Il Villadossola sembra tornato la squadra-corsara d'un tempo

Il Villadossola sembra tornato la squadra-corsara d'un tempo A Torino i ragazzi di Minotti hanno fermato il Pertusa Il Villadossola sembra tornato la squadra-corsara d'un tempo La saldezza della difesa è una garanzia per il futuro - L'attacco stenta ancora a segnare, ma le premesse sono incoraggianti - Un gol a freddo al «Ruffini» seguito da un generoso assedio alla porta di Guala: la rete di Sacco ha evitato un'autentica beffa Viiladossola, 6 marzo. Zitto zitto, il Viiladossola sta conquistando la fama di squadra corsara del campionato di Promozione. Riprese le ostilità, nonostante la pioggia e il fango, gli ossolani hanno finalmente imbroccato la strada giusta tanto che nelle ultime due partite hanno ottenuto tre punti. C'è da sgranare gli occhi davanti ad una squadra che superate tante avversità (prima della vittoria sulla Robur, Prandini e compagni non si imponevano dal 28 novembre) sembra sia finalmente in grado di ottenere quelle soddisfazioni che il suo pubblico e l'intero complesso meritano. Già contro la Robur sul campo neutro di Gravellona Toce si era notato un netto miglioramento nel rendimento generale a conferma die gli «inviti» del presidente Bo scio e del trainer Minotti a dare di più stavano dando i loro frutti. Come uomini, effettivamente, il Viiladossola non è inferiore neppure alia capolista Sociale: lo conferma la saldezza della difesa, la migliore in assoluto del campionato pur considerando che alcune squadre hanno alcune partite da recuperare (fra cui 10 stesso Viiladossola ì. E' l'attacco, in verità, che non risponde all'attesa dei «fedelissimi» ossolani, avendo all'attivo soltanto quindici gol, una media inferiore ad una rete per partita. Troppo poco per poter aspirare a tenere iil passo di squadroni come il Sociale ed il Ciriè — lasciamo stare l'eccezione Pertusa — che camminano con due reti in media per gara. Ora però che alcuni degli uomini-base del complesso di Minotti si stanno risvegliando dal loro... letargo invernale (è 11 caso di Prandini, Sacco e Corti, tanto per citarne alcuni), ecco che il Viiladossola torna all'altezta della sua fama, si esprime in rapporto ai suoi mezzi tecnici. Domenica, ad esempio, ha fermato la marcia del Pertusa a Torino, una squadra strana, solida quanto imprevedibile, che non nasconde la sua rinuncia alla lotta per la Promozione (il Pertusa è composto da giovani studenti che si pagano quasi tutte le. spese delle trasferte per cui l'ipotesi di un passaggio in D sovente li blocca nelle partite più importanti) Al Ruffini, il Pertusa ha dato subito un'idea dei suoi mezzi andando fulmineamente in gol senza però fare i conti con il Viiladossola: la rete, invece di ingigantire le forze ai padroni di casa, ha avuto l'effetto opposto perché è stato il Viiladossola a prendere l'iniziativa, ad impegnarsi in un autentico assedio alla porta strenuamente difesa da uno dei fratelli Guala, fino a che, com'era logico, questa è capitolata. Proprio Guala II aveva se- gnato il gol dell'illusione per il Pertusa; l'altro Guala sem brava dovere decidere le sorti della partita con alcuni ottimi interventi che negavano la rete agli attaccanti ossolani Sacco, Corti e Landonio, per non dire del generoso Chilo, gareggiavano nella caccia al gol: sul fango del Ruffini, i ragazzi di Minotti dimostravano di trovarsi maggiormente a loro agio rispetto ai rivali Piaceri, l'ex portiere imbatti bile del girone, ad un certo punto usciva' addirittura dal campo essendo letteralmente inoperoso: veniva impegnato soltanto dal pubblico con un... battibecco a distanza. Insomma, un monotono monologo da parte del Viiladossola che avrebbe potuto benissimo concludersi con un'autentica beffa, se nell'esplosivo finale il bravo Sacco non avesse trovato hi palla giusta mettendo così K.o. sia Guala I che il Pertusa, adagiatosi troppo presto su un materasso imbottito di sogni di gloria. In questo suo arrembaggio, il Viiladossola ha denotato ritmo, grinta e carattere: tante caratteristiche che nel lungo periodo grigio della squadra sembravano irrimediabilmente perdute. La realtà è un'altra: anche se sono svanite le speranze di promozione, il Viiladossola può sperare in un finale simile all'esplosivo e scoppiettante inizio. Potrebbe anche bastare perché il pubblico — tanta gente che vuole davvero bene alla sua squadra, forse sin troppo — finisca per fare la pace con i suoi beniamini. Riprendendo a giocare sul serio, il Viiladossola può anche creare le basi per il futuro: se non quest'anno, la promozione potrebbe saltare fuori nella prossima stagione. L'importante, per ora, è che la squadra insista e si riprenda quelle soddisfazioni che un momento d'incertezza aveva fatto svanire. La lezione impartita al Pertusa sembra confermare questo momento favorevole dell'undici di Minotti: domenica prossima occorrerà la controprova contro il Grignasco, un'altra delle formazioni deboli della Pro mozione. , g. gand. Chilo, uno dei « barbudos » del Viiladossola, in un coraggioso intervento durante la gara disputata dal Viiladossola al Ruffini di Torino contro il Pertusa (Foto Moisio)

Luoghi citati: Ciriè, Gravellona Toce, Torino