II rospo ha vinto la sua "battaglia"

II rospo ha vinto la sua "battaglia" A Belgirate, la piazzetta attigua all'imbarcadero intitolata al "sciat,, II rospo ha vinto la sua "battaglia" "E' il simbolo del paese" si giustifica il sindaco Franco Prini tirando in ballo l'animale, mascotte d'una fortunata campagna elettorale - L'opposizione grida allo scandalo; "Ci copriremo di ridicolo" ' Dal nostro inviato speciale) Belgirate 22 agosto. A Belgirate, sul lungolago che corre tra il monumento ai caduti e quello ai fratelli i Cairoli, la piazzetta attigua al- I l'imbarcadero è stata inlitola- | ta al «Sciat». I numerosi turi- i sti si fermano, leggono il cartello e poi chiedono chi sia mai questo personaggio. E' facile immaginare la loro delusione, accompagnata sovente da sonore risate, quando si sentono rispondere die il «Sciat» altro non è che il ro spo. Abbiamo chiesto al sindaco. Franco Prini, come mai uno dei punti più belli di questo centro di villeggiatura, sia stato intitolato ad un animaletto il cui nome susdta una certa ripugnanza. «Ti rospo — ci lia risposto — è in un certo senso il simbolo di Belgirate, cosi come il toro di Torino. E' una vecchia storia che si perde nella notte dei tempi. Francamente non so perché, ma gli abitanti del paese li chiamavano i "sciat" così come quelli di Lumellogno ancora oggi li chiamano gatti». Qualcuno sostiene che la zona intorno al 1600 era infestata dai rospi e che quanti ci andavano ad abitare venivano chiamati, il senso dispregiativo con tale nome. «E' una storia che non regge — dice il parroco — poichéll regno delle rane è l'acquitrino e noi conserviamo stampe antichissime che presentano l'allora piccolissimo borgo di Belgirate appollaiato, come lo è del resto adesso, sulla collina a ridosso del lago: un posto salubre». Storia a parte, il rospo è rimasto oltre che il simbolo anche la maschera di Belgirate. A carnevale si inneggia a «Re sciat»; se ne costruisce un enorme esemplare in cartapesta che la sera di martedì grasso viene bruciato in piazza. Due anni or sono il «rogo» avvenne durante la campagna elettorale, una campagna condotta sul pùmo polemico tra l'amministrazione democristiana uscente, che da vent'anni reggeva le sorti del co mune, e una nuova formazione socialista-socialdemocratica, capeggiata dall'imprenditore edile Franco Prini. Mentre il rospo di cartapesta bruciava, qualcuno di questo gruppo disse: «Se vinciamo le elezioni, questa piazza la dedicheremo al rospo». JVon giuriamo sulla veridicità di questa promessa; certo che- se promessa vi fu, è stata mantenuta. Il sindaco, pur non escludendolo, non ricorda quell'impegno. Spiega: «Un tempo molte vie di Belgirate portavano indicazioni in dialetto locale. Una, ricordo, si chiamava "dal col rut" (dal collo rotto) perché in forte salita e a percorrerla c'era da faticare pareccchio. Ecco — conclude —, nostra intenzione è di rispolverare queste tradizioni .popolari». Quando si è trattato di deliberare l'intitolazione dal ro spo della piazza dell'imbarcadero, in consiglio comunale c'è stata battaglia grossa. L'opposizione aveva gridato allo scandalo. ::Vedrete — en stato detto — ci copriremo di ridicolo». In alternativa, la minoranza aveva proposto qualche nome di personaggio storico belgiratese, ma non c'è stato niente da fare». Ma la storia non è finitàSpesso una piazza prende il nome del personaggio che appare sul monumentto che vi è stato eretto: ebbene, anche piazza del Sciat avrà il suo monumento. Ce lo conferma ■ tra il serio e il faceto, ma non certo per fare uno scherzo, il sindaco Prini. «Beh — dice — se non proprio un monumento che presuppone un piedistallo, collocheremo tra il verde del giardino, ai piedi' del gruppo di palme, là dove adesso c'è il cartello indicatore, un bel rospo in granito, un grosso sciat in mezzo all'erba». E l'opposizione che dirà? Staremo a vedere. Piero Barbe

Persone citate: Cairoli, Franco Prini, Piero Barbe, Prini

Luoghi citati: Belgirate, Torino