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Medaglia al cane che salvò la turista Medaglia al cane che salvò la turista (Dal nostro corrispondente) Macugnaga, 16 maggio. (a. v.) Zacho, il cane che indicò l'esatta posizione in cui la turista canadese Marghareth Leyland era rimasta sepolta da una valanga, consentendo ai soccorritori di ritrovarla ancora viva, ed il suo proprietario, Alberto Borgna di Mondovì, sono stati proposti per una ricompensa al valor civile. Dopo il ritrovamento e la felice conclusione della drammatica avventura della turista, il marito della donna, un ingegnere nucleare residente a Toronto, aveva offerto ad Alberto Borgna una ricompensa di mille dollari canadesi. Nonostante le insistenze dell'ingegnere Leyland, il Borgna rifiutò la somma. «La nostra è un'opera civile — aveva detto — che si prefigge scopi umanitari e perciò è assolutamente gratuita». Zacho, il pastore tedesco dall'eccezionale fiuto, ed il suo proprietario Borgna sono stati recentemente ia Canada quali ospiti d'onore alla «Mostra internazionale degli ospiti canadesi». Li aveva invitati il direttore della rassegna, Harold Shield, per «rinsaldare» i rapporti di fratellanza con 1 300 mila oriundi italiani che vivono in Canada. Al cane da valanga ed al sue proprietario i canadesi hanno riservato un'entusiastica accoglienza. La notizia della proposta di una ricompensa al valor civile è stata accolta favorevolmente a Macugnaga dove le squadre di soccorso locali hanno vissuto ora per ora le drammatiche ricerche della turista sepolta. Oggi quattro soccorritori che avevano par¬ tecipato alle ricerche, il capitano Renato Cresta, Roberto Minolfi, Lino Pironi e Walter Bettoni sono scesi da Macugnaga alla pretura di Domodossola dove è stato predisposto un atto notorio che probabilmente costituisce l'inizio della pratica. Nell'atto i quattro soccorritori hanno dichiarato che l'opera di Zacho è stata «determinante» ai fini del salvataggio della turista e che il cane ne ha individuato la posizione in breve tempo. Hanno aggiunto che subito dopo il ritrovamento, Alberto Borgna si è prodigato nel prestare le prime cure a Margareth Leyland ed hanno espresso la convinzione che si deve al loro intervento se la donna è ancora viva. ♦