Domodossola ha richiesto un "ospedale provinciale,,

Domodossola ha richiesto un "ospedale provinciale,, "Sostenuta,, dai comuni della Valle Domodossola ha richiesto un "ospedale provinciale,, Della questione si è occupato il Consiglio comunale - Divergenze sull'aumento del prezzo dell'acqua potabile . \^^^^ (Dal nostro corrispondente) Domodossola, 22 novembre. NeUa seduta di ieri sera del consiglio comunale si è parlato del problema dell'ospedale San Biagio e di un possibile aumento del prezzo dell'acqua potabile. Per l'ospedale, i capigruppo de, Roveda, e psi, Chieu hanno presentato una mozione che illustra i motivi per cui il «San Biagio» dovrebbe essere classificato «provinciale». La nuova legge prevede una diversa classificazione degU ospedali esistenti (regionali, provinciali, zonali) e solo se il «San Biagio» otterrà la «qualifica» di provinciale potrà essere garantito anche in futuro un livello assistenziale adeguato alle ne, cessità di una zona vasta come quella dell'Ossola. «In caso contrario — hanno rilevato alcuni consiglieri — l'ospedale di Domodossola rischia di essere "declassato" a un rango di poco superiore a quello di un'infermeria». Le ragioni che depongono a favore della richiesta avanzata alla Regione dal consiglio d'amministrazione del «San Biagio» sono evidenti. L'Ossola, rileva la mozione presentata in consiglio comunale, si estende su un territorio che è quasi la metà di quello del l'intera provincia di Novara, con una popolazione di oltre 80 mila abitanti che, nei pe riodi di maggior afflusso turi stico, tocca le trecentomila unità. Il «San Biagio» è, inoltre, già dotato di tutte le divisioni, le sezioni e i servizi previsti dalla legge per i futuri ospedali «provinciali». «Sarebbe veramente assurdo s— si è rivelato nella discussione — che la Regione negasse la giusta classificazio ne all'ospedale di Domodossola costringendo magari gli abitanti della zona i inimmaginabili spostamenti verso altri centri della provincia per ricorrere a < determinate cure specialistiche». L'onorevole Baldini, pei, ha sostenuto che una soluzione del problema potrebbe essere la costituzione degli «Ospedali Riuniti dell'Alto Novarese» con un'unica amministrazione. Alle -varie sedi di Verbania, Premosello, Omegna e Domodossola .sarebbero distribuite le diverse specializzazioni. AUa fine, è stato votato un ordine del giorno, che appog già la richiesta del consiglio del «San Biagio». Iniziative analoghe saranno adottate dai consigli comunali dell'Ossola. Per l'aumento dell'acqua potabile, U sindaco Calvi ha precisato che la richiesta venuta daUa società concessionaria. L'aumento del prezzo dovrebbe servire all'ammortamento degli impianti che, suUa base della nuova convenzione stipulata, dopo venticinque anni passeranno al Comune. L'amministrazione comunale aveva risposto alla società giudicando «inopportuno» un aumento in questo «delicato momento congiunturale». La concessionari ha, allora, proposto, in alternativa, uno «slittamento» di sette anni della data di inizio della convenzione. Il segretario politico de, Fornaroli, si è detto favorevole a questa proposta! «Lo società — ha sostenuto — potrebbe aumentare unilateralmente il prezzo dell'ac¬ qua, appellandosi agli articoli della convenzione che riguardano le maggiori spese per il potenziamento degli impianti e lo slittamento del potere d'acquisto della lira» Contrari invece, i comunisti: «Il Comune deve accettare il dibattito sul prezzo dell'acqua, la società è inadempiente sul problema dell'erogazione alle frazioni». Una decisione definitiva è stata rinviata alla prossima seduta. Il consiglio ha anche esaminato il bilancio preventivo della farmacia comunale che presenta un disavanzo di quattro milioni e mezzo. Il liberale Fabbri ha sostenuto che «il passivo previsto è molto forte, e ha definito «il¬ lusoria» la previsione relativa agli utUi lordi contenuta nel bilancio. «Per cui il deficit sarà ancora superiore». In apertura di seduta, il sindaco Calvi si era rammaricato perché «l'incontro della delegazione e di amministra- : tori e tecnici ossolani con il ministro Bozzi sul problema dello scalo di Domodossola non aveva potuto avere luògo» e ha annunciato la prossima convocazione di un consiglio comunale « aperto » con la partecipazione di parlamentari, amministratori regionali e dei comuni ossolani, tecnici e sindacalisti per discutere la questione. a. v.

Persone citate: Baldini, Bozzi, Chieu, Fabbri, Fornaroli, Roveda