L'Alto Novarese non si arrende e vuol diventare un circondario

L'Alto Novarese non si arrende e vuol diventare un circondario Mancato l'obbiettivo della "Comunità ossolana,, L'Alto Novarese non si arrende e vuol diventare un circondario In una riunione dei Consigli di valle, promossa dall'Unione dei Comuni montani, si è deciso di chiedere ii riconoscimento già ottenuto dal Biellese e dalla zona di Alba iDal nostro corrispondente) Domodossola. 16 febbraio ( a. v. ) Dopo aver mancato l'obiettivo della « Comunità ossolana », l'alto Novarese otterrà il riconoscimento di « circondario » previsto dallo statuto regionale? La decisione di promuovere tutte le inziative per la costituzione del.circondario, come è già avvenuto per il Biellese e la zona di Alba, è stata presa nel corso di una riunione, organizzata dalla delegazione novarese dellUncem (Unione nazionale comuni ed enti montami, ana quale hanno partecipalo i presidenti e le giunte esecutive dei consigli di valle Alta Ossola, Bassa Ossola, Vigezzo, Antigorio-Formazza, Antrona e Val Strona. Come si ricorderà, la « Commuta' ossolana » avrebbe dovuto nascere come consorzio volontario fra i 38 comuni dell'Ossola per ottenere, in seguito, la delega della Regione ad operare nei settori di sua competenza. Quando, dopo parecchi armi di .apatia, incertezze, perplessità, l'iniziativa sembrava ormai avviata verso una positiva conclusione, ci fu la clamorosa « bocciatura » dello statuto al quale avevano già aderito tutti i comuni, da parte della giunta provinciale amministrativa. Sulla valutazione delle modifiche che dovevano essere apportate, la «Comunità» si arenò e cadde nel dimenticatoio. Il consiglio di Valle Vigezzo non accettò infatti le modifiche che erano state proposte da una commissione di sindaci dopo un colloquio con il prefetto e questo suo atteggiamento fu imitato da altri consigli di valle dell'Ossola i quali temevano, con una certa variante introdotta da un articolo dello Statuto, che la «Comunità» finisse per esautorarli ed assorbire le loro funzioni. Inoltre, i consigli di valle avevano ormai accentrato la loro attenzione sulla nuova legge per la montagna che stava per essere varata. I consigli di valle dell'Ossola hanno dimostrato di attendersi molto da questa legge che prevede la costituzione di «Comunità montane» da loro stessi amministrate. Proprio di questi temi si è parlato nella riunione prò mossa dalla delegazione no varese dellUncem. I presidenti dei consigli di valle si sono infatti dichiarati d'accordo non solo sulla necessità di chiedere, al più presto, alla Regione l'istituzione del «circondario» per tutto l'Alto Novarese, ma anche sull'opportunità di indicare, entro la fine del corrente mese, allTJncem le delimitazioni territoriali per l'istituzione, da parte della Regione, delle «Comunità montane». Dice in proposito il sindaco di Viiladossola, Plinio Pi_ razzi Mattioli, che è anche membro dell'esecutivo regionale dellTJhcem: «Uno degli aspetti più positivi dell'iniziativa che abbiamo preso è che, nell'.ultima riunione, tutti gli intervenuti hanno ribadito la necessità di iniziare un lavoro comune superando le posizioni rigide che spesse volte hanno contrapposto fra loro i vari consigli di valle. Se affronteremo il problema del piano di sviluppo compremortale con lo stesso spirito unitario, potremo veramente dire che l'Ossola, in un periodo di tempo ragionevolmente breve e comunque nei termini prescritti dalla legge per la montagna, si sarà dotata di una vropria politica di sviluppo che potrà influire in modo positivo sui problemi strutturali dell'economia della zona». Nel corso della riunione si è infatti parlato della redazione di un piano omogeneo per tutto il comprensorio dell'Ossola e della costituzione di un ufficio unico per la gestione tecnica del piano. Tut¬ iiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ti i presenti si sono inoltre impegnati ad indire le riu- nioni dei propri consigli di valle per le deliberazioni ne- cessarle a dar vita alle «Co- munita montane» entro la fine di febbraio.

Persone citate: Mattioli