Le operaie della fabbrica in pericolo chiedono aiuto con seimila volantini di Francesco Allegra

Le operaie della fabbrica in pericolo chiedono aiuto con seimila volantini Altre aziende rischiano la sorte della Rossari Moda? Le operaie della fabbrica in pericolo chiedono aiuto con seimila volantini Una situazione allarmante che da Borgomanero potrebbe estendersi a Galliate, Trecate, Varailo Pombia - Oggi riunione tra i sindaci interessati, dopo un colloquio con il ministro del Lavoro (Nostro servizio particolare) Borgomanero, 4 febbraio. ' Altre -aziende novaresi si troveranno forse coinvolte nella complessa ed oscura vicenda finanziaria che ha portato la «Rossari Moda» (ex Contex) di Borgomanero sull'orlo della chiusura. La notizia della, situazione di estrema gravità'dell'azienda borgomanerese ha avuto l'effetto di una bomba: l'allarme è suonato improvviso solo ieri pomeriggio all'assemblea di fabbrica della «Rossari Moda» e già in serata alcune centinaia di .dipendenti si so no recati in municipio dove sono stati ricevuti dal sindaco e dalla giunta. Questa mattina le maestranze dello stabilimento di via Piave hanno scioperato per due ore; delegazioni di lavoratori e di sindacalisti hanno distribuito seimila vo lantini in 27 aziende della zona. Sono -state visitate la Torcitura di Borgomanero, la Bemberg di Gozzano, la Cigardi-Omsa di Gattico e varie fabbriche di Briga, Pogno, San Mauriz'o D'Opaglio, Pella, Cressa e altri centri. Il caso della «Rossari Mo da» di Borgomanero viene presentato come «esemplare» nel quadro di una situazione allarmante. La vicenda di Borgomanero è stata infatti collegata con quelle di altre aziende finanziate da capitale straniero, dalla Bemberg di Gozzano (un terzo di azioni olandesi) alla Torcitura di Borgomanero (capitale svizzero), ma più segnatamente si fa riferimento alle recenti disavventure della' Nyco di Verbania, della Steffen di Arona, della Mattel di Oleggio Castello, e della Clifford di Viiladossola. «Certe incontrollate operazioni de', capitale straniero — ci ha detto un sindacalista — meriterebbero maggiore attenzione da parte dei nostri organi di governo. La storia della "Rossari Moda" di Borgomanero rientra in tale contesto di manovre finanziarie su cui si avanzano riserve e sospetti». La crisi della fabbrica di Borgomanero non sarebbe che una conseguenza della situazione di difficoltà finanziaria in cui si sarebbe venuto a trovare il gruppo Rossari e Varzi, legato alla Hambros Bank di Londra. Quest'ultima avrebbe infatti ritirato i suoi investimenti lasciando -allo sbaraglio le fabbriche che godevano di tale copertura finanziaria, con tutte le conseguenze che si possono agevolmente figurare: Questo presunto alato di difècoltà.del. e Varzi potrebbe quanto prima interessare anche gli stabilimenti di Galliate, Trecate e Varailo Pombia, nella no¬ iiiiiiiiiiiiiiiuniiimminiiiiimiiiuiiiiiiiiinnii stra provincia e altri cbe hanno sede a Lonate Pozzólo e Palermo. Domani stesso avrà luogo nel pomeriggio' un incontro tra i sindaci Albertinaie di Galliate, Antonini di Trecate, Zanetta di Borgomanero e Barberi di Varailo Pombia: la riunione si terrà a edjttate. g»j & marmata* il sindaco di Borgomanero e una rappresentanza della fabbrica locale con il direttore Paolo Zorzi iiiimmiiiuiiiiimiuinimm sarà ricevuta dal ministro Donat-Cattin nella sua abitazione di via Romagnano a Torino. Anche la lotta alla Bemberg di Gozzano non è ancora conclusa: l'annuncio che i licenziamenti sono stati ridotti da 238 a 30 non ha soddisfatto le maestranze. Il consiglio ^fabbrica sì e~rtunlto"ierf sera e ha esaminato la situazione. Secondo il consigUo «U li¬ cenziamento collettivo di trenta impiegati non trova alcuna giustificazione, come provvedimento necessario risolvere 13 crisi aziendale, ma sempre più si configura come pretesto per introdurre alla Bemberg la procedura di ristrutturazione basata sui licenziamenti, per poi applicar Ir alla fine-della cassa d'integrazione. su centinaia di lavoratori». Francesco Allegra