Cinque anni al padre di tre bambine che trascinò a casa sua una dodicenne

Cinque anni al padre di tre bambine che trascinò a casa sua una dodicenne Due udienze a porte chiuse al tribunale di Verbania Cinque anni al padre di tre bambine che trascinò a casa sua una dodicenne Era accusato di atti di libidine a mano armata - Condannati anche un operaio aronese che insidiò un ragazzino e i due coniugi che avevano tentato di estorcergli denaro (Dal nostro corrispondente) Verbania, 6 febbraio. (a. c.) Cesare Viello, 31 anni, abitante a Domodossola in via Al Bersaglio, è stato condannato stasera a pone chiuse a cinque anni di reclusi o- ne, al pagamento delle spese processuali ed al risarcimen- to dei danni alla parte lesa.Era imputato di sottrazione di rninorenne a scopo di libi- dine e di atti di libidine a ma- no armata. n Viello, che è soosato enadre di tre bambine, la sera -, . 0. _ „ ' . del 24 agosto scorso, verso le19, aveva avvicinato a Domo- dossola in piazza Mose Orsi una bambina di 12 anni che stava giocando col fratellino di 9 anni e, promettenOole in dono una bicicletta, aveva cercato di convincerla a seguirlo. Al suo rifiuto, prendendola per una mano, era riuscito a vincerne la resistenza ed a condurla a casa sua dove, minacciandola con un coltello per impedirle di ! fuggire o di urlare, aveva ten j tato di usarle violenza. A un 1 tratto però la bambina, forse 1 approfittando di un attimo di ! disattenzione dell'uomo, era \ riuscita a raggiungere prima ', una finestra e poi, urlando, iPer richiamare l'attenzione ! fei Passanti, era corsa sul- la strada, ove si era imbattu- - to nella madre ch avvertita : dal f ^«,^0 della bimba, si ; era messa ^ ricerca della fi ! gija. j Denunciato immediatamen ! te il fatto ai carabinieri, il i Viello era arrestato la sera stessa e portato in carcere. A sua discolpa aveva sostenuto (e lo ha detto anche in udienza) di aver trascinato a casa sua, la bimba, ma di aver poi rinunciato a farle del ma'e, perché colto da rimorso. I giudici però non gli hanno creduto. — A due anni e tre mesi di reclusione è stato condannato dopo un'udienza a porte chiuse l'operaio Renato Nervegni, 23 anni, abitante ad Arona in via Milano 128. Il 9 maggio dello scorso anno, dopo aver-lo indotto a seguirlo a casa sua, insidiò un ragazzo di 9 anni. Il Nervegni ha comari-que beneficiato delle atte- nuanti per un parziale vizio di mente e delia libertà prov-visoria in attesa del processo i di secondo grado in seguito ad appello della sentenza da parte del difensore. Con il Nervegni sono stati processati per tentata estorsione Giuseppe Cairo, 72 anni e Rosa Caserta, 43 anni, pure abitanti ad Arona in via Milano 164.1 due coniugi, venuti a ì conoscenza dell'accaduto, ave¬ vano avvicinato il Nervegni minacciando di denunciarlo se non avesse consegnato loro 200 mila lire. L'uomo rifiutò e ! i due, dopo averlo percosso, j lo denunciarono, ; I due coniugi, denunciati a : loro volta per concorso in i tentata estorsione, sono stati 1 ritenuti colpevoli e condanna- ì ti a otto mesi di reclusione e \ 80 mila lire di amTnpn,Ha. La 1 Caserta ha potuto beneficiare j della sospensione condiziona- ! le della pena.

Persone citate: Giuseppe Cairo, Nervegni, Renato Nervegni

Luoghi citati: Arona, Caserta, Domodossola, Verbania