La Val Vigezzo ricerca nel turismo il toccasana contro l'emigrazione di Gigi Mattana

La Val Vigezzo ricerca nel turismo il toccasana contro l'emigrazione \jn nuovo centro di villeggiatura a quota ottocento La Val Vigezzo ricerca nel turismo il toccasana contro l'emigrazione lì lungo altopiano, circondato da boschi, fresco d'estate e ben innevato d'inverno, ha subito in questi ultimi anni una radicale trasformazione -Offre 22 mila posti letto e un panorama incantevole (Dal nostro.inviato speciale) S. M. Maggiore, 4 dicembre. Ved Vigezzo: un lungo altopiano a quota 800, circondato j da boschi, fresco d'estate e ' neve d'inverno. La chiamano la «valle dei pittori» perché anticamente molti. dei suoi abitanti con buone predisposizioni come ritrattisti se ne andavano in Francia per sottrarsi a una vita di stenti Gli emigrati tornavano più tardi, per terminare i loro ultimi anni fra i monti. Santa Maria Maggiore conta poco più di 1200 abitanti: di questi, almeno trecento sono frontalieri. «Dobbiamo molto à questi emigranti — dice Pierluigi Gajaedelli, direttore dell'Azienda autonoma di soggiorno — perché dopo qualche anno di lavoro in Svizzera, tornano al paese e si costruiscono una casa con due scartamenti: uno per sé e l'altro da affittare. Beco cosi dilatarsi la capacità ricettiva deli? vallata». La Val V\gezzo conta oggi, ira alberghi, cete private e appartamenti d'affitto, oltre 22 mila posti ietto. Ve ne sono più di 5000 nella sola Santa Maria Maggiore. Anche i prezzi sono concorrenziali perché la media di affitto stagionale è di 50 mila lire a vano e gli alberghi praticano tariffe ridotte, pur assicurando un trattamento (soprattutto di cucina) superiore a quello di altre zone vicine. Il segreto di questo successo sta in buona parte nel paesaggio, ancora incontaminato e ricco di prati e boschi, e nel clima che consente soggiorni tranquilli a vecchi e bambini d'estate e alle folle di sciatori d'inverno, attratte dall'innevamento abbondante, senza contare che il fondo erboso delle piste permette di sciare con pochi centimetri di neve. Anche la cucina è tradizionale: dagli «stinchetti» (cialde di farina cotte su una piastra caldissima), ai prosciutti affumicati e aromatizzati con bacche di ginepro: dagli stracotti ai formaggi semigrassi La clientela è principalmente italiana; Milano. Varese, Pavia e Alessandria sono le province che danno il mag¬ gior numero di villeggùmti. La Val Vigezzo è apprezzata anche dai turisti del CentroSud, e dai sardi. La facilità di comunicazione è un altro punto a vantaggio della valle; anche quando la strada e coperta di neve, c'è sempre il trenino Domodossola-Locarno ad assicurare il collegamento. Con una veloce cabinovia si sale dal fondovalle fino alla Piana di Vigezzo a' quota 1750; di qua partono cinque skilifts che conducono alle cime più atte della zona- e. con una portata oraria di quasi tremila persone, servono nove chilometri di piste che un Prinoth e una cingoletta provvedono a mantenere sempre battute e spianate. Alla Piana sarà agibile quest'anno anche un anello di fondo di quasi tre chilometri, mentre sulla pista che scende ad Arvogno si possono disputare le «discese libere». Nel fondovalle è allo studio un grande tracciato per fondo. Nilsson, l'allenatore degli azzurri, è rimasto entusiasta della Val Vigezzo e ha detto che una pista tracciata quassù non dovrebbe temere confronti neppure con quelle svedesi. «Noi cerchiamo soprattutto di acconto atare il turista — dice Italo Guerriero, capo servizio degli impianti di risalita — anche se un solo sciatore è presente in pista, noi teniamo ugualmente aperti gli impianti». Ancora qualche anno di «boom» e la Val Vigezzo potrà vivere soltanto sul turismo. E tutti qui sperano che giunga il giorno in cui i valligiani trovino lavoro tra i loro boschi e nessuno debba più salire sul treno per trovare un pezzo di pane in Svizzera. Gigi Mattana S. Maria Maggiore. L'arrivo a quota 1800 della cabinovia che da Prestinone porta alla Piana di Vigezzo

Persone citate: Italo Guerriero, Locarno, Nilsson, Pierluigi Gajaedelli, Prinoth