Forse le "divisioni" ospedaliere diventano cliniche universitarie

Forse le "divisioni" ospedaliere diventano cliniche universitarie Con l'istituzione della Facoltà di Medicina Forse le "divisioni" ospedaliere diventano cliniche universitarie "Frequentare il corso a Novara — spiega il presidente dell'ospedale, ingegner Antonini — rappresenta per gli studenti e le loro famiglie un risparmio di centomila lire al mese. Inoltre i giovani possono fare esperienza in un ambiente medico" (Dal nostro inviato speciale) Novara. 9 dicembre. Il primo anno di corso della facoltà di Medicina e di Ingegneria rappresenta per i novaresi la premessa per giungere a quella che da anni è la loro aspirazione: 1TJ-. niversità di Novara. Un'indagine della Camera di commercio, già da noi illustrata, ha dimostrato che non le mancherebbero certo gli studenti; del resto, già il primo anno di Medicina ha superato ogni aspettativa: contro i 70-80 studenti previsti ne sono arrivati 115. La fiducia quindi non è mancata a questo corso, anche se è stato creato con un'interpretazione un po' allargata delle rigide e antiquate disposizioni accademiche. Comunque il corso c'è, i professori sono stati nominati dall'Università tra i migliori docenti, c'è un'unica difficoltà che non spaventa tuttavia gli studenti: gli esami debbono sostenerli a Tonno davanti alla commissione della Facoltà, ma «allargata» con l'inserimento dei loro insegnanti. Un po' come alla maturità gli allievi delie scuole private, che hanno tuttavia il loro professore di classe rappresentato nella commissione. Di fronte a questa difficoltà minima esiste però il grande vantaggio di poter studiare realmente medicina in un ambiente medico e non in un'aula anonima. Un giovane novarese, studente del quinto anno a Milano confidava nei giorni scorsi al presidente dell'ospedale di Novara, ingegner Antonini: «L'anno prossimo dovrò dare la laurea e non mi sono ancora avvicinato a un infermo». Come si può diventare medici in condizioni simili? E' la domanda che si rivolge Antonini che di questo corso di medicina è stato il grande fautore. E' stato costituito un comitato fra Comune, Provincia, Banca Popolare di Novara, Cassa di Risparmio e Ospedale, sono stati raccolti 50 milioni te la cosa è stata fatta. «Se le spese saranno superiori raccoglieremo altri denari — dice con fiducia l'ingegner Antonini — ma basteranno. Frequentare a Novara anziché a Torino o a Milano o a Pavia rappresenta per gli studenti e le loro famiglie un risparmio di almeno centomila lire al mese, ma anche una fatica in meno; inoltre i giovani possono fare esperienza in un ambiente medico e non è escluso che si possa realizzare l'internato molto prima che nelle altre università affollatissime». Ma la Facoltà medica impegna l'ospedale anche per altri motivi, non soltanto perché le offre i locali. Ha tutte le specialità per la classifica di ospedale regionale, ha 1600 letti (dagli 800 con i quali è nato) ma ha avuto bisogno di un'energica opera di risistemazione e gli amministratori, con uno sforzo non indifferente, hanno appaltato recentemente lavori per due miliardi di lire per la costruzione del blocco unico degli ambulatori. Si tratta della cosiddetta «piastra» già In funzione in molti ospedali anglosassoni e americani sulla quale, con sviluppo orizzontale, trovano sede tutti gli ambulatori, le camere operatòrie per gli interventi d'urgenza e specialistici, il centro di rianimazione, tutti collegati in modo da essere disponibili per qualsiasi evenienza. In più è già in corso la pratica per clinicizzare le divisioni. Che cosa significa? Significa che le divisioni ospedaliere diverranno cliniche universitarie come quelle che operano alle Molinette e i primari potranno diventare professori universitari. Molti, per la verità, sono già Uberi docenti. Domenico Garbarino

Persone citate: Antonini, Domenico Garbarino