Miracolo a Macugnaga: 2 metri di neve (ma si può sciare solo sul Monte Moro) di Gigi Mattana

Miracolo a Macugnaga: 2 metri di neve (ma si può sciare solo sul Monte Moro) Inaugurata la stagione con un'affluenza eccezionale di ospiti j ■ Miracolo a Macugnaga: 2 metri di neve (ma si può sciare solo sul Monte Moro) Gli impiantì del Pizzo Bianco fermi per noie con l'Ispettorato.e non ancora rimessi in sesto gli skilift dei Piani Alti, spazzati da una valanga - Un programma ambizioso, che sconfina in Svizzera - Per Natale tutto prenotato, perfino dal Sud - Le «settimane bianche» a prezzi di concorrenza - I guai di un piano regolatore bloccato (Dal nostro inviato speciale) Macugnaga, 2 dicembre. «Se tutti gli anni fosse cosi, sarebbe un miracolo; abbia mo quasi due metri di neve battuta sulle piste, tutti gli impianti sono in funzione e domenica scorsa più di 500 persone sono venute a sciare da noi. Contiamo su un innevamento fino a giugno». Teresio Valsesìa, delle Fumine del Monte Moro, è entusiasta della stagione che sta cominciando: nella notte di lunedì sono caduti in paese settanta centimetri di Ticvc formosa, quasi impalpabile, che aumentano il fondo già considerevole. Purtròppo a Macugnaga c'è anche una novità spiacevole: gli impianti del Pizzo Bianco sono fermi per noie con l'Ispettorato della moto rizzazione e non sono stati ancora rimessi in efficienza gli skilift dei Piani Alti spazzati l'anno scorso dalla valanga. Tutti gli sciatori devono così affluire sugli impianti del Moro con la conseguenza ài intasare le piste. Sul Monte Moro funzionano le due funivie che portano fino a 3000 metri e quattro skilift d'Olia quota; due sciovie sono sui prati del paese adatte soprattutto ai principianti. La portata oraria è di circa tremila perso ne e si può contare sii 25 chilometri di piste battute da due Prinoth. Durante Ve state sono stati compiuti vasti lavori sui tracciati per migliorarne la scorrevolezza. Macugnaga, secondo quanto dice il direttore sportivo, maestro Corsi, è adatta soprattutto allo sci primaverile: l'anno scorso lo skilift del Lago era ancora agibile a fine giugno. Occorre quindi andare alla ricerca di zone da sfruttare che rafforzino questa tradizione di sci in pieno sole e i pendii adatti sono stati trovati, ma in Svizzera E' qui necessaria un po' di storia: al di là del Passo di Monte Moro (3000 metri, raggiungibile in funivia), si stende la Svizzera che ha, o meglio aveva, nel fondovalle, due centri di uguale importanza, Saas Fee e Saas Allmagel. Saas Fee ha ottenuto la costruzione deUa tristemente famosa diga di Mattmark bloccando cosi buona parte dell'espansione sciistica di Saas AUmagel verso l'Italia. Gli svizzeri di AUmagel quindi (con il loro tipico buonsenso) acconsentono a cedere agli italiani le zone che non posssono sfruttare. Ecco quindi la concessione del piccolo ghiacciaio per lo sci estivo e ora l'altra probabile per lo sci primaverile. Tutto bene sul piano burocratico, ma a Macugnaga mancano i soldi. Innanzitutto bisogna portare la corrente elettrica fino a Monte Moro (finora gli skilift funzionano a nafta e d'inverno gela anche l'anticongelante), ma si parie- già di almeno 40 milioni. Dal Passo dovrebbe partire un piccolo impianto (funivia o telecabina) che, seguendo la cresta, giungesse fino a quota 3200 metri. Da questo punto cominciano i vasti plateaux che scendono fino a 2700 metri sopra la diga, facilissimi e su cui si possono tracciare decine di piste. Impossibile invece il collegamento completo con Saas AUmagel perché passare sopra il lago gelato non è consigliabile e i terreni circostanti sono rocciosi e troppo ripidi. Pare abbandonato U progetto di salire in funivia a Cima lazzi, vuoi per la spesa (si parlava di otto mUiardi) vuoi per le difficoltà che la quota vicina ai quattromila comportava al tracciamento degli impianti. Anche nella zona del Belvedere non mancano le possibilità di sviluppo: una seggiovia potrebbe salire fino al rifugio Zamboni e sfruttare così l'immensa pista forma¬ ta dalla morena del ghiacciaio che scende fino in paese. «Si contano sulle dita di una mano le camere che abbiamo ancora libere per Natale» dice Giuseppe Burgener, direttore dell'Azienda autonoma di soggiorno. «Abbiamo avuto prenotazioni da tutta Italia, sia dalle zone classiche per noi come lollanò, Varese, Gallarate e Busto, sia da Bologna e dal Centro-Sud. Non mancheranno come al solito forti comitive di stranieri, soprattutto studenti iiwi"**—p**^*T7 agenzie di viaggi conducono qui da Francia, Inghilterra e Germania». Anche a Macugnaga i prezzi degli alberghi sono aumentati, in genere del dieci per cento, mentre quasi immutati sono rimasti quelli degli impianti di risalita. Vengono praticate ■ come sempre le settimane bianche che offrono sette giorni di vitto e atteggio e libera circolazione sugli impianti delle due società a prezzi varianti dalle 29.500 alle 46.000. quindi fortemente concorrenziali. E' poi da notare che, escluso il periodo natalizio, anche Carnevale e Pasqua sono considerati bassa stagione. Il piano regolatore è ancora bloccato per cui persiste U veto a ogni costruzione e ciò pone di fronte a un dilemma gli stessi amministratori: da un lato U dispiacere di non poter accogliere le richieste di potenziali residenti a Macugnaga, dall'altro la soddisfazione di vedere questa conca sotto il Rosa incontaminata come trent'anni fa. Gigi Mattana PdM | Macugnaga. Neve, festa per tutti; specialmente per i ragazzi per i quali andare a scuola è ora un'avventura (Foto Moisio)

Persone citate: Belvedere, Busto, Dal Passo, Durante, Foto Moisio, Giuseppe Burgener, Pasqua, Prinoth, Teresio Valsesìa, Zamboni