Irrompono in cinque nel circolo delle "Acli,, sedia in testa ad un giovane, operaio ferito

Irrompono in cinque nel circolo delle "Acli,, sedia in testa ad un giovane, operaio ferito Selvaggia aggressione notturna à Vaprio d'una banda di teppisti Irrompono in cinque nel circolo delle "Acli,, sedia in testa ad un giovane, operaio ferito Quest'ultimo, raggiunto da un proiettile alla schiena, è grave - Il racconto del gestore del locale - Messi in fuga da un gruppo di avventori, hanno esploso due colpi di pistola - Polizia e carabinieri sulle tracce dei banditi, residenti nel Varesotto (Jjal nostro inviato speciale) Vaprio d'Agogna, 2 gennaio. Le incursioni di gruppi di teppisti provenienti dalle province limitrofe nei. piccoli centri del Novarese, hanno sfiorato ieri sera il dramma: a Vaprio, con scene da «far west», giovani scatenati hanno sfasciato sedie e tavolini al circolo Adi, sparato alcuni colpi di pistola e ferito gravemente due giovani del luogo. Sono Mario Ricca, 32 anni, operaio, via Roma 45, e Giuseppe Ravizzoni, 17 anni, studente del quarto anno dell'istituto di agraria, via Roma 24. Il primo è stato colpito da una pallottola calibro 6,35 alla schiena. I medici del reparto di chirurgia deU'ospedlae Maggiore si sono riservata la prognosi. Il Ravizzoni, selvaggiamente percosso, ha riportato una vasta ferita al capo e \ contusioni giudicate ■ guaribili i n , . , l a a n è i n to . e d o à in una ventina di giorni. Gli aggressori che hanno seminato il panico nel circolo Adi di via Cavour 34 erano in cinque. In paese molto sostengono che si tratta degli stessi che nei mesi scorsi avevano cercato in tutti i modi di provocare incidenti e che già un paio di volte si erano «scontrati» con giovani del paese. Uno di questi ultimi. Silvano Potetti, 25 anni, ha ancora un dito della mano rotto. Racconta: «E' stato verso la fine di settembre. Un'auto a folle velocità attraversava via Cavour seminando il panico. Non era la prima volta che accadeva, ma quel giorno, alle proteste dei passanti, i quattro cinque giovani che erano sull'auto sportiva sono scesi e mi hanno aggredito». Il Potetti non ha sporto denuncia e le scorribande dei teppisti si sono ripetute. «Se qualcuno minacciava di chiamare i carabinieri — raccontano in paese — si mettevano a ridere dicendo di non avere paura; che con le forze dell'ordine si erano già battuti». Una volta che in cinque contro mezze paese si erano trovati a mal partito, nell'allontanarsi avevano pronunciato oscure minacce ed erano poi tornati «in forze» con altre tre auto. Non si sa se si tratta sempre della stessa combriccola, ma incidenti erano avvenuti recentemente anche a Suno, Carpionano e Cavaglio. In quest'ultima località sabato scorso il gestore di una sala da ballo aveva espulso i teppisti e ieri sera non aveva loro permesso l'ingresso. Forse contrariati, hanno deciso la «spedizione punitiva» nel paese vicino. Sono giunti alle 22 davanti al circolo Adi e scesi da una «Giulia» scura targata Va, hanno fatto irruzione nel la cale. «Nella,prima saletta — racconta il gestore. Andes Rossori, 45 anni — a 3 tavoli c'era una dozzina di persone intente a giocare a carte; in quella attigua, più grande, una trentina di clienti seguiva alla televisione il film "L'ar mata brancaleone". Erano in cinque — prosegue il Rossori — tutti giovani sui vent'anni e si sono indirizzati al tavolo dove era il Ravizzoni con tre suoi amici». C'è sfato un vivace scambio di parole, poi lo studente è stato ripetutamente percosso e quindi atterrato con un colpo di sedia alla testa. «Sono intervenuto — spiega il gestoré del circolo — prendendo per il bavero uno degli aggressori, ma sono stato sopraffatto dagli altri che mi hanno buttato a terra. Quando mi sono rialzato brandendo una sedia mi hanno spinto verso la parete». Al baccano di sedie e tavolini che andavano in pezzi gli avventori che seguivano lo spettacolo televisivo, si sono riversati nella saletta. Erano in tanti ed i teppisti debbono a loro volta temuto il peggio e perso la testa. Uno ha estratto U coltello, un'altro una pistola e spianandola sui presenti ha gridato: «Se qualcuno si muove lo brucio». C'è stato un attimo di smarrimento, poi una fuga generale. A questo punto sono rintronati due spari: un colpo è andato a vuoto, l'altro ha raggiunto alla schiena.il Ricca che era ormai in strada. Nella confusione che ne è seguita i cinque teppisti sono riusciti a] risalire sulla «Giulia» e allontanarsi. Mentre i due feriti erano accompagnati all'ospedale di Novara, sul posto accorrevano carabinieri e polizia Venivano effettuate battute nella zona e nei paesi vicini: al bivio ver Momo era fermata una «128» targata Varese con cinque giovani. Uno, Giorgio Macchi, 17 anni. Busto Arsizio. è stato trovato in possesso di una pistola calibro 22. I carabinieri li hanno subita portati a Vaprio per un eventuale riconoscimento. Non si trattava degli aggressori di poco prima, ma era tale lo stato d'animo della popolazione che i cinque giovani hanno rischiato ugualmente il linciaggio. Quattro in mattinata sono stati rilasciati. Il Macchi è finito in carcere per porto abusivo d'arma da fuoco. Nella notte è stata trovala sulla piazza principale di Vaprio un'Alfa «2000» targata Milano che è risultata rubata. Forse se ne erano serviti altri giovani che «fiancheggiavano» i teppisti in un'azione evidentemente preordinata, come accaduto nelle ultime settimane in altri centri dove le stes'se^forze state messe in allarme. ■> Le indagini, stasera, sembrano bene avviate: l'arresto dei teppisti, giovani residenti nel Varesotto, dovrebbe essere questione di ore. Le condi- zioni del Ricca rimangono gravi: la pallottola, fortunatamente, non ha leso organi vitali, ma l'intervento per l'estrazione presenta non poche difficoltà e i medici non hanno ancora preso una decisione. Già operaio alla «Pan electric» di Novara, il Ricca avrebbe dovuto prendere ser¬ vizio proprto oggi in una nuova azienda di Vaprio. Il Ravizzoni si è ripreso bene ed è stato interrogato dai carabinieri. «Non avevo mai avuto a che dire con i teppisti — ha affermato — e quelli che mi hanno aggredito li ho visti per la prima volta ieri sera». Piero Barbe Vaprio d'Agogna. Silvano Potetti era stato malmenato nel settembre scorso dopo ano scontro (Foto Giovetti) Vaprio d'Agogna. Audcs Renai-i, il gestore del locale devastato, mostra come i banditi l'hanno aggredito brandendo una sedia per spingerlo contro il muro (f. Giovetti) ] Giusc^,ie Ravizzoni

Persone citate: Alfa, Foto Giovetti, Giorgio Macchi, Giovetti, Giuseppe Ravizzoni, Mario Ricca, Piero Barbe, Ricca, Silvano Potetti

Luoghi citati: Busto Arsizio, Carpionano, Cavaglio, Milano, Momo, Novara, Suno, Varese