Tutte a zero ore le 60 operaie della fabbrica bombole spray

Tutte a zero ore le 60 operaie della fabbrica bombole spray Tutte a zero ore le 60 operaie della fabbrica bombole spray Le maestranze della Commen's risponderanno denunciando il proprietario Novara, 20 dicembre. (p.b.) Le maestranze della «Commen's», una fabbrica di bombole spray a capitale straniero, hanno trovato stamane i cancelli chiusi. Un cartello spiegava che i dipendenti devono considerarsi in cassa integrazione a zero ore. Alla «Commen's» lavorano una sessantina di persone, quasi tutte donne, che da qualche tempo conducono una lotta per una serie di rivendicazioni: premio di produzione, riconoscimento della qualifica e concessione di pausa «di necessità» durante il lavoro a catena. L'agitazione si era estrinsecata in varie forme: da ultimo con la riduzione di lavoro che ha portato a dimezzare la produzione. Il proprietario, 'un industriale greco, di fronte a questo stato di cose, secondo le maestranze, avrebbe minacciato di «mandare tutti a casa». Per questo l'odierno provvedimento è stato accolto dai lavoratori some una ritorsione. In una conferenza stampa, oggi pomeriggio, nella sede dei sindacati unitari dei metalmeccanici, l'azione del datore di lavoro è stata definita una vera e propria serrata. «Non sussistono le condizioni — è stato detto — per la messa in cassa integrazione, in quanto ne è premessa la mancanza di commesse. Nel caso specifico, per ammissione stessa del datore di lavoro, debbono essere prodotte 100 mila bombolette. Trattandosi quindi di serrata, denunceremo domani l'industria, per violazione dell'articolo 28 dello Statuto dei lavoratori». Messaggi di protesta dei lavoratori e dei sindacati sono stati inviati al prefetto, al presidente della Provincia e al commissario prefettizio. Domani una delegazione di lavoratori della «Commen's» insieme con quelli della «Sima», altra azienda in aguazio; ne, sarà ricevuta dalla apposi{ta commissione insediata 1 presso la Provincia.

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