I cigni nuotano nella nafta

I cigni nuotano nella nafta Un grido di allarme a Omegna contro l'inquinamento I cigni nuotano nella nafta Un'insenatura del lago d'Orta è praticamente scomparsa e nel raggio di quasi 600 metri ci sono soltanto rifiuti • Una denuncia del sindaco all'autorità giudiziaria (Dal nostro corrispondente) Omegna, 24 marzo. Il nuovo fenomeno dell'inquinamento di buona parte del lago dovuto al flusso continuo di nafta di scarico, sta accendendo una vera polemica, anche per il fatto che la simpatica famiglia di cigni ha corso seri pericoli. Stamane ci siamo recati in località Bagnella, alla foce del torrente Piumetta. Una larga insenatura di lago è praticamente scomparsa e nel raggio di quasi seicento metri ci sono solo rifiuti, che galleggiano nella natta. Gettando un sasso nell'acqua oleosa si ha l'impressione che questo cada nella melma di uno stagno e si notano i colori dell'arcobaleno. Centinaia di barattoli, di contenitori di plastica, rami ed immondizia giacciono dappertutto. E' un quadro desolante, che ripropone l'urgenza di emanare valide leggi per porre termine alla contaminazione progressiva della acque del lago. Poco prima di mezzogiorno una nuova ondata ha investito nel giro di poco tempo lo zoo acquatico del lungolago. La gente, intanto, si chiede perché nessuno sia intervenuto per indagare e scoprire la provenienza del flusso di nafta ed olio, che cominciò una settimana fa. Nei giorni scorso il sindaco Maulini ha inviato al pretore di Omegna una denuncia contro ignoti, nella quale si legge: «Ritengo opportuno far presente che recentemente le acque del lago hanno subito un notevole inquinamento. Da alcuni giorni, infatti, uno strato, probabilmente di residui di acque di lavorazioni industriali, ha ricoperto la superficie del lago, dando allo stesso un aspetto indecoroso e dannoso alla salute pubblica. Non essendo stato possibile individuare i responsabili di tali scarichi abusivi, ai sensi del testo unico delle leggi sanitarie 277-'34 n. 1265, denuncio le violazioni di cui sopra, assicurando che tali scarichi non sono di provenienza di questo Comune». Ieri, intanto, è stato •ritrovato all'estremo capo del lago (nei pressi del Lido di Buccione) il cigno scomparso. Quanto agli altri, sembra che il loro stato non desti preoccupazioni. Nel pomeriggio di oggi i vigili urbani, accompagnati dall'assessore Mangolini, hanno ispezionato la zona interessata ed hanno scattato alcune fotografie: alla foce degli immissari della sponda occidentale è stato eseguito un prelievo delle acque. L'ufficiale sanitario comunale provvederà ad inviare il campione all'Ufficio di igiene e \-p- -filassi di Novara per le] relative analisi Anche Giancarlo. Stoppini, sindaco di Cesara, e membro della Castellania del Lago d'Orta, si sta interessando ed problema- «Questa sera — ha detto — si riunirà ad Orta la giunta della Castellania: se avrò l'occasione farò presente ai colleghi la grave situazione creatasi». Verso sera, abbùimo incontrato Emilio Cressoni, del comitato «Anatre e cigni», il quale ci ha detto: «L'ondata si sta esaurendo a poco a poco e si spera che ciò determini un miglioramento delle condizioni Nel pomeriggio anche noi del comitato abbiamo esaminato le acque schiumose alla ricerca di un indizio, ma non siamo riusciti al individuare la fonte degli scarichi inquinati». Fabrizio Morea itaptmsri Omegna. Cosi si presentava il lago d'Orta alle 10 di ieri

Persone citate: Emilio Cressoni, Fabrizio Morea, Mangolini, Maulini, Omegna, Orta

Luoghi citati: Bagnella, Castellania, Cesara, Lido Di Buccione, Novara, Omegna