Perquisita ieri villa Cantoni ad Arona dove Feltrinelli fu ospite con un amico

Perquisita ieri villa Cantoni ad Arona dove Feltrinelli fu ospite con un amico Mentre in tutta la zona si diffonde la "psicosi delle Brigate Rosse,, Perquisita ieri villa Cantoni ad Arona dove Feltrinelli fu ospite con un amico Il difensore di fiducia del medico arrestato, avv. Gianluigi Borgna, rinuncia al mandato « per incompatibilità » - L'incarico all'avv. Cardinali di Novara - Molti però sono convinti dell'innocenza degli indiziati e si aspettano che tutto si risolva per il meglio - Due nuovi sospettati? (Dai nostro inviato speciale) Borgomanero, 16 maggio. La psicosi delle «brigate rosse» sta suscitando nel Borgomanerese viva apprensione. La gente si guarda attorno e sì domanda di chi mai ci si possa fidare. Se persone al di sopra di ogni sospetto sono state incriminate e, si dice, altre sono ricercate, qualche cosa sotto ci deve pure essere. C'è tuttavia chi scuote la testa incredulo e commenta «saranno ragazzate: vedrete, tutto finirà in una bolla di sapone ». Ma l'apprensione c'è: più di una persona ha lasciato Borgomanero. La «fuga», se cosi vogliamo chiamarla, non costituisce, necessariamente, una prova di colpevolezza: a volte è soltanto il desiderio di sottrarsi a dei fastidi. Sembra che le indagini siano state estese agli amici del dottor Enrico Levati e delle tre ragazze arrestate. Magari si tratta semplicemente, da parte degli inquirenti, di rac¬ cogliere qualche notizia, trovare una testimonianza. L'amicizia per una persona finita in prigione non costituisce reato; eppure, per quella psicosi cui abbiamo fatto cenno, più d'uno se ne è andato. Tentare di sapere qualche cosa dai carabinieri di Borgomanero e di Arona che svolgono le indagini è tempo sprecato: mai come in questa occasione osservano un rigoroso riserbo. Si dice che almeno un paio di persone siano ricercate per essere accomp?<oiate a Milano dove i magistrati sono impegnati a dipanare una matassa che appare sempre più ingarbugliata, ma sulla loro identità non si sa proprio niente. Questi due e non altri sarebbero i nuovi «indiziati». Le «segnalazioni» però si moltiplicano. Questa notte, verso le due, una telefonata anonima ha avvertito che in una villetta nei dintorni di Borgomanero, che appartiene a una professionista bionda manifestamente di idee estremiste, erano nascoste molte armi. In un baleno la villa è stata circondata e perquisita a palmo a palmo, ma non si è trovato nulla. Confidenza senza fondamento del sòlito burlone o controllo in ritardo di qualche ora? I carabinieri propendono per la seconda supposizione e non tralasciano il minimo indizio che possa metterli sulla p'sta di un traffico d'armi. In giornata i car.binieri hanno anche visitato Villa Cantoni, ad Arona, in corso Sempione. Nel '68 vi soggiornò, per molti giorni, G. Giacomo Feltrinelli. I proprietari erano amici dell'editore ed egli aveva chiesto ospitalità per Rudy Dutske il « rosso », il leader dei contestatori tedeschi, in convalescenza dopo essere stato ferito a Berlino. La villa è a pochi chilometri dalla casa del Levati e si è pensato che a quell'epoca il Levati avrebbe potuto prendere contatto sia con l'editore sia con le « brigate rosse». La villa era già stata perquisita, ma né le volte precedenti né questa si è trovato nulla che legasse i proprietari all'attività politica del Feltrinelli o che potesse permettere di stabilire un legame con il giovane medico arrestato a Torino. E* indubbio però che nel triangolo Arona-Borgomanero - Gozzano i simpatizzanti di estrema sinistra amici del dottor Levati e delle tre' maestrine universitarie sono molti. Dna cellula di affiliati alle a brigate rosse» o più semplicemente un gruppo di amici legato da affinità politiche, ma alieni da ogni complotto rivoluzionario? .A qualche giorno dall'arresto, è questa la convinzione che prende sempre più piede in chi conosce gli indiziati. Tanto è vero che ieri molti erano convinti che Angela Bolazzi, 23 anni, di Gozzano; Claudia Bellosta, 22 anni, di Briga Novarese, e Carmen Cerutti, 22 anni, di Borgomanero, le tre studentesse «bloccate» tre giorni or sono a Torino, erano state scarcerate. Si trattava però di un equivoco. In effetti, nei loro confronti, proprio oggi, la procura della Repubblica di Milano ha emesso ordine di cattura per «partecipazione a bande armate», un reato però meno grave di quello per il quale era avvenuto il « fermo », vale a dire la « costituzione di bande armate ». Il magistrato, in un certo senso, ha accolto la tesi subordinata del loro difensore, avvocato Gianluigi Borgna il quale, in una istanza, aveva chiesto la scarcerazione per mancanza di indizi e, appunto in via di stretto subordine, la derubricazione del reato in quello meno grave, cosi da consentire la concessione della libertà provvisoria. Il legale che oggi ha assistito ai loro interrogatorio ritiene le tre ragazze innocenti ma sulle dichiarazioni rese dalle studentesse al procuratore della Repubblica, non ha voluto dire nulla. L'avvocato Borgna era stato officiato quale .difensore di fiducia anche del dottor Enrico Levati, ma oggi ha dovuto'animare l'incarico «per incompatibilità». Anche se non l'ha detto, esiste evidentemente un contrasto tra la posizione giudiziaria delle tre ragazze ..e. quella del medico il quale ha dovuto scegliersi un altro difensore. Si tratta dell'avvocato Ferdinando Car¬ dinali, del foro di Novara, il quale si è riservato di accettare. nfino Rovati (A pagina 2 un altro servizio). Carmen Cerutti, 22 anni, "di Borgomanero, una delle studentesse accusate di « partecipazione a bande annate» Angela Bolazzi e Claudia Bellosta: fermate a Torino sono ora in carcere a Milano,