Ora la Juve Domo si batterà per evitare la retrocessione

Ora la Juve Domo si batterà per evitare la retrocessione Con un calendario tutt'altro che facile Ora la Juve Domo si batterà per evitare la retrocessione Dopo il pareggio casalingo con la Biellese la situazione è difficile - La squadra dovrà vedersela in trasferta con le "pericolanti" (Dal nostro corrispondente) Domodossola, 12 febbraio. « Un altro punto perso » è stato il commento generale dei tifosi e dei dirigenti granata al pareggio casalingo con la Biellese. In effetti il bilancio delle ultime due partite è stato piuttosto deludente: un solo punto, esattamente come nelle due trasferte del girone di andata. Ieri, la Juventus Domo avrebbe potuto anche vincere, considerato che la Biellese scesa al « Curotti » era ben poca cosa. La partita è stata disturbata da un vento gelido e fortissimo che non ha cessato per un attimo di spirare sul terreno di gioco. Ne- hanno risentito i giocatori più «tecnici)) e fra gli ossolani soprattutto Volpati che è stato ingannato più volte dalla curiosa traiettoria della palla. Gli ossolani hanno attaccato complessivamente di più ma, privi di Pacchioni, sono naufragati nel secondo tempo a centrocampo. Nessi manca ancora di condizione atletica, e anche ieri si è mosso con un certo affanno. Ha giocato qualche pallone in più della domenica precedente e all'ultimo minuto, dopo una bella discesa, ha lasciato partire, dal limite dell'area, una staffilata che ha lambito il palo. Camporini è progressivamente calato di tono e il giovane Fausto Sir occhi, rientrato in prima squadra dopo mesi di anticamera, non poteva certo reggere da solo il peso del centrocampo ed ha finito col perdersi a sua volta. Un suo gran tiro da fuori area è sfuggito al portiere biellese Meola che è però riuscito a deviare la palla sul palo, prima che entrasse in rete. All'attacco, con il ritorno di Gianni Scesa si sono viste manovre più sbri¬ gative e precise, anche sa le conclusioni a rete sono state piuttosto rare. Calloni è stato contrastato anche miemente ed il suo coetaneo Magnaghi si è rivelato un autentico perno della difesi. A sei minuti dalla fine, la «panchina» granata ha sostituito Sirocchi con il giovane Pedretti che ha toccato un paio di palloni prima del fischio di chiusura e la cui prova non può ovviamente essere giudicata. Ora la Juventus Domo, che è nel novero delle «pericolanti», dovrà vedersela in trasferta con le altre squadre che lottano per non retrocedere. « La situazione è seria ed il calendario è tutt'altro che facile — dicono i dirigenti — ma non è il caso di fare drammi. Dando per spacciata l'Arona, ci sono otto squadre nel giro di tre punti». a. v.

Persone citate: Calloni, Camporini, Curotti, Magnaghi, Meola, Nessi, Pacchioni, Pedretti

Luoghi citati: Domodossola, Fausto