia. E" un servizio che facemmo ormai da anni senza lamentarci e quindi rifiutiamo l'accusa di "disservizio"».

Persone citate: Brunoldi, Mario Brunoldi

Luoghi citati: Novara