Servendosi della scopa ha saltato le mura del carcere ed è scomparso

Servendosi della scopa ha saltato le mura del carcere ed è scomparso Rocambolesca evasione di un giovane a Borgomanero Servendosi della scopa ha saltato le mura del carcere ed è scomparso E' il diciottenne che una robusta guardia della vigilanza aveva catturato e portato di peso in caserma Approfittando dell'ora «di aria», ha messo in atto il suo piano - E' stato visto piombare nel giardino della villa Borgna - Anche l'amica con cui viveva a Torino ha fatto fagotto e se ne è andata da casa Borgomanero, 21 dicembre. Rocambolesca evasione dalle carceri mandamentali di Borgomanero. Un giovane di 18 anni, che si trovava detenuto da soli 21 giorni, è fuggito oggi pomeriggio scavalcando un muro liscio alto cinque metri mediante ' un espediente che ricorda in qualche modo il salto con l'asta. Marino Marinilo è originario di Casale Carinola (Caserta) ed abitava negli scorsi anni con la famiglia a Pogno. ma da qualche tempo viveva solo a Torino, dove è stato più. volte alla ribalta della cronaca. Oggi il Martullo era nel cortiletto della prigione con altri compagni di detenzione, per la quotidiana « passeggiata». Il giovane ha approfittato di un momento in cui il custode del carcere. Di Martino, era occupato: il guardiano stava infatti consegnando ai carabinieri locali un altro detenuto, che doveva essere trasferito. Verso le 15.30 il giovane si è arrampicato sulla rete metallica che circonda il recinto per Viaria» e di lassù, facendo leva, a quanto pare, su una scopa, si è lanciato verso l'alto muro di cinta, riuscendo incredibilmente a raggiungere la som¬ mità, irta di grossi spezzoni di vetro destinati a sconsigliare i tentativi di evasùme. Di lassù si è calato nel giardino della vicina villa: dallo studio dell'avvocato Borgna è stato visto mentre scavalcava agilmente il cancelletto che dà su via Fratelli Maioni, ultimo ostacolo fra lui e la libertà. E' scomparso nella nebbia che questa sera avvolge il Novarese. Marino Marinilo era stato incarcerato la mattina del 1" dicembre. Era stato catturato nella notte dalla guardia Giorgio Fortis, dell'istituto di vigilanza notturna « La vedetta lombarda», di Arona: l'agente lo aveva sorpreso verso le 4 sul piazzale dell'albergo mentre tentava di forzare il deflettore della macchina di un cliente. La cattura era stata movimentata. Il Fortis, 23 anni, che è un giovane di robusta taglia atletica, era saltato addosso al ladruncolo e lo aveva afferrato per le lunghe chiome. Ma l'altro aveva reagito vivacemente e tra i due vi era stata una violenta colluttazione. Alla fine aveva avuto la meglio la guardia che, sollevato di peso il mingherlino Marinilo, lo aveva portato in braccio alla vicina caserma dei carabinieri. Durante il breve tragitto una complice del ladro, al volante di un'Anglia targata Torino, aveva tentato di urtare il Fortis e non era riuscita ad investirlo solo perché, evidentemente, temeva di travolgere anche- l'amico. In caserma poi il Martullo aveva esibito una patente rubata cercando di farsi passare per l'intestatario del documento, ma il brigadiere Cesare Mastalia, comandante della squadra di polizia giudiziaria di Borgomanero, lo aveva riconosciuto. Il diciottenne Martullo era infatti una conoscenza del brigadiere. Appartenente ad una famiglia di immigrati, tuttora residente a Pogno, Marino si era segnalato prestissimo per le sue imprese. I carabinieri di tutte le stazioni della zona ebbero infatti modo di occuparsi di lui: internato negli istituti di rieducazione, era sempre fuggito, combinando subito nuovi guai. La sua « specialità » erano i furtarelli notturni nelle camere da letto. Penetrava di notte nelle ville isolate, sollevava dall'esterno le saracinesche delle finestre, si introduceva nella camera da letto con passo felpato e senza svegliare nessuno, metteva le mani nelle tasche dei vestiti e nei cassetti in cerca di denaro contante, refurtiva di far die smercio. Qualche volta, quando non trovava nessuno in casa, si fermava a dormire dopo aver preso anche il bagno. Si era tradito una volta indossando i calzoni del padrone di casa e dimenticando i propri. L'ultimo suo recapito era una soffitta a Torino in via Martorelli 62 dove viveva con una donna. Angela. La ragazza, stamane ha fatto fagotto ed è scomparsa.

Persone citate: Borgna, Cesare Mastalia, Di Martino, Giorgio Fortis, Martullo