La Bonnie in carcere si dispera: per lei è svanita ogni illusione di giovinezza

La Bonnie in carcere si dispera: per lei è svanita ogni illusione di giovinezza La Bonnie in carcere si dispera: per lei è svanita ogni illusione di giovinezza ieri l'avvocato ha fatto visita a Margherita Talamona per farle firmare il ricorso in appello - La rapinatrice spavalda è diventata una ragazza spaurita ansiosa di sapere se potrà uscire prima dello scadere dei 7 anni (Dal nostro corrispondente) Novara, 25 novembre. L'opinione pubblica ha in genere accolto con favore la notizia che all'immediato arresto dei' rapinatori della banca di Fontaneto, è seguito un rapido processo. «Se fosse possibile procedere sempre con tanta speditezza — commenta la gente — ci sarebbero meno delinquenti in giro». La condanna di Margherita Talamona a' 7 anni e 8 mesi; di Teresio Gramoni a 12 anni e di Leonardo Leone a 7 anni e 6 mesi, ha rappresentato per i più una sorpresa: urta pena molto severa, un monito, in un certo senso, al dilagare della delinquenza. Mentre il Gramoni e il Leone, frastornati, hanno accolto la sentenza con rassegnazione, la Talamona, la «Bonnie di Novara», la ragazza che ai carabinieri ave va spavaldamente dichiarato di assumersi la responsabilità del «capobanda», è stata colta da una crisi violenta. Non è più, la ragazza sfrontata, fiera d'essere un persomagio di cronaca (quando è stata arrestata la scorsa settimane zveva in tasca i ritagli di gwrnali che parlavano della sua «impresa» di un mese fa); grida che «sette anni sono troppi», piange. In carcere, ieri sera, non è stato facile calmarla. Oggi, il suo difensore, avvocato Ferdinando Cardinali, è andato a farle firmare il ricorso in appello. La ragazzi ha chiesto ansiosamente quali speranze ci sono per una riduzione della pena. Il legale le ha risposto francamente che, per il gioco delle attenuanti se considerate prevalenti sulle aggravanti, le possono essere tolti due anni. «L'ho trovata molto abbattuta» ci ha detto l'avvocato. «Sperava nella concessione della libertà provvisoria, ma, naturalmente, non è neppure il caso di parlarne». Anche l'avvocato Giulio Cesare Allegra, difensore del Leone, ha fatto visita in carcere al suo cliente. «L'ho trovato abbastanza tranquillo e fiducioso nel ricorso che ha sottoscritto». Ma chi è in definitiva questa «Bonnie di provincia»? Una «sbandata», una vittima della società d'oggi? Un giudizio non è facile. Lasciamo parlare i fatti. E' una dei cinque figli che una donna, oggi di 47 anni, ha avuto dalla sua relazione con uno svizzero. La madre si è sposata qualche anno fa ed ha avuto un altro figlio. Il patrigno vorrebbe imporre una certa disciplina in casa ma «Rita» che è già d'indole ribelle, al pari del fratello Ernesto di 18 anni, non gli riconosce alcun diritto e se ne va. L'ambiente che lacco glie è naturalmente quello della «gioventù bruciata»: ragazzi che vivono di espedienti e che uno dopo l'altro finiscono in prigione. Lei stéssa viene coinvolta in un episodio di cronaca nera: due suoi amici rubano negli uffici di una agenzia di assicurazioni e la mattina la mandano in banca a tentare di riscuotere un assegno che udlè parte del bottino Viene arrpitata p con tei uno dei ! marrestata e con lei uno dei ladri (l'altro è stato preso ieri). Venti giorni di carcere e poi la libertà provvisoria. Una sorella sposata la ospita; il cognato si adopera per trovarle un lavoro. Margherita non ha voglia di lavorare e se ne va. L'indomani l'arrestano per la rapina alla banca di Fontaneto d'Agogna. Confessa quasi come una sfida: «Sono io che ho organizzato il colpo». Aggiunge che se questa volta le è andata male, ton così succederà la prossima volta, quando uscirà dal carcere. Ha 20 anni e se la condan- | na inflittale ieri in assise verrà confermata in appello, ne avrà 27 quando riacquisterà la libertà. Ma ha anche qualche altra «pendenza» con la giustizia e quanto prima dovrà ricomparire davanti ai giudici, del tribunale ! i 1 | I: j| i i j : questa volta, per tentata ; truffa (per l'assegno rubato) i e favoreggiamento. Voleva essere libera e gli anni più belli della sua vita li trascorrerà tra le tetre mura del carcere, cosi come parte della sua infanzia ha trascorso in collegio. E' quasi come se fosse morta a vent'anni. Piero Barbe ♦ Novara. La madre di Margherita, Rosa Talamona. In primo piano, di schiena, con i capelli lunghi, il fratello Ernesto

Persone citate: Ferdinando Cardinali, Giulio Cesare Allegra, Gramoni, Leonardo Leone, Margherita Talamona, Piero Barbe, Teresio Gramoni

Luoghi citati: Novara