Fra Palermo e Novara «la paura fa novanta»

Fra Palermo e Novara «la paura fa novanta» Lo fanno capire i due allenatori Fra Palermo e Novara «la paura fa novanta» Parola e De Grandi rifiutano di fare pronostici - Decisa all'ultimo momento la formazione della squadra azzurra (Dal nostro corrispondente) Palermo, 8 gennaio. Tutto sì può dire a Parola, ma non che stia facendo scendere a cuor leggero il Novara sul campo della «Favorita», che certo con gli ospiti prodigo non è. L'allenatore va con i piedi di piombo e ostenta modestia e prudenza, cosi come De Grandi, il tecnico del Palermo. La comitiva novarese, ultimata la preparazione, ha lasciato Trapani nel pomeriggio per spostarsi a Palermo dov'è giunta di buon'ora, prima di sera. «Non è il caso di far strapazzi» ha commentato Parola. L'allenatore deciderà la formazione soltanto all'ultimo minuto, poco prima della partita. Dna serie di disavventure ha messo in difficoltà il Novara: l'assenza di Udovicich, rimasto a casa con una distorsione a un ginocchio, e le altre, non ancora confermate, di Gavinelli e Unere dei quali Parola sta tentando il recupero in extremis. Il morale è abbastanza buono; il breve soggiorno a Trapani ha contribuito ad allentare la tensiozz. Per le strade i giocatori piemontesi sono stati riconosciuti e salutati cordialmente dagli sportivi locali. «I problemi — commenta Parola — esistono sempre nel calcio e ogni settimana a noi allenatori tocca risolverne un bel po'. Per questo motivo, tutte le gare fanno storia a parte e presentano spesso sorprendenti risvolti. Ad. ogni modo, l'impegno per noi rum sarà facile perché il Palermo sta andando molto bene. Niente paura, comunque. Cercheremo come sempre di fare il meglio possibile». Il risultato? «Mah! staremo a vedere — riprende l'allenatore — l'essenziale è non perdere». Non è da escludere che alla fine U tecnico si decida per la formazione che giovedì ha schierato nel primo tempo nella «amichevole» con il Trapani conclusasi 1-1 con reti di Giannini al 22' e di Baratti del Trapani al 32'. L'undici era il seguente: Pulici; Volpati, Unere; Vivian, Veschetti, Grassetti; Benigni, Correrà, Jacomuzzi, Giannini, Picat Re. Gli unici dubbi, come s'è detto, riguardano Gavinelli, che risente, dei postumi dell'influenza, e Unere, contusosi leggermente alla gamba de¬ stra nella gara col Trapani. Da parte sua «Ninetto» De Grandi teme Unere: i rosanero, infatti, pensano che alla fine il veloce terzino giocherà, con funzioni di ala tattica. Il giocatore in passato ha dato qualche dispiacere ai palermitani che non l'hanno certo dimenticato. Privi ancora del classico Lancini, i siciliani hanno ormai la certezza di recuperare il loro migliore attaccante, il centravanti Troia, che domenica ha ripor tato la squadra alla vittoria, regalandole a Brescia il primo successo esterno del campionato. De Grandi ha un solo problema da risolvere: chi far giocare all'ala sinistra. Ha da scegliere tra Stivino BerceUino (più svogliato che mai, e comunque non ancora «riabituato» al ritmo del torneo dopo alcuni mesi di assenza, interrotta qualche domenica fa). Di Francesco e Ferrarlo. Oggi i palermitani hanno completato la preparazione. Il mediano Reja ha esortato i compagni alla cautela: «Stiamo attenti — ha detto — perché il Novara non va preso sottogamba. Farlo da parte nostra sarebbe un grosso errore di presunzione che non possiamo permetterci». ' ( a. r.

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