A Galliate per il Natale tutti accanto ai cinque ragazzi rimasti senza padre

A Galliate per il Natale tutti accanto ai cinque ragazzi rimasti senza padre Giornate tranquille, strade deserte, sole e (poca) neve A Galliate per il Natale tutti accanto ai cinque ragazzi rimasti senza padre Sono ì figli del camionista che alla vigilia è morto in un incidente stradale - La Messa di mezzanotte tra i telai fermi della "Rossari e Varzi" - A Verbania una "marcia dell'amicizia" benefica - Prezioso affresco rimesso in luce nel tempio antonelliano a Oleggio - Rinviata a Capodanno la tradizionale fiaccolata a Macugnaga (Nostro servizio particolare) Novara, 26 dicembre. (g. j. q.) Natale nel rispetto della tradizione. La maggior parte dei novaresi ha trascorso le festività tra le pareti domestiche, attorno a tavole imbandite. Altri, invece, hanno affollato le sale dei ristoranti Nel complesso è stato un Natale tranquillo, un rendezvous in famiglia, dopo un anno di lavoro. Ieri mattina la città appariva quasi deserta, come a Ferragosto. Soltanto nel tardo pomeriggio, grazie anche alla temperatura non eccessivamente rigida (la nebbia dei giorni precedenti si era dissipata) le strade hanno ripreso ad animarsi. Affollatissimi i cinematografi e le sale da ballo. Molti hanno preferito assistere alla messa di mezzanotte. A Galliate il mistero della Natività è stato celebrato dal vescovo di Novara, Aldo Del Monte, nei capannoni della tessitura «Rossari e Varzi», lo stabilimento occupato dagli operai da circa sei mesi Si è trattato di un incontro tra la Chiesa e 11 mondo del lavoro. C'erano, oltre a tutti i dipen denti della fabbrica con le loro famiglie, moltissimi galliatesi, le autorità cittadine, tra cui il sindaco professor Francesco Albertinale. «E' stata una celebrazione veramente toccante» ha detto Albertinale. Quando, tra i telai dello stabilimento bloccato dal giugno scorso, il coro ha intonato a Notte di Natale» alcuni anziani dipendenti della «Rossari e Varzi» non hanno saputo trattenere le lacrime. A nome di tutte le maestranze, alle quali è stato annunciato che, da gennaio, uno dei tre stabilimenti galliatesi riaprirà i battenti, ha preso la parola un operaio rivolgendo . un indirizzo di saluto al vescovo. E' stato lo stesso presule, nell'omelia, a sottolineare il significato della sua presenza tra gli operai, proprio a Natale, rivolgendo a tutti un augurio di serenità, affinché «abbiano a non vedere più mortificata la persona umana e a vedere trionfare la giustizia». Natale di solidarietà a Vespolate. Tutto il paese si è stretto attorno a cinque bambini rimasti orfani, a due giorni dalla festa più bella dell'anno, per l'improvvisa morte del padre, Mario Spina, un camionista vittima di un incidente stradale mentre stava rientrando a casa, per trascorrere in famiglia il Natale. Nell'abitazione di via Risorgimento sono rimasti la moglie, Giuseppina Moroni, 35 armi, con cinque figli: Angelo, 15 anni, Lucia 14, Gaudenzio 11, Pietro 10 e Carlo di 5. Per loro è stato un Natale di dolore. n parroco, don Giuseppe Biffi, ha proposto di aprire una sottoscrizione per far sentire anche a questi bambini il calore del Natale. Sul sagrato della chiesa parrocchiale è stata allestita una cassetta nella quale, a turno, tutte le famiglie hanno deposto il proprio contributo. Non è stata elemosina, ma un atto di solidarietà. In tutti i paesi si sono ripetute le tradizioni, gli scambi dei doni. Natale suggestivo, sempre a Galliate, per i bambini In mattinata una carovana composta da una ventina di giovani, vestiti da pastori e pastorelle, ha compiuto il giro della città distribuendo ai bimbi giocattoli e dolci Omaggi, accompagnati da cordiali strette di mano da parte delle autorità, sono pure stati portati negli ospedali di Novara, negli istituti per l'infanzia, nelle carceri. lcdlmlplsmsVihVerbania, 26 dicembre. la. c.) Natale tranquillo a Verbania e nei centri vicini: una giornata grigia con un po' di neve quasi impalpabile. Strade deserte fino a sera, breve animazione per le ore d'inizio degli spettacoli cinematografici e poi di nuovo la quiete. Al 113, al Nucleo radiomobile dei carabinieri, alla polizia stradale le ore sono trascorse senza chiamate, come non accadeva da anni. Meno sereno il Natale per i tifosi del Verbania. La squadra, dopo l'accenno di ripresa con l'Alessandria, otto giorni prima, ha nuovamente perso, anche se per uno a zero, a Legnano, compromettendo la sua già drammatica situazione, relegata com'è all'ultimo posto in classifica. Fra gli alberi natalizi, che costituiscono da in anno la nota colorata e suggestiva di una tradizione ormai radica- ta di grande elfetto quello al- to ventisette metri a Luino. i tre di Laveno e quelli dei valichi di confine. Fra i presepi più pregevoli quello di Cossogno, presso Verbania, e quello subacqueo allestito nel porticciolo di Ascona dai sommozzatori. Vivo successo ha riscosso, la sera della vigilia, la «marcia dell'amicizia» organizzata dalla Pro Loco di Vignone all'insegna dei motto: «Aiutiamo chi è solo». L'introito delle iscrizioni e quanto raccolto lungo il percorso, serviranno per il Capodanno dei ricoverati nella casa di riposo «Muller» di Verbania. Omegna, 26 dicembre. (f.mj La tradizionale Messa di mezzanotte anche quest'anno è stata celebrata in molte chiese della zona, tutte superaffollate. A Gravellona Toce nella parrocchia hanno assistito al rito Paola Borboni e Bruno Vilar, giunti da Milano. Nel Cusio e nelle valli Natale senza neve. Al Mo*tarone (1500 m), affollato di turisti, il cielo è stato per due giorni sereno. Nei due alberghi gli sciatori hanno atteso con impazienza la neve (che è arrivata solo stamane) giocando a carte. Oleggio, 26 dicembre. fu. g.) Piacevole sorpresa per gii oleggesi che hanno affollato la navata centrale del tempio antonelliano per la tradizionale funzione di mezzanotte. Appeso a un altare, alla destra della navata centrale, è apparso un telaio con l'intonaco staccato da un affresco del '400. Si tratta della Madonna del Castello, un prezioso lavoro ritrovato nella chiesa di Santa Maria, proprio dietro la pala dell'altare, raffigurante l'Annunciazione (attribuita da alcuni al Morazzone e da altri al Nuvolone). Per il parroco, padre Augusto Mozzetti, missionario del Sacro Cuore ed intenditore d'arte, questa Madonna del Castello dovrebbe appartenere alla scuola senese. LI ritorno alla luce di questo affresco, ottimamente conservato grazie all'asciuttezza del muro sul quale si trovava, assume grande'valore storico per la cittadina. Perché Madonna del Castel¬ lo? «Il castello era quello dei Visconti di Milano che — precisa padre Mozzetti — cominciava dal Motto dei cani e terminavo deve si trova l'attuale municipio, quindi l'attuale sede di Santa Maria rientra in questi confini. La Madonna ritrovata doveva collocarsi o nella cappella di famiglia o su qualche parete interna del castello visconteo». Domodossola, 26 dicembre. (a.v.) La neve, tanto attesa dagli albergatori e dagli ope- ratori turistici delle valli del- l'Ossola, è arrivata. Da starna-ne, nevica infatti in tutta la zona al di sopra dei millecin- quecento metri. A Domodos-sola e nei centri del fondoval- le c'è stato un sensibile rialzo della temperatura accompa gnato da pioggia. In quasi tutte le località montane il Natale è stato ca ratterizzato dalla scarsità di neve. A Macugnaga. dove gli arrivi di turisti continuano a susseguirsi, è stata rinviata a fine anno la tradizionale «fiaccolata» degli sciatori ebe sarebbero dovuti scendere dall'alpe Bill e la distribuzio ne di «vin brulé» nella piazza di Staffa.