Il sindaco contesta gli eletti per il consorzio del fiume Toce

Il sindaco contesta gli eletti per il consorzio del fiume Toce A Domodossola una votazione irregolare? Il sindaco contesta gli eletti per il consorzio del fiume Toce I votanti erano 190, le schede scrutinate 191 - Alcuni fogli erano compilati a macchina - Deciderà l'autorità tutoria (Dal nostro corrispondente) Domodossola, 20 dicembre. Una situazione paradossale è emersa alla votazione dei delegati del comune di Domodossola nel consiglio di amministrazione del consorzio idraulico del fiume Toce: al termine dello scrutinio, il sindaco di Domodossola, Giacomo Pagani, che presiedeva il seggio elettorale, ha annullato alcune schede di voto ed ha espresso « riserve » sulla validità dell'intera operazione elettorale. La . notizia ha suscitato scalpore in tutti gli. ambienti politici ed amministrativi dell'Ossola. Bisognerà ora vedere come sarà redatto il verbale delle votazioni e se la elezione sarà ritenuta valida dagli organi tutori. Il consorzio idraulico è l'ente preposto a costruire le opere di difesa lungo il corso del Toce e dei suoi affluenti. Per statuto, è retto da un consiglio amministrativo di 20 membri. Lo compongono un rappresentante della prefettura, due delle Ferrovie (uno del compartimento di Milano per la linea Domodossola-Milano e uno di Torino per la Domodossola-Novara) e i delegati dei comuni che fanno parte del consorzio in numero proporzionale agli interessi rappresentati Domodossola ne ha cinque; gli altri delegati sono di Beura Caldezza, Viiladossola, PalIanzeno, Piedimulera, Vogogna, Masera, Montecrestese e Crevoladossola. Alla scadenza di ogni ciclo amministrativo i « delegati » sono eletti, tutti nello stesso giorno, nei singoli comuni dall'assemblea dei propri consortisti. Presidente uscente del consorzio è attualmente il rag. Giorgio Tacca, consigliere comunale e noto esponente della de cittadina. In ogni comune viene predisposto un seggio elettorale presieduto dal sindaco con tre scrutatori, che distribuiscono le schede che recano il timbro del consorzio del fiume Toce. Ogni consorttsta può votare per sé ed avere un massimo di altre tre deleghe. Ieri si sono svolte con queste modalità le elezioni dei cinque «delegati» del comune di Domodossola. Presiedeva il seggio il sindaco Pagani. L'esito dello scrutinio ha messo in luce una situazione paradossale. I votanti, in proprio o per delega, risultavano, infatti, 190, ma una prima sorpresa è venuta dal numero delle schede scrutinate, che risultavano essere 191. Il presidente del seggio avrebbe poi annullato tre schede che risultavano compilate su un semplice foglio di carta velina e che non erano quindi quelle distribuite dal seggio elettorale. Un'ulteriore sor¬ pussdmsi presa è venuta dal fatto che un'altra decina di schede, che sarebbero state annullate dal sindaco, recavano i nomi addirittura battuti a macchina, mentre nella cabina elettorale predisposta per il voto c'era solo la «biro». Il lato misterioso della faccenda è che anche le schede battute a macchina recavano la stampigliatura del Consorzio del Toce, esattamente coiiiiiiiiiiiiiiiiiii:iiiiiiiii!iiiiiii!iiii'iiiiiiiiìiiiiii me quelle che il presidente aveva consegnato agli elettori. Dopo lo scrutinio, il sindaco Pagani avrebbe annullato le schede, che riteneva irregolari, e avrebbe espresso « riserve» sulla regolarità dell'intera operazione di voto, che è stata sospesa alle 14. I nominativi che avrebbero riportato il maggior numero di suffragi nella votazione sono: Averardo Ferrari, Giuseppe Giacobini, Giovanni Mosoni, Giuseppe Formaggio, Anselmo Rolandi. C'è da chiedersi cosa succederà ora. «Io ho espresso le mie riserve—ha dichiarato il sindaco — facendo presenti i fatti riscontrati nello spoglio deUe schede e sottolineando che potrebbero esserci motivi di nullità dell'intera votazione. Adesso sta agli organi tutori decidere». In città si parla già di un ricorso, contro l'esito della votazione, che sarebbe presentato da alcuni consortisti. a. v. ♦