Obbligò la mondana a denudarsi ne approfittò e le rubò il denaro di Sauro Manca
Obbligò la mondana a denudarsi ne approfittò e le rubò il denaro Giovane di Cureggio domani in assise d'appello Obbligò la mondana a denudarsi ne approfittò e le rubò il denaro Ad Arona nell'agosto del '70 - Ai due minorenni che erano con lui fu concesso dai giudici il perdono giudiziario • La passeggiatrice fu risarcita con 100 mila lire e non si fece più vedere (Dal nostro inviato speciale) Cureggio, 25 aprile. Sarà processato giovedì dalla corte d'assise d'appello di Torino Federico Caliendo, 21 anni, Cureggio, via Giardini 10. E' accusato di rapina e di violenza ai danni della mondana Maria Maddalena Della Vedova. I giudici popolari di Novara l'avevano condannato, il 19 maggio, a 2 anni, 4 mesi e 20 giorni di reclusione. La sentenza è stata impugnata dal difensore avvocato Fernando Cardinali. Di qui il processo d'appello. Il fatto risale al 23 agosto del '70. Quella sera la Della Vedova, che «passeggiava» sul piazzale della stazione ferroviaria di Arona in attesa di clienti, fu avvicinata da tre giovani che la invitarono a salire sulla loro «850». Accettò a patto che si recassero in una località da lei indicata. Quando l'auto si mise in moto la donna si accorse che la stavano portando da tutt'altra parte. Protestò e tentò di gridare, ma fu afferrata saldamente da uno dei ragazzi che le tappò la bocca, mentre un altro le strappava la borsetta con 23 mila lire. L'auto superò la frazione di Comignago e si fermò in un posto isolato. Mentre uno dei ragazzi si allontanò, gli altri due la costrinsero a spogliarsi nuda e approfittarono di lei. Quindi la ricondussero ad Arona lasciandola alla stazione. La Della Vedova segnò il numero di targa della «850»; poi attese, però, otto giorni prima di presentare denuncia ai carabinieri che li rintracciarono e li identificarono. I tre (oltre al Caliendo, proprietario della macchina, Pier Luigi Ferin, 17 anni, e Pietro Giuseppe Cerri, 15 armi) confessarono la rapina, ma precisarono che la donna non aveva mosso difficoltà né a togliersi gli abiti né ad avere rapporti con due di loro. Il Perin ed il Cerri, minorenni, ottennero il perdono giudiziario, mentre al Caliendo, riconosciuto colpevole e condannato, fu concessa la libertà provvisoria. In fase istruttoria i tre risarcirono il danno con 100 mila lire. Da quel giorno la Della Vedova non si fece più vedere, nemmeno in udienza. Il difensore nell'appello sostiene che nel caso specifico non è stata commessa la violenza perché una «prostituta che esercita il meretricio mediante il trasporto in auto, avendo adottato tale modalità, esecutiva, rinuncia alla propria inviolabilità sessuale e non può costituire il soggetto passivo del reato di ratto soltanto perché il percorso in macchina non è conforme ed suo desiderio». L'avvocato conclude, chiedendo il minimo della pena per la rapina e l'assoluzione dalle altre imputazioni contestate. Sauro Manca
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