"Alt,, all'aumento dei prezzi

"Alt,, all'aumento dei prezzi Una riunione a Novara per trovare le misure adatte "Alt,, all'aumento dei prezzi All'incontro, promosso dal prefetto, hanno partecipato il questore, il commissario al Comune ed i rappresentanti della Camera di commercio e degli esercènti - Intensificati i controlli nei negozi e nei locali pubblici e sanzioni più severe nei confronti dei trasgressori - I commercianti temono di fare le spese della "campagna" (Dal wstro corrispondente) Novara, 12 agosto. Il prefetto di Novara, dottor Paolo Forte, ha convocato in prefettura i membri del «Comitato provinciale prezzi».per un esame della situazicne dopo l'invito rivolto ieri dal presidente del Consiglio. Alla riunione, protrattasi per oltre due ore, dalle 11 alle 13,15, erano presenti per l'intendenza di finanza il dottor La Penna; per l'ufficio provinciale del Lavoro, il dottor Foti; il direttore dell'ufficio provinciale dell'alimentazione, dottor Rose; per la camera di commercio il dottor Zanetti; il direttore dell'associazione commercianti, Orsini; il commissario prefettizio al comune, dottor Maratta, accompagnato dal capo ripartizione annona dottor Feno. C'erano inoltre il questore) e il comandante del gruppo carabinieri. Il prefetto ha esordito ricordando che al termine dell'ultima seduta del «comitato», alcuni mesi or sono, erano state decise alcune iniziative. «Sono state attuate?». Ha chiesto. La prima riguardava l'intensificazione della vigilanza sui cartellini-prezzi. E' risultato che un certo controllo è stato esercitato, che sono state* anche elevate contravvenzioni, ma che contro i recidivi non si è proceduto con la necessaria severità. «A me — ha detto — non è stato segnalato alcun caso per il quale sarebbero stati necessari provvedimenti drastici». Altra iniziativa decisa era stata quella di istituire alla Camera di commercio una commissione incaricata di accogliere le varie segnalazioni per individuare la fonte di eventuali ed ingiustificate lievitazioni dei prezzi. Il dottor Zanetti ha ammesso che la commissione non si è mai riunita (e forse non è stata neppure costituita), ma ha aggiunto che la Camera di commercio ha istituito al riguardo uh apposito ufficio che opera in maniera proficua. «Ricordo — ha detto il prefetto — che il comune di Novara era stato invitato ad aprire "spacci comunali", ad autorizzare alla vendita diretta al consumatore i produttori di generi ortofrutticoli. Cosa è stato fatto?». Il commissario prefettizio dottor Maratta ha risposto che agli spacci comunali già in esercizio se ne è aggiunto uno nuovo per la vendita della carne e che al mercato all'ingrosso di frutta e venidura, nei limiti del regolamento, sono state ammesse per gli acquisti anche le massaie. Quanto ai produttori, nell'ambito del mercato, è stato riservato un settore per la vendita diretta al consumatore. «Per la carne in modo particolare — ha rilevato il Marotta — abbiamo avuto modo di constatare che l'iniziativa ha incontrato, neei nostri due spacci, il favore delle massaie». Sono stati portati ad esempio alcuni prezzi: il vitello viene venduto a 1200-1400 lire il kg. e la polpa a 1900; la carne bovina da 700 a 1400 lire, lo spezzatino a 1200 lire. In un solo spaccio, il mese scorso, sono stati venduti 5700 chUogrammi di carne. «D'accordo — ha fatto osservare' qualcuno — ma c'è sempre una coda incredibile: non è possibile ampliare i punti di vendita?»' Il direttore dell'Associazione provinciale commercianti, Orsini, ha fatto presente a questo proposito che tra comune di Novara e macellai della città è intervenuto un accordo: le . stesse qualità di carne sarebbero state esitate in negozio al medesimo prezzo praticato dagli spacci comunali. Sembra che l'iniziativa sia stata attuata, ma non si sacon quale esito. n prefetto ha ricordato che è necessario vigilare anche sui prezzi praticati nei locali pubblici. «Per un mese — ha raccontato — ho fatto colazione in vari ristoranti ed ho avuto modo di constatare, dà un giorno all'altro, aumenti assolutamente ingiustificati: una volta era il coperto che da 150 era stato portato a ZOO lire; un'altra la bistecca che da 800 era salita a 900 lire; un'altra volta ancora era l'acqua minerale o il quarto di vino a salire di prezzo. Dall'oggi al domani —ha concluso — ta pastasciutta, in un ristorante, è passata da ZOO a 350 lire». Alla fine della riunione — durante la quale vi sono stati numerosi interventi — è stata decisa la compilazione, a cura della Camera di commercio, di un listino dei prezzi medi dei generi di maggior consumo; di controllare l'eventuale aumento dopo uno o due mesi ricercandone le cause e le even. tuab responsabilità di speculatori. Ai sindaci, alle autorità di polizia, verrà ricordata la necessità di tuia costante vigilanza in particolare sul cartellino dei prezzi. Infine, è stata sollecitata -una maggiore collaborazione degli organi di stampa specialmente per pubblicizzare iniziative calmieratrici o comunque tendenti ad indirizzare i consumatori. Qualcuno, prima della riunione, si domandava il perché di questa convocazione alla vigilia di ferragosto quando nessuno o quasi pensa ai prezzi, la città è deserta e parecchi negozi chiusi. Anche se non ufficialmente, la risposta l'ha fornita il direttore dell'ufficio provinciale dell'alimentazione, dottor Rose. «In questi ultimi giorni s'è avvertita una nuòva tendenza alla lievitazione dei prezzi». Ha citato l'esempio della carne in scatola, passata da 320 a 370 lire ed ha ag¬ giunto: «/ grossisti hanno avvertito i dettaglianti che dopo ferragosto saranno costretti a praticare aumenti per cui nei prossimi mesi assisteremo ad un rincaro di quasi tutte le merci e in particolare dei generi alimentari». Dal canto suo, il direttore dei commercianti, Orsini, ha precisato che sovente la categoria non è responsabile degli aumenti, anzi, essa stessa ne è vittima. «Non «orrei — ha concluso — che, come succede in questi casi, quando cioè si intrapprende una "campagna", a farne le spese siano ancora una volta i commercianti, quelli onesti, tanto per intenderci, vittime di una assurda caccia alle streghe». Piero Barbe Novara. Un momento delia riunione svoltasi ieri mattina in prefettura sulle misure da adottare contro l'aumento dei prezzi in provincia. Da sinistra, il capo di gabinetto, il prefetto, dottor Paolo Forte, e il questore (Foto Giovetti)

Luoghi citati: Novara