Chiamato in causa anche il provveditore per la polemica dell'orario scolastico

Chiamato in causa anche il provveditore per la polemica dell'orario scolastico Genitori contro direttore a San Marco di Borgomanero Chiamato in causa anche il provveditore per la polemica dell'orario scolastico Una decisa presa di posizione dei sindacati precisa le competenze delle autorità scolastiche e civiche - Cordiani: "Si vuole ingannare l'opinione pubblica" (Nostro servizio particolare) Borgomanero, 26 ottobre. Dilaga a Borgomanero la polemica per i 116 scolari della trazione San Marco che non possono fruire dell'orario unico. Nella vertenza si sono introdotti oggi i sindacati. I termini della questione sono noti. Dicono i genitori: «Non si capisce bene la causa dell'orario spezzato; nel referendum dello scorso anno la maggior parte espresse parere favorevole». Il direttore del circolo didattico, Antonino Corsi, ha tuttavia fatto rilevare alcune presunte irregolarità commesse durante le votazioni: «Le buste non vennero chiuse — sostiene — per questo il referendum non deve ritenersi valido». Sulla questione è intervenuto ufficialmente U maestro Abele Antonione, segretario provinciale del Sinascel, il sindacato della scuola ele¬ mentare che per primo aveva denunciato la «discriminazione» adottata a Borgomanero. «Il direttore didattico — afferma Antonione — intervenne solo al termine delle votazioni per invalidare e non prima, per suggerire eventuali modifiche alla modalità. E non esiste in nessun sacro testo legislativo che il referendum debba essere effettuato in busta chiusa, al limite anche per alzata di mano in pubblica assemblea». Le osservazioni del segreta rio provinciale del Sinascel ri' guardano anche la proposta del direttore didattico, il quale aveva suggerito la possibilità di istituire vacanza al sabato pomeriggio, consentendo anche ai bambini deUa frazione San Marco di frequentare corsi di ginnastica, nuoto e sci, organizzati dal Comune. «I genitori — prosegue Antonione — hanno affermato di volere l'orario unico. E' palese che il direttore intende far prevalere un suo punto di vista». L'altro intervento è di Osvaldo Cordiani, membro dell'esecutivo centrale deUo Snase, il sindacato nazionale autonomo scuola elementare. Cordiani contesta le dichiarazioni del dottor Corsi, affermando che, allo stato attuale, in materia di orario scolastico, esistono norme dettate dalle ultime circolari ministeriali che hanno demandato al provveditore agU studi (sentito il parere del consiglio scolastico provinciale), la facoltà di decìdere caso per caso, in relazione alle eiigenze dei luoghi. «Nel caso di San Marco — dice Cordiani — ci si trova addirittura di fronte a delle autorità locali le quali, non sì sa bene in base a quale strano principio di democrazia, non solo contestano la richiesta di orario unico proveniente dalla maggioranza delle famiglia degli alunni ma, addirittura, vorrebbero demandare ai capricci e alle scelte del patronato scolastico, ente anacronistico e inutile, la facoltà di deliberare in modo tale da favorire o impedire l'orario unico». Il sindacalista aggiunge: «Non si riesce a comprendere come le autorità scolastiche e civiche locali, vogliono imporre a tutti i costi la loro volontà rifugiandosi dietro argomentazioni non solo irrilevanti ma addirittura ingannando la pubblica opinione con riferimenti a norme e competenze di enti che nulla hanno a che vedere con l'orario scolastico il quale, ribadisco, è di esclusiva competenza del provveditore agli studi e del consiglio scolastico provinciale. Se poi dietro le giustificazioni del sindaco ai Borgomanero e del direttore didattico vi sono altre ragioni per disattendere la- volontà espressa democraticamente dai genitori degli alunni, allora lo si dica chiaramente e non si scelga la scuola come palestra per le proprie esibizioni personali». g. f. q. *

Persone citate: Abele Antonione, Antonino Corsi, Antonione, Osvaldo Cordiani

Luoghi citati: Borgomanero, San Marco