Diciassette sub della Novara-laghi alla scoperta delle isole Maldyve

Diciassette sub della Novara-laghi alla scoperta delle isole Maldyve Diciassette sub della Novara-laghi alla scoperta delle isole Maldyve Della spedizione nell'Oceano Indiano, guidata dal novarese Sandro Milone, faranno parte anche due donne - Colombo, nell'isola di Ceylon, prima tappa del viaggio che s'inizierà il 10 (Nostro servizio particolare) Novara, 2 febbraio.^ Diciassette «sub» del club «Novara-laghi» andranno a caccia di squali nell'Oceano Indiano, scoprendo, allo stesso tempo, uno degli arcipelaghi più sconosciuti del móndo: quello delle Maldyve. Sono tremila isolette, spesso solo grossi scogli affioranti dal mare, semideserte ed ancora allo stato naturale e selvaggio. Della spedizione, guidata dal novarese Sandro Milone, faranno parte anche due donne. L'avventura comincerà il 10 febbraio, con partenza in aereo dall'aeroporto della Malpensa. Il gruppo farà la prima tappa a Colombo nell'isola di Ceylon, poi il balzo verso l'arcipelago. «La trasvolata da Ceylon alle Maldyve — dice Sandro Milone — la effettueremo su Un piccolo aereo che fa scalo su una delle isolette soltanto una volta la settimana. Là, in mezzo alla vegetazione è stato ricavato un campo d'atterraggio che poggia su sedimenti coralliferi, di cui tutto l'arcipelago è ricco. Ma noi. non andremo alla ricerca di coralli, n nostro scopo è un altro: compiere un approfondito studio sui fondali tropicali, molto diversi tra di loro». La permanenza atte Maldyve durerà quindici giorni. I componenti la spedizione, Sandro Milane, Gianni Invernizzi. Maggiorino Ama, Italo Ferrari, lai Belletti, Armando Arrigoni, Carlo Barili, Eros Boleri. Claudia Grignaschi, Maria Rosa Colombo, Domenico Pollastro, Manlio Botto, Luciano Franchi, Luigi Cuscela. Sergio Cabrini, Filippo e Chicca Gray, alzeranno il loro campo su una delle tante spiaggette, dormiranno all'addiaccio e, solo con i loro mezzi, dovranno procacciarsi il cibo. Per gli spostamenti tra gli-atolli si serviranno di due barche-peschereccio. «Sarà un'avventura affascinante — dice Milone — che qualcuno però non riuscirà a portare a termine. C'è un mùcchio di difficoltà naturali e d'ambientazione da superare. Per questo abbiamo già previsto una barca a rimorchio della spedizione, la quale avrà il compito di rientrare con quelli che vorranno tornare indietro ». L'impresa è completamente nuova ma non, impossibile per i 17 «sub» novaresi che lo scorso anno portarono felicemente a conclusione un'impresa quasi analoga, atte isole Dahlak. nel Mar Rosso. Anche in quell'Occasione, caccia agli squali e rilievi fotografici. Sandro Milone, che in questi giorni è impegnatissimo a definire gli ultimi dettagli per la partenza, precisa che la spedizione, è tutt'altro che. un'avventura «snob» riservata! a facoltosi ir. cerca: di novità. «A parte i rischi che comporta — dice — c'è da sfatare la credenza che simili spedizioni possano costare un occhio della testa. Con quattrocentomila lire un "sub" allenato può parteciparvi. Molti dei componenti sono operai». Il ritorno a casa, è previsto per i primi di marzo, dopò qualche giorno di sosta nell'isola di Ceylon, per prendere nuovamente contatto con la gente, prima detta partenza per l'Italia. Animati dotto spi rito d'avventura, i «sub» novaresi, non vogliono però che' la loro permanenza nell'arcipelago delle Maldyve rimanga una cosa a sé, sconosciuta. «E' nostra intenzione — afferma il capo "équipe"—di raccogliere la nostra esperienza, rilievi fotografici e tutto quanto riusciremo a portare, in un libro che possa dare un contributo scientifico - allo studio sui fondali dei mari tropicali». g. f. q. Novara. Sandro Milone prepara le attrezzatale prima di partire (Foto Giovetti)

Luoghi citati: Italia, Novara