Per l'orfanotrofio deciderà il pretore

Per l'orfanotrofio deciderà il pretore Per l'orfanotrofio deciderà il pretore Verbania, 23 novembre. (a. c.) Il procuratore della Repubblica di Verbania, dottor Gennaro Calabrese De Feo, ha rimesso al pretore gli atti relativi all'inchiesta aperta una decina di giorni fa sull'orfanotrofio maschile «Matteo Della Rossa» di Pallanza, dopo che un minore — William Marinelli, di 10 anni, acciuffato dai carabinieri di Domodossola dopo una fuga dall'istituto — aveva denunciato quale motivo della sua scappatella i maltrattamenti dei quali sarebbe stato oggetto da parte della direttrice e del personale dell'istituto. D procuratore, che ha voluto, condurre di persona gli interrogatori della direttrice Anna Maria Piva, del personale e di alcuni ragazzini, è arrivato a concludere che non esistono, nei fatti accaduti, gli estremi per maltrattamenti o altri reati, che possano essere di sua competenza. Insomma, stando al procuratore, potrebbe tutt'al più trattarsi di fatti di pertinenza pretorile, che potrebbero, al limite, essere configurati in un «abuso di mezzi correttivi» o meglio ancora di punizioni elargite nella configurazione del «corrigendi animus» (per meglio spiegarci potrebbero essere stati una sgridata o uno scappellotto dati per correggere e che non possono essere ritenuti reati se non determinano malattie, lesioni o anche una conseguenza psichica). E' quindi assai probabile che il caso, che ha suscitato clamore in quanto di pochi mesi successivo a quello analogo (ma più grave e ancora in istruttoria formale) dell'istituto «Sacra Famiglia» di Zoverallo, ove a carico di tre assistenti sono stati notificati avvisi di reato, venga archiviato con un «non luogo a procedere».

Persone citate: Anna Maria Piva, Gennaro Calabrese De Feo, Pallanza, William Marinelli

Luoghi citati: Domodossola, Verbania