Il consiglio di Borgomanero contro il decreto prefettizio di Francesco Allegra

Il consiglio di Borgomanero contro il decreto prefettizio L'annuUamento delle nomine all'ospedale Il consiglio di Borgomanero contro il decreto prefettizio Il provvedimento ricorso, inoltrato definito dal sindaco « illegale e iniquo » - A favore del dal prof. Zanetta hanno votato 16 consiglieri su 28 (Dal nostro corrispondente) Borgomanero. 4 gennaio. «Illegale e iniquo» è stato definito ieri sera dal sindaco professor Zanetta, il provvedimento con cui il prefetto di Novara ha annullato le nomine dei rappresentanti comunali in seno al Consiglio di amministrazione dell'ospedale della SS. Trinità di Borgomanero. Con sedici voti su ventotto presenti il Consiglio comunale ha poi ratificato il ricorso già inoltrato dal sindaco, per decisione della Giunta, al ministero degli Interni. Hanno votato a favore de: ricorso, dodici dei tredici consiglieri democristiani (era assente l'ex sindaco professor Eugenio Borgna) con i quattro socialisti che completano l'attuale maggioranza bicolore; si sono detti contrari i sei \ socialdemocratici, il liberale Slargatoli e il consigliere missino, mentre si sono astenuti i tre comunisti e il rappresentante della sinistra indipendente. Nella seduta del 29 ottobre scorso, il Consiglio comunale aveva votato quali membri della nuova amministrazione ospedaliera il democristiano dottor Pier Giorgio Borgna (fratello dell'ex sindaco), il presidente uscente onorevole Nicolazzi (psdi) e l'ex assessore democristiano dottor Piero Zanetta: il primo aveva ottenuto i voti dei democristiani e dei socialisti (presenti solo in quindici, fra cui un «franco tiratore»), gli altri due erano stati votati dalle minoranze. Precisione esatta Poiché Nicolazzi e Piero Zanetta non avevano conseguito la maggioranza assoluta, il sindaco aveva dichiarato eletto il solo Pier Giorgio Borgna, e aveva fatto ripetere le votazioni per gli altri due seggi. Erano risultati cosi eletti altri due consiglieri, e nella stessa serata si era proceduto, inoltre, alla nomina dei due rappresentanti dei così detti «enti originari». «Qualche settimana dopo — ha raccontato ieri il sindaco — ho letto su "La Stampa" che l'autorità tutorie avrebbe annullato le nostre elezioni, fuorché quella del dottor Borgna e per di più avrebbe considerato eletti Nicclazzi e Piero Zanetta. Mi sono allora precipitato dal prefetto, per sapere come il quotidiano fosse venuto a conoscenza di una cosa che io stesso ancora ignoravo». Ma il prefetto non ha saputo rispondergli. Glielo ha invece spiegato ieri il capogruppo socialdemocratico Giuseppe Ceruti!: «I giornalisti, sindaco, hanno capacità divinatorie: evidentemente anche quelle fanno parte del loro bagaglio professionale». n nostro giornale si era limitato a formulare una pievisione sulla scorta della prassi seguita in tutta Italia (Ospedale Maggiore di Novara compreso) per l'elezione dei consigli ospedalieri, e con l'aiuto di alcune informazioni assunte in varie sedi. Dicevamo in sostanza, che come già aveva sbagliato all'atto della sua nomina, probabilmente il sindaco aveva sbagliato ancora. Così è poi risultato dal decreto prefettizio. Contro il provvedimento del prefetto, si è ora ricorso al ministero, sottolineandone V(-.iniquità» in quanto esso precluderebbe la libera volontà del Consiglio comunale, e facendone inoltre rimarcare l«illegittimità», in quanto vi è stato solo un annullamento parziale della deliberazione consiliare, mentre l'incidenza nel controllo di legittimità, non dovrebbe essere se non totale. In conclusione il decreto sarebbe «radicalmente viziato per violazione di legge», per cui se ne chiede l'annullamento. BUanào in pareggio Nella seduta di ieri il Consiglio ha preso atto delle dimissioni del consigliere liberale dottor Ugo Màuri che è stato sostituito con il commerciante Osvaldo Savoini. L'ordine del giorno comprendeva anche il bilancio che pareggia sulla somma di un miliardo e 646 milioni di lire, ma il dibattito sul conto preventivo per il 1972 non c'è stato: le quattro ore di riunione sono state occupate dalla, discussione sul ricorso al decreto prefettizio e dalle interpellanze presentate in gran parte dai consiglieri socialdemocratici. «Le conviene richiamare in Giunta i socialdemocratici» ha detto rivolto al sindaco il capogruppo comunista Cavailazzi che era in vena di battute. Tra le- interpellanze del psdi ne figurava una tendente ad ottenere l'esenzione dall'imposta di consumo sui materiali da costruzione delle abitazioni costruite dai lavoratori che versano i contributi Gescal, tenuto conto che finora a Borgomanero non vi sono praticamente state esenzioni in tal senso e che proprio in questi giorni l'ufficio di esazione si starebbe particolarmente accanendo contro i contribuenti. La discussione è stata molto lunga. L'assessore Cerri (psi) ha detto: «Qui ora si fanno tutti paladini dei lavoratori per demagogia. Se c'è uno invece che ha sempre difeso i lavoratori, sono io». Il sindaco ha spiegato che lo Stato verserà al Comune in ragione di quanto questo incasserà nei primi sei mesi del 1972: di qui la necessità di tenere alto l'introito daziario. L'assessore Ingaramo, lo ha corretto, dando lettura della relazione al bilancio. Margaroli (pli) è stato pronto: «Ma signor sindaco, non legge le sue relazioni?». La discussione sulla proposta socialdemocratica illustrata e difesa da Giuseppe Ce rutti , verrà ripresa venerdì in un incontro tra i capigruppo e quindi riportata in Consiglio. Un'interpellanza dei democristiani Zanoni, Fomara e Tini velia, riguardava la colonia di Bergeggi in stato di abbandono. Il sindaco ha risposto che forse sarebbe opportuno alienarla. «Comunque — ha proposto — potremo prima andare tutti a vederla, una domenica con un pullmino». Francesco Allegra 4 \

Luoghi citati: Bergeggi, Borgomanero, Italia, Novara