Agnona: una fabbrica all'avanguardia

Agnona: una fabbrica all'avanguardia Agnona: una fabbrica all'avanguardia In 20 anni primati invidiabili - Produzione di alta qualità assorbita in gran parte dai mercati esteri «Alta qualità nell'alta moda»: è lo slogan delle «Laneriè Agnona», una fabbrica che ha mosso i primi passi una ventina di anni or sono e che ha saputo camminare speditamente, toccando vertici invidiabili. Si è cominciato con pochi dipendenti, con l'appoggio concreto di noti industriali lanieri; oggi si contano circa trecento operai e impiegati tecnici ed amministrativi. Bastano questi pochi dati per dire del progresso dell'azienda che, sotto l'esperta e appassionata « regìa » di Francesco Ilorini Mo, ha continuamente ampliato il proprio raggio d'azione in un settore tessile d'avanguardia, non tanto sul piano quantitativo, quanto su quello della qualità portata agli indici più elevati. Francesco Ilorini Mo è il cervello e l'anima dell' «Agnona». Operaio di tessitura prima, si è via via specializzato in tutti i cicli produttivi fino a i o e i o i a i r o e n , l o o a giungere alla realizzazione dello stabilimento che sta ancora crescendo di importanza e di dimensioni, e le cui stoffe, meravigliose per colori e per disegno, hanno conferito al marchio « Agnona » un altissimo prestigio. Oggi la produzione è assorbita per il 40 per cento dal mercato interno e per il 60 per cento viene esportata nei mercati del Meo, in Giappone, Stati Uniti, Australia, Sud Africa e Medio Oriente. Le lane destinate a questi preziosi tessuti vengono acquistate direttamente sui mercati di origine: Merinos dall'Australia e Tasmania, Cashmere dalla Cina, Mongolia e Iran, Alpaca s Vie una dal Perù. Mohair dal Sud Africa, ì Più che una collezione, soi no realizzati ogni anno dei j temi in stretta collaborazioj ne con i più famosi disegna| tori d'alta moda del mondo, che sono anche i principali | acquirenti dei tessuti AgnoI ria: Valentino, Mila Schoen, André Laug, Lancetti, Pucci in Italia; Galanos, Halston, Norell, De La Renta, Bill Brass in America; Courrèges, Givenchy, Dior, Chanel, Laroche, Patou, Chloe in Francia; Uli Richter, Graumann, Queisser in Germania, Hanae Mori, Hosono, Suzuki in Giappone; Jacovides, Berli Jents, Le Louvre in Australia. In questi ultimi anni, la Agnona ha indirizzato la propria produzione anche verso nuovi settori di impiego: la confezione col marchio « Altana », ove si realizzano capi in tessuto doublé o sfoderati, protagonista il prezioso tessuto, con modelli estremamente semplici e classici, che confermano la filosofia di Agnona .sul « tessuto su misura »; maglieria esterna per la produzione di pullover in cashmere jacquard, realizzati in collaborazione con le grandi firme francesi e italiane dell'alta moda e del prét-àporter; maglioni da sci in collaborazione con Rolley Mar¬ chi con la Griffe « Agnona Rolley Go »; arredamento, per l'impiego di tessuti in collaborazione con Sorniani, C. & B., Cassina, Knoll International, e altre ditte del settore; sciarpe, scialli, cravatte e cappelli, tutti realizzati nelle fibre preziose (cashmere, alpaca, cammello); borse da viaggio, in tessuto jacquard di lana accoppiato a finissime pelli per borse. L'Agnona, nel suo complesso, è la classica espressione di un lavoro di équipe che valorizza le singole doti, le esalta, le concretizza: è quindi un'azienda nella quale, al di là del già complesso concetto produttivo, il fattore umano assume una dimensione particolare. In questo quadro, si inseriscono le varie iniziative collaterali, a sfondo educativo: il coro dei « Cantores Mundi Agnona Lanerie », il gruppo sportivo, che può contare su proprie adeguate attrezzature. r. s.