Disperato di essere ''diverso", è saltato giù dalla finestra

Disperato di essere ''diverso", è saltato giù dalla finestra Il dramma del ragazzo minorato di Zoverallo Disperato di essere ''diverso", è saltato giù dalla finestra Questa sarebbe la conclusione delle indagini condotte dall'autorità giudiziaria Ai dirìgenti del collegio si potrebbe soltanto imputare insufficiente assistenza (Dal nostro corrispondente) Verbania, 22 febbraio. (a. c.) Forse si è ucciso volontariamente Nicolino Forte, 15 anni, il ragazzo mongoloide di Carate Brianza, ospite della sezione staccata di Zoverallo dell'istituto « Sacra Famiglia », che è morto all'ospedale di Novara dopo una caduta dalla finestra. Questa sembra essere la conclusione degli accertamenti, ulteriormente approfonditi nelle ultime ore, dall'autorità giudiziaria, su ordine della Procura della Repubblica di Novara, di cui è di competenza il caso essendo il decesso del ragazzo avvenuto nel reparto chirurgico pediatrico dell'ospedale di Novara. Nicolino Forte, un ragazzo che, nonostante i suoi 15 anni, era alto solo 125 centimetri e pesava poco più di 23 chili, era stato rinvenuto, verso le 13,40 di venerdì 18 febbraio, nel cortile dell'istituto sotto la finestra della stanzetta del secondo piano, ove si era ritirato alcune ore prima affermando di sentirsi ma¬ le. In ospedale, a Verbania, gli hanno riscontrato fratture a un femore, una alla tibia e un calcagno, ecchimosi varie e commozione cerebrale. Portato all'ospedale di Novara, è deceduto domenica mattina per insufficienza cardiocircolatoria. Si era pensato dapprima a una caduta accidentale. L'esame delle ferite ha portato invece ad avanzare l'ipotesi del suicidio, anche se il comportamento della vittima, un ragazzo di carattere gioviale, sereno, nonostante l'anomalia che l'affliggeva, poteva farlo escludere. Ora, però, l'ipotesi sembra definitivamente acquisita. n giovane, che forse, senza darlo a vedere, soffriva per il suo stato di palese inferiorità fisica, deve avere maturato la decisione e può darsi che abbia finto di essere malato per poter meglio attuare un proposito a lungo meditato. Accompagnato nella sua stanza, ha dichiarato di aver mal di capo e di sentrsi la febbre. Rimasto solo, si sa¬ rvmtfstssiup rebbe gettato di sotto (il davanzale è alto solo 60 centimetri dal pavimento). Il salto in piedi spiegherebbe le fratture; alle gambe, le contusioni all'addome e le impronte della caduta trovate a quasi tre metri dalla finestra. E stato escluso, comunque, che sia stato gettato giù. Tutti sono concordi, anche i compagni, nel considerarlo un buon ragazzo, al quale tutti si sentivano legati da affetto. E' poco probabile, alla luce delle ultime indagini, anche l'ipotesi della caduta accidentale provocata da un malore mentre era seduto (o in piedi) sul davanzale della finestra. Quindi vi è da escludere che possa riscontrarsi, nella morte di Nicolino Forte, la configurazione di qualche grave reato. Tutt'al più potrebbe presentarsi l'imputazione di mancata o insufficiente assistenza, assai diffìcile da provare anche se altre inchieste sono in corso — e per altri fatti — nella stessa sezione di Zoverallo dell'Istituto.

Persone citate: Nicolino Forte

Luoghi citati: Carate Brianza, Novara, Verbania