Polemico manifesto contro la farmacista che ha chiuso i battenti per le tasse alte

Polemico manifesto contro la farmacista che ha chiuso i battenti per le tasse alte A Tornaco, piccolo centro ai confini della Lomellina Polemico manifesto contro la farmacista che ha chiuso i battenti per le tasse alte E' stato firmato da tutti i consiglieri comunali - Definisce l'atteggiamento della professionista assurdo e ingiustificabile - Il sindaco dice: «Era una licenza provvisoria, entro la fine del mese arriverà un nuovo farmacista» Jafidènza».^ (Nostro servizio particolare) Tornaco, 17 giugno. Dai primi di giugno a Tornaco, piccolo centro della Bassa Novarese, ai confini con la Lomellina, il servizio farmaceutico è «saltato» perché la farmacista è in polemica con l'amministrazione comunale. I mille abitanti sono costretti a servirsi delle farmacie situate a Vespoìate o Borgolavezzaro, distanti alcui chilometri Perché la farmacista di Tornaco si rifiuta di esercitare? si chiede la popolazione. «E' il quesito che mi pongo anch'io — risponde il sindaco del paese, Carlo Pezzami —. Vorrei tanto trovare una risposta». La farmacista che contesta è la dottoressa Alba D'Andrea; sposata al dottor Di Sopra, impiegato in un'industria dolciaria novarese. Friulani d'origine, i due coniugi hanno una bambina ed abitano in una palazzina alla periferia del paese, dov'è situata anche la farmacia. Una mattina gli abitanti di Tornaco si sono trovati di fronte alla saracinesca completamente abbassata. C'era solo un cartello: «Chiusura anticipata a causa del trattamento palesemente ostile dell'amministrazione comunale». Quale sarebbe l'atteggiamento ostile? Chiederlo all'interessata non è cosa facile. La dottoressa D'Andrea non risponde, non si fa trovare, molto probabilmente si è già trasferita a Venezia, dove il marito risiede da qualche giorno per motivi di lavoro. «La sua — dice il sindaco Pezzana — era una gestione provvisoria, quindi non mi ha affatto stupito quando ha presentato le dimissioni al medico provinciale. Però non mi aspettavo di certo quella scritta sulla saracinesca. In fondo noi tutti siamo i primi a riconoscere che la dottoressa D'Andrea ha sempre svolto il'servizio con competenza ed gvldl- Ma, secondo alcuni abitanti, la solerzia della farmacista non sarebbe stata ricompetisata dall'amministrazione comunale.Tn pratica alla farmacista sarebbe stata recapitata una cartella delle imposte con un imponibile ed un tributo superiori alle aspettative. «E' troppo — avrebbe detto la dottoressa —, io non guadagno cosi tanto». Un imponibile di 3 milioni 800 mila lire corrispondente ad un'imposta pura di 260 mila lire. Da qui sarebbe venuta la decisione di contestare pubblicamente gli amministratori. Il cartellò che è stato esposto per alcuni giorni sulla porta della farmacia, ora è scomparso. Sui muri del paese, invece, sono appar- nradrmcznpgncfspesnsi alcuni manifesti che porta- no la firma di tutti i corsi-[ glieri comunali, i quali hanno voluto dare una risposta all'atteggiamento • della D'Andrea. «Si tratta — dice fra l'altro il testo — di una ma¬ novra organizzata da un generale assai poco abile, tanto è vero che esso corre il rischio di rimanere sconfitto. Infatti eventuali meriti acquisiti dal¬ la dottoressa D'Andrea agli occhi della popolazione vengono ora annullati dalla sua presa di posizione, tanto assurda quanto ingiustificata». «La polemica comunque è già finita — afferma il sindaco —. Ho già ricevuto assicurazione dal medico provinciale che entro la fine del mese un nuovo farmicista arriverà a Tornaco. Abbiamo anche scelto nuovi locali: sono situati di fronte al municipio, in una posizione'comoda anche per i più anziani. Il disagio che la popolazione ha sopportato per alcuni giorni quindi è già terminato». Tornaco. Il sindaco Carlo Pezzana (Foto Giovetti)

Persone citate: Alba D'andrea, Carlo Pezzami, Carlo Pezzana, D'andrea, Foto Giovetti, Pezzana

Luoghi citati: Borgolavezzaro, Tornaco, Venezia