Domodossola: cinque interrogati per la rapina dei cento milioni

Domodossola: cinque interrogati per la rapina dei cento milioni Dopo un vasto rastrellamento dei carabinieri Domodossola: cinque interrogati per la rapina dei cento milioni Sono gli individui che, incappucciati e armati di mitra e pistole, hanno svaligiato un deposito di carni a Bovisio Masciago? - L'unico indizio per ora sono le auto uguali (Dal nostro corrispondente) Domodossola, 21 dicembre. (a.v.) Nel quadro di una operazione compiuta oggi dai carabinieri con pattugliamenti e posti di blocco su tutte le strade dell'Ossola, cinque torinesi sono stati fermati e condotti alla caserma di Domodossola per accertamenti. Si tratta di: Giuseppe Rome ro, 31 anni, abitante a Torino in via Lodi 38; Franco Camoletto, 27, corso Giulio Cesare 160; Franco Ghirardini, 27, via Fossati 6, Nicola Verbale, 41, di Settimo Torinese e Pasquale Pappar ella, di 27 anni. Tre sarebbero pregiudicati e già noti negli ambienti giudiziari torinesi; il Romero ha precedenti penali per furto di auto e gioco d'azzardo; il Camoletto, per furto e «trucco» di auto; il Ghirardini per furto di auto. I cinque sono stati fermati da una pattuglia di carabinieri mentre, su due auto, un'a Alfa 1750» blu, di proprietà del Camoletto, e una « Gt Junior 1300 » del Vertale, procedevano sulla statale del Sempione verso il confine svizzero. Dopo aver controllato i loro documenti, i carabinieri li hanno invitati alla caserma di via Galletti, dove sono stati sottoposti ad un lungo interrogatorio. E' circolata la voce — non si sa quanto fondata — che il fermo dei cinque torinesi sia da mettere in relazione con la brutale rapina avvenuta lunedi pomeriggio, a Bovisio Masciago, un centro della Brianza a 18 km da Milano, in un deposito di carni. La rapina era stata compiuta da 5 banditi giunti nel piccolo centro della Lombardia su due auto «Alfa Romeo 1750». Tre uomini erano scesi dalle macchine, con il volto coperto da passamontagna ed armati di due mitra e due pistole; gli altri due erano rimasti alla guida delle auto. Il bottino era stato di cento milioni, 60 in contanti e 40 in assegni. Tra i rapinatori e i proprietari dei deposito di carni c'era stata una violenta colluttazione: il più anziano dei proprietari era stato colpito con il calcio di un mitra. Un bandito aveva, anche sparato un colpo, andato a vuoto, contro uno dei proprietari. A parte lo stesso tipo di auto, non c'è però alcuna notizia ufficiale cbe colleghi il fermo dei cinque alla rapina. Si sa die sono state compiute perquisizioni domiciliari e che sono in corso indagini in numerosi centri del Piemonte e della Lombardia. « Possiamo solo dire che sono in corso ulteriori accertamenti», hanno dichiarato gli inquirenti In serata, Giuseppe Romero, Franco Caroletto, Franco Ghirardini e Pasquale Papptrella sono stati trasferiti alle carceri di Domodossola. —♦