Pioggia di botte ai due dell'altra vallata perchè sono fuggiti "con le nostre donne"

Pioggia di botte ai due dell'altra vallata perchè sono fuggiti "con le nostre donne" Si è ripetuto a Montescheno (ma con tinte gialle) il "ratto delle Sabine,, Pioggia di botte ai due dell'altra vallata perchè sono fuggiti "con le nostre donne" L'innocente gita sul Lago Maggiore avrebbe potuto risolversi con danni più gravi se non fossero intervenuti i carabinieri All'origine del fatto, la rivalità fra gli abitanti della valle Anzasca e della valle Antrona, che risale a tempi remoti (Dal nostro corrispondente) Domodossola, 9 novembre. Due giovani di Calasca Castiglione sono ricorsi aUe cure dei medici dell'ospedale in seguito alle percosse di numerosi abitanti di Montescheno, un comune della valle Antrona, «che volevano punirli» per essersi allontanati per un paio di giorni con due ragazze del paese. Protagonisti della vicenda sono Fiorenzo Narciso, 18 anni, e Renzo Rolando, 17 anni, entrambi operai, residenti a Calasca CastigUone. I due giovani si erano recati a Montescheno un paio di giorni fa per una castagnata ed erano, poi, fuggiti in auto con due ragazze del luogo, Silvana Preioni, 18 anni, e Rita Battro, 15 anni. La Preioni e U Narciso, erano fidanzati; U Rolando e la Battro si erano, invece, conosciuti da poco. Dopo aver passato una giornata con le due ragazze ì due giovani le hanno invitate sull'auto del Rolando e sono partiti dirigendosi verso VUladossola. Probabilmente, durante U viaggio, i quattro ragazzi hanno maturato l'idea di trascorrere insieme due giorni sul Lago Maggiore. Al loro ritorno a Montescheno c'era ad attenderli mezzo paese. Numerose persone hanno circondato con aria minacciosa la «500» sulla quale si trovavano i quattro giovani. Le ragazze sono state subito accompagnate a casa, mentre i due giovani sono stati malmenati e percossi da un gruppo di persone. «Vi faremo passare la voglia di fuggire con le nostre ragazze», hanno gridato i più facinorosi. Le gomme deUa «500» del Rolando sono state tagliate, i vetri rotti e la carrozzeria deU'auto è stata grave mente danneggiata da alcune sbarre di ferro. Mentre la «lezione» ai due giovani deUa valle Anzasca era in pieno svolgimento, sono arrivati i carabinieri di Viiìadossola. Il loro intervento è stato provvidenziale ed è valso ad evitare il peggio: i militi hanno sottratto i due giovani all'ira deUa foUa. Il Narciso ed il Rolando, malconci, hanno dovuto essere portati all'ospedale S. Biagio di Domodossola. I medici hanno riscontrato ecchimosi, contusioni e stato di choc ad entrambi, giudicandoli guaribili in pochi giorni. I due ragazzi, impauriti, non hanno fatto altro che ripetere ai carabinieri: «Sia- mo stati via due giorni con le nostre amiche, ma non abbiamo fatto nulla di male. Non ci aspettavamo, certo, di essere assaliti da un intero paese». La versione è stata confermata anche dalle ragazze, che si sono allontanate da casa «perfettamente consenzien- li» per una gita amichevole. Anche i primi accertamenti dei carabinieri hanno permesso di stabilire che nella romantica «fuga» dei quattro non ci sono state conseguenze serie, soprattutto per la ragazza minorenne. I carabinieri stanno proseguendo le indagini Lo sconcertante episodio si inquadra nella tradizione di secolare rivalità fra gli abitanti della valle Anzasca e quelli della confinante valle Antrona; rivalità dettata da remoti campanilismi. Nonostante U progresso, ogni volta che un giovane di una valle si reca nell'altra per appuntamenti galanti rischia di incorrere nella «giustizia sommaria» degU abitanti del paese. a. v.

Persone citate: Battro, Castiglione, Fiorenzo Narciso, Preioni, Renzo Rolando, Rita Battro, Silvana Preioni

Luoghi citati: Domodossola, Montescheno