Famiglie "in castigo,, alla domenica troppe le pellicole vietate ai minori

Famiglie "in castigo,, alla domenica troppe le pellicole vietate ai minori Quando il programma dei divertimenti è molto limitato Famiglie "in castigo,, alla domenica troppe le pellicole vietate ai minori . , , Ressa nei locali permessi e proteste degli spettatori, esclusi -1 guai delle cassiere, trasformate in controllori di carte d'identità - Come fare se la minorenne porta la fede all'anulare? - Il parere di un gestore (Dal nostro corrispondenteJ Novara, 26 ottobre. A Novara ci sono sei cinematografi oltre ad alcune sale rionali che aprono soltanto 1 giorni festivi. D'inverno, la domenica, sono sempre gremite. C'è chi sostiene cbe i cinematografi a Novara sono pochi (due poi sono teatri) e che sarebbe necessaria una grande sala, attrezzata modernamente. Indipendentemente da . questo problema (di non fàcile soluzione per il rapporto licenza-numero di abitanti), ve ne è un altro più sentito: quello dei film «vietati ai minori oli...». Non vogliamo atteggiarci a moralisti ma non possiamo esimerci dal sottolineare che a Novara si sta esagerando. Da qualche tempo riceviamo lettere e telefonate di lettori non tanto indignati per certo genere di spettacolo ma che protestano perché «a Novara non si può andare al cinematografo». Ci spieghiamo subito. Chi in genere fa queste lagnanze sono le madri che. specialmente nella stagione in cui stiamo entrando, vorrebbero trascorrere la domenica in un cinema, insieme con il marito e naturalmente con i bambini. Sembrerebbe un desidèrio di facile realizzazione, invece sorgono problemi di cui, probabilmente, soltanto gli interessati si rendono conto. Una pellicola è vietata ai minori di 18 armi, l'altra ai minori di 14, e la scelta deve limitarsi spesso ad una o due sale soltanto. Dovendosi riunire tutti forzatamente, in pochi locali, mamme con bambini e ragazzi, nelle ore pomeridiane dei giorni festivi si ha il «tutto esaurito» e, qualche volta molti devono rinunciare al «cine settimanale» Che ne pensa del problema Bruno Marmo, che gestisce tre delle sei sale di spettacolo di Novara: il teatro Faraggiana, il teatro Coccia e il cinema Vittoria? «E' vero che il problema esiste — dice —■ ma non ritengo ncUa-Miisiua lamentata. Per ' quanto riguarda i miei locali, può capitare un paio di volte all'anno che contemporaneamente, in tutti e tre. si proiettino film vietati ai minori di 14 e 18 anni, capisco che la cosa si aggrava se, contemporaneamente, sono programmate pellicole dello stesso genere anche nelle altre sale». Non è possibile mettersi d'accordo tra i gestori? «IVo perché, in un certo senso dipendiamo dalle case di distribuzione che hanno evidentemente interessi concorrenziali. Del resto la programmazione avviene, per noi circa un mese prima della proiezione, ma per altri in periodi molto più prossimi e l'uno non conosce la programmazione dell'altro». Cosi come c'è stato il periodo d'oro dei «western», sembra cbe questo sia quello del «sesso» condito in tutte le salse anche per i cosiddetti film impegnati. C'è chi ci assicura che si tratta di una moda destinata ad esaurirsi. Ma crea un problema. E con esso la «disperazione» delle cassiere. Una di loro. Maria Parachini, dice: «Sapesse che guaio dovere controllare tutte le carte di identità. E quante discussioni!». La Parachini ci racconta alcuni episodi. «Proprio ieri mi telefona una signora: dice di essere mamma di un ragazzo che compirà i 18 anni a Natale ma che è "maturo" e che ha il suo consenso per vedere il film vietato appunto ai minori di 18 anni. Faccio presente che non è questione di consenso e che quello che conta è la data sul documento di identità. La signora si spazientisce, vuole parlare con il direttore (che in quel momento non c'è), e alla fine si laschi andare ad un frasario non certo da signora». Spesso genitori arrivano al botteghino con un bambino per mano. Gli si fa presente che il ragazzino non può essere ammesso in sala, a Afa come — protestano —è così piccolo che non capisce mente di quanto si vede». Anche in questo caso, discussioni a non finire. C'è poi il caso della «minore», emancipata dal matrimonio. Le ragazze (che ne sanno una più del diavolo) si presentano con il fidanzato e mostrano alla cassiera la fede matrimoniale infilata all'anulare. L'addetta al botteghino è proprio nei guai: «Che cosa devo fare? Chiedere il certificato di matrimonio?». p. b. « Novara. Gruppi di ragazzi commentano i vistosi cartelloni che annunciano gli spettacoli « proibiti ». (Foto Giovetti).

Persone citate: Foto Giovetti, Maria Parachini, Parachini

Luoghi citati: Novara