I luminosi "simulacri,, di Ajmone di Angelo Dragone

I luminosi "simulacri,, di Ajmone Una mostra nella prossima settimana a Borgomanero I luminosi "simulacri,, di Ajmone Alla galleria «L'incontro» saranno presenti una trentina di tele con figure, paesaggi e nature morte - Una nuova monografia sull'artista di Carpionano Sesia (Dal nostro inviato speciale) Borgomanero, 31 agosto. S'annuncia per sabato 11 settembre, a Borgomanero, l'inaugurazione di una mostra personale di Giuseppe Aimone, nato nella vicina Carpignano Sesia, nel febbraio del 1923. Se si tiene conto della sua origine lombarda e del momento in cui l'artista s'è affacciato — come altri suoi coetanei — al mondo dell'arte, non è difficile intendere il logico sviluppo della sua esperienza creativa con cadenze che, tra la riscoperta d'una carica espressionistica (che aveva animato lo spirito di «Corrente» intonato alla drammatica bufera della guerra cui s'era accompagnato) e il neocubismo, puntavano emblematicamente «oltre Guernica», come per lasciarsi in qualche modo alle spalle ì mostri, quasi sacri, di Picasso. Come ricorda Vittorio Fa gone, nel volumetto che a cura di Vanni Scheiwiller è appena uscito nella collana Arte moderna italiana (n. 61) «All'insegna del Pesce d'oro» (Milano), in una nota intitolata «Che cosa ci rimane?», Aimone stesso rispondeva allora con intima onestà e, direi autobiografica chiaroveggenza (che è come dire in coscienza) «Ci rimane modestamente quello che rimane a tutti gli uomini: ...la vita e accanto a questa una pittura senza scienza e senza penombra». Nella formazione di Aimone — che alla galleria l'Incontro di corso Roma 69 presenterà una scelta di opere recenti, dal vasto Interno (cm 162 x 130) ad alcune Nature morte e Fiori non meno suggestivi nell'ambigua loro presenza di simulacri immersi nel luminoso alone d'un ambiente spesso deserto —- v'era stata Brera e l'insegnamento di Funi e di Carro, ma non meno la sensibilità' di chi percepiva ancora la fondamentale lezione spaziale di Cézanne, sia pur volgeni do per sua natura l'immagine ! della realtà sul filo d'un sen1 timento sottile, che trova ben presto riscontro nelle soffuse tonalità della sua tavolozza. Nel loro corso sotterraneo, le radici di Aimone sfioravano ora l'esempio di chi, come Bonnard o Braquc, avevano saputo distillare le loro immagini negli aloni più luminosi (avvolgenti tanto l'intimismo naturalistico del primo, quanto l'astratta misura dell'altro) completando cosi anche da questo lato la visione d'una immagine che doveva caratterizzare infine ogni sua figurazione: i corpi e i torsi dei suoi nudi, come l'oggetto o il paesaggio: solitarie le brughiere e le paludi come le rive dei suoi fiumi, non meno di quanto apparissero spogli gli ambienti — lo studio o una stanza qualunque — in cui i teneri nudi femminei intrisi di luce venivano a costituire una presenza viva capace di dare un senso a quelle atmosfere cariche di mistero, e di una tensione singolarissima destinata a caratterizzare ogni sua tela come purissime evocazioni. Ciò che conta per Aimone dev'essere proprio quella sensazione di ricordo, quel vagheggiamento che sa tanto di un sogno, senza dimensioni né di tempo né di spazio: tant'è che in questi dipinti le figure s'accampano al di fuori d'ogni vincolo prospettico, riassorbendo ogni segno di vita in un'unica atmosfera poetica. Queste nuove opere di Aimone fanno ripensare così a quegli «ultimi naturalisti» di cui parlava — in giorni che paiono ormai quasi remoti — Francesco Arcangeli delineando il fascino nostalgico d'una realtà che poteva ancor 'sovraintenàere alle emozioni dell'.uomo. recandogli vivificanti inserti della fantasia: Non altro appaiono infatti le immagini che animano le tele più o meno vaste di questo artista nelle quali Marco Valsecchi identificava giustamente «una realtà pittorica che l'influsso del seniimento rende più esplicita che la stessa realtà fenomenica». 'Angelo Dragone * \ i o i i a o l o o i n a Borgomanero. Franca Duilia Zonca «illustra» a una visitatrice della sua gallerìa un quadro di Annone (I. Moisio)

Luoghi citati: Borgomanero, Carpignano Sesia, Carro, Guernica, Milano