Crisi in comune a Novara: il pri ha tolto l'appoggio alla Giunta

Crisi in comune a Novara: il pri ha tolto l'appoggio alla Giunta Otto giorni dopo l'approvazione del bilancio Crisi in comune a Novara: il pri ha tolto l'appoggio alla Giunta "Volevamo allontanare la minaccia dèi commissario, spiega la lettera inviata alle segreterie degli altri partiti, ma ora vogliamo soddisfazione esauriente alle nostre richieste" - Il sindaco colto di sorpresa: "Sono pronto ad aridarmene anche subito" (Dal nostro corrispondente) Novara, 7 marzo. A poco più di un mese dalla elezione del sindaco e ad otto giorni dall'approvazione del bilancio, l'amministrazione comunale di Novara è virtualmente in crisi: il-pri ha ritirato, infatti, il suo appoggio alla Giunta minoritaria dc-psdi. Lo ha fatto oggi con una lettera inviata alle segreterie democristiana, socialdemocratica, liberale e trasmessa, per conoscenza, anche a socialisti e comunisti. Nel documento è detto che «esaminata criticamente la situazione al Comune di Novara, coerenti con l'impostazione della campagna elettorale e con le trattative per la formazione della maggioranza, al fine di consentire, attraverso un più costruttivo confronto di idee, la costituzione di una Giunta organica, efficace e stabile, i repubblicani ritengono indispensabile ritirare il loro appoggio». La lettera spiega che ogni ulteriore dilazione all'apertura di una crisi, comunque prevista e inevitabile, non farebbe che aggravare l'attuale situazione di staticità ed immobilismo amministrativo. «Noi — scrivono i repubblicani — abbiamo appoggiato l'elezione del sindaco e della Giunta e dato voto favorevole al bilancio unicamente per scacciare la minaccia del commissario prefettizio. Nel contempo, però, abbiamo valutato la scarsa disponibilità della maggioranza e soprattutto detta, de, ad agire secondo le linee concordate. Nessuna delle nostre proposte — aggiungono — ha trovato esauriente soddisfazione». n pri novarese si batte da tempo per una serie di indagini conoscitive: assistenza agli anziani e asili-nido in particolare. Sono studi che, se fatti a dovere, costano parecchio e che la Giunta ha rinviato ad un momento più favorevole. Ma indipendentemente dalle «indagini conoscitive», per quanto riguarda gli anziani, c'è sul tappeto il problema del «De Pagave», un ricovero per anziani. , .,. -^.'.j. Il progetto per la cosfruzio^ ne del nuovo istituto è pronto; la Banca Popolare, in occasione del «centenario» ha donato mezzo miliardo. I repubblicani lo. contestano: «non è con la casa-albergo che si risolve il problema degli anziani. Bisogna dare loro una alternativa al ricovero» Altra grossa questione: i comitati di quartiere. Dice il segretario del pri, Riccardo Gramegna: «Noi li intendùimo come una partecipazione attiva dei cittadini alla vita amministrativa. E' una tematica seria, ma di fronte alle nostre insistenze ci siamo sentiti rispondere da una parte della de, che non ne vuole sentire parlare; da un'altra parte che non c'è fretta». Nella loro lettera i repubblicani parlano di intavolare trattative per dare vita a una nuova Giunta «orgu -J :a, elfi caco e stabile». Il i."?rimento all'inserimento del psi è chiaro. Lo stesso Gramegna lq ammette. «Non da oggi — dice — siamo per un ritorno al Centro Sinistra; ma con i socialisti novaresi intendiamo parlare chiaro, perché anche loro fanno discorsi di "potere" che non ci piacciono». Il pri in consiglio comunale ha un solo seggio, quello cui è stato eletto il dottor Ferruccio Chiarino. Ma il suo voto per una giunta di centro (bicolore-psdi appoggiato dai liberali) è determinante, in quanto costituisce, quale ventiseiesimo, l'ago della bilancia. _ Ed eccoci alle prime reazioni. Il sindaco, Ezio Leonardi, è stato colto di sorpresa. «Sarà il mio partito a decidere il da farsi: io sono pronto ad andarmene anche subito». Il partito, per bocca del segretario cittadino, avvocato Aldo Avondo, si dichiara «rdc« «sconcertato» per questo ritiro che avviene ad òtto giorni dall'approvazione del bilancio. Avorio tuttavia dice «non ritengo che l'abbandono dell'appoggio dei consigliere repubblicano debba impedire la prosecuzione dell'attività della giunta'in un momento così delicato e che vede l'am- ministrarne impegnata nella soluzione di tanti problemi ereditati dalla gestione commissariale». Secondo l'esponente de, la ricérca di una maggiore organicità della maggioranza è cosa sentita e ripetutamente sollecitata dal suo stesso partito ma a ciò si sarebbe dovuti pervenire attraverso tutta una serie di contatti e trattative e non seguendo la procedurra del pri. Dal canto suo l'onorevole Franco Nicolazzi, capogruppo socialdemocratico dice: «Riteniamo che la decisione annunciata dai repubblicani non possa essere considerata definitiva, dal momento che dal voto positivo detta scorsa settimana non si sono'verificati fatti nuora. Una crisi al buio non serve, siamo perciò contrari a questa crisi che non ha soluzioni concordate e riteniamo nostro dovere andare avanti con le forze disponibili, pur accettando un immediato confronto costruttivo sulle tesi del pri». In serata Gramegna e Chiarino hanno tenuto una conferenza stampa per fornire ulteriori spiegazioni: la crisi sarebbe stata promossa nel contesto di un atteggiamento politico regionale, ma semplicemente per affrettare i tempi di incontro per una risposta alle loro richieste. p. b. mmrisstcgFspv Nov,» Il Ktntfsw !>««■*«!?, il consigliere Chiarino, il segretario della de,, avvocalo Aldo Avendo, e H;-segretario repubblicano Riccardo Gramegna (Foto* Giovetti)

Luoghi citati: Comune Di Novara, Novara