Corrono il rischio di rimanere senza casa gli orfani dell'opera "Bertotti" di Oleggio

Corrono il rischio di rimanere senza casa gli orfani dell'opera "Bertotti" di Oleggio L'istituto ttè stato invitato„ a lasciare i locali di via della Chiesa Corrono il rischio di rimanere senza casa gli orfani dell'opera "Bertotti" di Oleggio Secondo la prefettura l'edificio non è « agibile » - L'antico orfanotrofio ha ottenuto, 3 anni or sono, la donazione di villa Calmi, che gli inquilini non vogliono lasciare - Il presidente si è ora rivolto ad un legale - I progetti per il futuro (Dal nostro corrispondente) Oleggio, 31 marzo. (u.g.) L'orfanotrofio «Bertoni» è nei guai: non riesce a rioccupare villa Colini, che gli appartiene, e i suoi dieci assistiti rischiano di rimanere senza casa. L'istituzione è nata nel 1851, per opera dell'alloro arciprete Bertotti ed è divenuta ente morale nel 1885. Per più di 120 anni ha mantenuto inalterati i pi spositi del fondatore, accogliere giovani dagli 8 ai 14 anni orfani, abbandonati o male assistiti con preferenza per quelli di Oleggio e di Fara Novarese (paese natale'del fondatore). Ora è stato sfrattato dagli amministratori dell'asilo infantile, che è proprietario dei locali. Contemporaneamente a questa ingiunzione la prefettura e il consiglio provinciale dell'Onmi hanno imposto agli amministratori del «Bertotti» di sfollare lo stabile di ina della Chiesa 3 dalle suore e dai ragazzi assistiti in quanto ritengono l'immobile non più agibile. v La situazione potrebbe risolversi facilmente, pensavano gli amministratori del «Bertotti»: se l'asilo, che è attualmente relegato in locali angusti e poco funzionali, decide di usufruire dell'intero stabile di sua proprietà (cioèanche della parte che da anni viene affittata all'orfanotrofio), ammodernando e ristrutturando la costruzione e Tendendo l'ente adeguato alle sue reali esigenze, l'orfanotrofio «Bertotti» dal canto suo risolverebbe i suoi problemi occupando villa Colini, in via Garibaldi, un magnifico ìiarco di oltre 8000 meta quadrati di area alberata con uno stabile al centro, che ha avuto in eredità dall'ex presidente dell'ente, conte Alessandro Colini. Ma il trasloco non si può fare: tre famiglie che abitano a villa Colini non vogliono rinunciare ai locali in affitto. «Dobbiamo lasciare ai più presto Uberi i locali che abbiamo in prestito dall'asilo — dice il dottor Pietro Colombo, presidente del "Bertotti" e presidente provinciale dell'Onmi — per disposizione prefettizia. Ad essere sinceri ci avevano invitati a chiudere; poi, saputo che noi disponiamo di una sede idonea avuta in eredità, ci hanno concesso un po' di tempo per trasferire i dieci ragazzi assistiti. Ora però la situazione sta precipitando e non per nostra volontà. Non era nostra intenzione inasprire la cosa al punto di farne una vertenza giudiziaria. Ma ci siamo stati costretti e abbiamo incaricato l'avvocato Cassietti di Novara di procedere nei confronti degli inquilini. La conseguenza è facilmente immaginabile: il pretore emetterà sentenza di sfratto e questo provocherà un inasprimento nei rapporti tra ente ed inquilini, proprio quello che noi del "Bertotti volevamo evitare». Colombo spiega che gli inquilini di villa Colini erano già stati invitati a lasciare liberi i locali fin dal 1970, con lettera ripetuta anche lo scorso anno e sempre con esito negativo. Neppure l'incarico affidato all'avvocato Cassietti nel novembre scorso di trovare una pacifica soluzione lui portato a una soluzione positiva. «La nostra situazione come "Bertotti" — continua Colombo — è precaria e nello stesso tempo imbarazzante. Dobbiamo lasciare i locali in affitto in via della Chiesa 3 perché obbligati dai proprietari e dall'autorità provinciale e, situazione grottesca, non possiamo fare uso di una nostra proprietà perché gli inquilini non voghono andarsene. E non bisogna dimenticare che il nostro è un ente che tutela interessi di ragazzi diseredati». Questa incertezza per la ' sistemazione ostacola natu¬ nlC ralmente anche la realizzazione delle iniziative che il consiglio di amministrazione dell'ente ha da mesi in cantiere. «Abbiamo continue e pressanti richieste di ricovero — dice Colombo — che, ovviamente, allo stato attuale non possiamo evadere. Vorremmo trasformare l'istituzione da orfanotrofio a convitto-collegio, accettando interni e semiconvittori. Oleggio manca di un istituto del genere e ciò giove rebbe particolarmente ai ragazzi che giungono dai centri vicini per frequentare le* locali elementari e medie». Il presidente parla anche del progetto di dotare il parco di villa Colini di campi da tennis e di altre attrezzature sportive per i ragazzi. Conclude affermando che se la vertenza non verrà sbloccata, tutto rimarrà fermo con gravi danni che si ripercuoteranno direttamente sui ragazzi ricoverati ài «Bertotti» ed indirettamente sulle iniziative a favore dei giovani previste in Oleggio.

Luoghi citati: Fara Novarese, Novara, Oleggio