Azzurri, "ammazzagrandi" di Maurizio Caravella

Azzurri, "ammazzagrandi" Con Pillici, protagonista d'una partita spettacolo Azzurri, "ammazzagrandi" Un campo che resta proibito a tutti - Nei piani dei dirigenti una squadra da serie A - I genoani forse meritavano il pareggio, ma i giocatori di casa hanno saputo usare meglio il cervello - La Juventus forse ingaggerà il portiere novarese, se sfumeranno le trattative per Zoff a a l i a o e o a è l j l i - (Dal nostro inviato specialej I Novara. 10 aprile. : Grosso «en plein» ieri, per.f il Novara: contro il Genoa ha incassato circa trentatré milioni e mezzo, cioè dieci in più rispetto ai campioni d'Italia dell'Inter. E' riuscito, inol- tre, a interrompere la serie I positiva dei rossoblu, che du-1 rava ormai da nove giornate. ■Quel gol di Jacomuzzi, a dieci ! minuti dalla fine, ha pratica-1 mente fatto sfumare le possi bilità del Genoa di salire in serie A. Parola ha detto: «Un grande Genoa: combattivo, tenace, i pieno di risorse. Ma nel calcio\vince chi segna, e ci siamo]riusciti noi. non loro. La\meritato il pareggio, ma an- I squadra di Silvestri avrebbe ! che il Novara ha perso degli \ incontri allo stesso modo: occasioni da gol, applausi, ma alla fine neppure un punto. E' la legge del calcio». Parola non aveva quasi più voce: per farsi sentire dai giocatori aveva dovuto urlare: c'erano quasi ventimila spettatori, il frastuono era tremendo. Il Genoa avrebbe meritato il pareggio, dice Parola. Aveva detto la stessa cosa anche a Marassi, nel girone d'andata, quando il Novara aveva conquistato il suo primo successo esterno, proprio contro i rossoblu. Parola è modesto, non si tratta soltanto di fortuna. Il Novara ha vinto perché ha «ragionato» di più, ha usato di più il cervello. Nel primo tempo il Genoa è andato all'arrembaggio, ha attaccato come una furia. Il Novara, per cercare di vincere, poteva fare una sola cosa: restare in difesa fino al riposo, cercando di far trascorrere il tempo senza danni; e poi colpire nella ripresa, quando il Genoa — inevitabilmente — avrebbe diminuito il ritmo. E' successo proprio questo: quando i rossoblu hanno cominciato ad avere il fiato corto, quando la loro azione si è fatta più disordinata, gli azzurri sono usciti dalla propria area e Jacomuzzi (un ex sampdoriano, che si è rivelato quest'anno la vera «bestia nera» dei rossoblu) ha messo k.o. lo squadrone di Silvestri. Il Novara, insomma, conti-1 nua a essere un'autentica «ammazzagrandi». Mentre in trasferta gli azzurri hanno' già perso undici partite, più del Modena che è, solo, in coda alla classifica, davanti ai propri tifosi ne hanno vinte dieci: lo stesso numero della Ternana, che è in vetta e ha già un piede in serie A. Gli squadroni arrivano a Novara convinti di fare caccia grossa e se ne tornano a casa scon- Il Genoa è caduto in piedi, è vero, ha perso dopo aver attaccato a testa bassa per almeno settanta minuti su novanta. Ma ha perso, ed è que sto, in definitiva, ciò che conta. E' stata una partita giocata a nervi tesi: il Novara cercava un rilancio, il Genoa voleva vincere a tutti i costi. Di fronte all'arrembaggio dei rossoblu, molte altre difese della B avrebbero perso la testa, avrebbero commesso ingenuità. Il reparto arretrato degli azzurri, invece, è stato impeccabile. Udovicich ha annullato Traspedini i«E' una vecchia volpe — ha detto, poi, negli spogliatoi —, sapevo che non dovevo concedergli spazio»), Veschetti e Unere hanno lottato come due mastiniMa il migliore in senso assoluto è stato Puliti. Il portiere novarese ha sventato almeno quattro palle-gol: era sempre al posto giusto nel momento giusto, usciva con tempismocon un perfetto colpo di reni arrivava in acrobazia anche nei punti più difficili. Un vero spettacolo. Sembrava che gli-1 attaccanti genoani continuasli r ini, adi sero a cozzare contro un muro, senza neppure scalfirloUn portiere cosi meriterebbe davvero la serie A. Pare che la Juventus, se le trattative con il Napoli per Zoff non andranno a buon fine, cercherà di acquistarlo, offrendo aNovara un bel mucchio di mii lioni. I «fedelissimi» azzurri ovviamente sperano che non sia vero: ma per rinforzare la squadra in vista di un cam- ' pionato che abbia come ob- biettivo la promozione — ed è proprio questa, a quanto pare, l'intenzione dei geome- tra Tarantola — qualche sa- crificio è indispensabile. Parola ieri, nell'euforia del- la vittoria, ha detto scherzan- do: «Domenica prossima gio- citeremo ancora in casa, se vinceremo potremo fare os-che noi un pensierino alla se-rie A. Quello dei cadetti è un campionato talmente pazzo...». Una battuta, nessuno si nlude tanto> sarebbe davvero 1111 miracolo. Ma il Novara, nei Diani dei ^o» dirigenti, Prù118 o poi tenterà la scalata al massimo campionato. Avrebbe forse già potuto prò- varci quest'anno, se la squa- dra in trasferta non avesse avuto tanta sfortuna. Perché in casa, lo si è detto, il Nova- ra rende già come una candi- data alla promozione. Proprio per questo si è guadagnato l'appellativo di «ammazza- grandi». Maurizio Caravella ^

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