Finaliste nel torneo Borgomanero e Omegna

Finaliste nel torneo Borgomanero e Omegna Dopo le eliminatorie del quadrangolare tra squadre cugine Finaliste nel torneo Borgomanero e Omegna La prima ha sconfìtto l'Arona per una rete a zero; la seconda ha addirittura "sgominato" la rappresentativa ossolana - Polemiche per la serie nera di insuccessi della Juve Domo - La colpa è del portiere Polli? (Dal nostro corrispondente) Omegna, 11 settembre. Borgomanero e Omegna sono le squadre finaliste nel torneo provinciale delle società calcistiche di serie D. La finale sarà disputata domenica, allo stadio omegnese, e sarà preceduta dall'incontro per il terzo posto, in programma per sabato sul campò di Do modossola tra la Juventus lo i cale e l'Arona. hn«lsrmqsguj d ; Le fasi eliminatorie di que- i d ■ sto interessante «quadrango- ! t; lare» tra le squadre «cugine» ì r hanno avuto luogo nelle giornate di sabato e di ieri. Al «Comunale» di Borgomanero, l'undici di casa ha sconfitto sabato sera l'Arona per una rete a zero; al «Parogno», l'Omegna ha travolto ieri per quattro reti a zero la rappresentativa di Domodossola. 1 Sullo stentato successo borgomanertse, ecco il parere di uno spettatore qualificato e j disinteressato, il presidente i del Gozzano, Alfredo d'Alber ! tas: «La partita — ha dichia ì rato il marchese presidente — in se stessa è stata ben poca cosa, sia sul piano tecnico sia a livello agonistico: ma nel grigiore generale si è intravisto il Borgomanero. Per conto mio,. ho visto una grossa squadra, sia pure ancora in via di gestazione. Penso di poter tranquillamente pronosticare per il Borgomanero un gran bel campionato». Il risultato di Omegna-Juve Domo è fin troppo eloquente, anche se si deve precisare che due delle quattro reti incassate da Polli sono forse da imputare alla cattiva giornata del portiere ossolano. Senza eccellere, l'Omegna di Giancarlo Danova ha saputo comunque imporsi nettamente sulla scombinata formazione domese, fino ad umiliarla con il pesante punteggio finale. Quando a ripresa ormai inoltrata il trentaquattrenne allenatoregiocatore dell'Ome gna ha lasciato il campo per far posto al giovane Pennini, il pubbUco locale l'ha clamorosamente applaudito. Autore di due gol, Danova può dirsi purè1 l'artefice di questa prima bella vittoria rossonera. L'ex milanista ha dimostrato di possedere, insieme con la classe del giocatore di razza, anche le doti del tecnico. " Contro la Juve Domo, la compagine locale si è schierata con un «Ubero» e uno I «stopper» improvvisati: in luo] go di Bacchetta, squalificato j fino al 27 settembre in segui1 to aUa espulsione di Mortara, è sceso in campo Beltrami (a disagio, specie nel primo tempo, nel ruolo insolito); Signorotto, non ancora guarito dal fastidioso stiramento, è stato sostituito dal volenteroso Gris. Nonostante l'incertezza della coppia centrale, la difesa omegnese non ha tuttavia corso eccessivi pericoli, mentre ha funzionato come doveva il centrocampo. La nota più lieta della gara, per i dirigenti dell'Omegna, è stata appunto la constatazione della perfetta efficienza del trio D'Auria-Gambazza-Minati, presenti su tutta l'area di gioco e in tutto l'arco dei novanta minuti. A segnare ha provveduto U «miracolo» Danova: al 9', dopo aver saltato in dribbling tre difensori dòmesi, e ancora lo stesso ex milanista al 15', con una diabolica punizione-cross. Al V della ripresa: discesa con traversone alto di Beltrami, e gol di testa di Minati; al 30 discesa con cross teso di Picardi, e rete deU 'opportunista Marchini. Quattro a zero. «Sono soddisfatto di tutti i nostri — afferma Danova al termine dell'incontro —, ma vorrei segnalare- la- bella prestazione del giovane centravanti della Juve Domo. Massir..o Giorcelli. che.si è trovato a far tutto da solo». U vicepresidente della Juve Gino Molteni, cerca di attenuare il significato negativo della sconfitta: «Se si considera che abbùimo cambiato mezza squadra, non si può sostenere che abbùimo giocato tanto male. Siamo incappali in una giornata nera del portiere: ecco tutto. Un gruppo di tifosi ossolani contesta invece l'allenatore Azzarini, accusandolo di aver messo in atto una tattica suicida; facendo cioè giocare tre punte in trasferta contro una squadra come l'Omegna, e tenendo sulla linea dei terzini il «libero» Balzarmi (autore peraltro di alcuni tiri pericolosi a rete). Entusiasmo tra gli sportivi di Omegna. «Ora — dicono possiamo affrontare serenamente il Borgomanero: la squadra c'è. e Danova sa farla funzionare». Francesco Allegra (Dal nostro corrispondente) Domodossola, 11 settembre. Il nuovo «scivolone» della Juventus Domo ha provocato un po' di «maretta» nou'ambiente granata. La Juventus Domo ha subito tre sconfitte consecutive, incassando nove reti, nel giro di sette giorni. «La squadra non poteva esordire in modo peggiore» commentano amaramente i tifosi. «A mìo giudizio — dice il presidente Caretti — la sonora sconfitta di ieri è esclusivamente da attribuire ad errori piuttosto gravi del nostro portare. L'Omegna ha effettuato pochissimi tiri in porta, finiti quasi tutti in-re! te. I padroni di casa hanno dimostrato una maggiore autorevolezza ed un buon grado di forma, confermando di avere le carte in regola per puntare ad ambiziosi traguardi. ma noi non meritavamo certo di perdere con un passi-vo cosi clamoroso. Nel com-pètfalqmb plesso, infatti, la squadra mi è parsa in netto miglioramento rispetto alla prestazione fornita contro il Villadossola, anche dal punto di vista dell'impegno. E' chiaro però che quando si incassano reti in modo così ingenuo, è il morale dell'intera squadra che finisce per risentirne». Il portiere PoUi, colpevole ieri di' clamorose incertezze per tutte e quattro le reti subite, è dunque il principale «imputato» per questa «serie nera» che dirigenti e tifosi granata si augurano di riuscire ben presto a dimenticare. Dopo la «notturna» con la Virtus Villadossola, Polli aveva indicato negli effetti dell'illuminazione la causa deUa sua negativa prestazione. Ieri è però parso in condizioni di forma addirittura disastrose. E' intervenuto quasi sempre fuori tempo e lasciandosi sfuggire tiri tutt'altro che ir resistibili, come in occasione dei primo gol realizzato da Danova. Ad un certo punto visibilmente contrariato, Polli ha chiesto di essere sostituito ma Azzarini ha preferito non inserire il giovanissimo Paleari in una situazione, già largamente compromessa. «Il-problema del portiere — dice Caretti — è stato lungamente dibattuto in seno alla società. La soluzione adottata finora aveva un carattere sperimentale i cui risultati ci costringono ora a prendere in esame altre possibilità». Il consiglio direttivo si riunirà domani sera per discutere la questione. Al termine della partita con l'Omegna l'estremo difensore deUa Juventus Domo è stato vivacemente «contestato» da un gruppo di tifosi granata. Per il resto, la squadra ha palesato gU stessi problemi che erano già emersi contro il Villadossola: la mancanza di un attaccante che abbia qualità di opportunismo e di realizzazione più spiccate (Bicelli è rimasto ancora piuttosto in ombra) da affiancare al mobilissimo Giorcelli IL a. v. ! j Omegna. La panchina dell'Omegna: accanto al vicepresidente dottor Manfredi (ultimo a destra), l'allenatore Masarin, il portiere Caretti, il terzino Radogna. In ginocchio il segretario Gianni Bracchi. Nella foto vicina: i giocatori della Juve-Domo e dell'Omegna entrano in campo per la partita che si concluderà con un trionfo (4-0) dei locali (Allegra)