"Il vento muove a piacere i mulini don Chisciotte non può fermarli,,

"Il vento muove a piacere i mulini don Chisciotte non può fermarli,, Battute interlocutorie nella vertenza del liceo "Il vento muove a piacere i mulini don Chisciotte non può fermarli,, L'hidalgo chiamato in causa (con Giovanna d'Arco) dal professore d'arte - Ancora senza esito l'inchiesta al Carlo Alberto che dovrebbe risolvere la polemica sugli scrutini contestati Novara, 6 agosto. m.r.) Siamo ormai in ago-sto. cioè in tempo di vacan- ze, secondo il calendario scolastico. Tradendo le aspetta- tive, anche l'inchiesta svolta da un ispettore ministeriale al liceo « Carlo Alberto » di Novara per accertare la legittintila degli scrutini durante i quali una giovane docente è stata invitata ad abbassare i voti e per indagare su altri episodi accaduti durante fanno scolastico che avevano suscitato le proteste (inascolta-te) di alcuni genitori di alunni, non è giunta a conclusione. Evidentemente a Roma si è pensato bene di lasciar trascorrere le ferie per risolvere poi la vertenza, tutt'altro che facile, a settembre. Chi invece non intende saltare una battuta è l'ultimo (in ordine di tempo) personaggio della vicenda, il professor Giovanni Quaglino, insegnante di storia dell'arte. Quaglino si è «chiamato in causa » da solo, con una lunga lettera nella quale, precisando di voler portare il suo contributo alla chiarificazione della vertenza, ha espresso la sua opinione sui I metodi della collega, profes- soressa Giuliana Cabrini, acI cusata di eccessiva indulgenI za dagli altri professori, e su I quella che egli ha definito la « scuola facile ». La lettera concludeva: «Una lotta per la riforma democra-tica della scuola potrà averepossibilità di successo solose vedrà impegnate unita-riamente larghe masse di studenti, insegnanti, cittadini. Ogni iniziativa individuale non può che finire nella sconfitta. Anche perché i tempi di Giovanna d'Arco e di don Chisciotte sono, fortuna- tornente, finiti per sempre». La professoressa Cabrini ha commentato argutamente: « / don Chisciotte sono sempre esistiti. E si sa anche che il vento spira Quando e dove vuole e può quindi far girare a suo piacere i mvlini a vento. Ma non è in potere di don Chisciotte fermarli, bensì solo ed esclusivamente del vento». Al professor Quaglino hanno risposto invece (con let tera firmata, anche se noi non abbiamo pubblicato i nomi parche non ritenevamo di trattare una polemica scolastica alla stregua di un «processo») i genitori degli alunni. «E' intervenuto fuori tempo — sostenevano i genitori —. L'unico che ormai possa dare un chiarimento è l'ispettore*. Nella lettera si esprimeva anche stupore per i giudizi pronunciati nei confronI ti dei metodi della collega e si esprimevano critiche sui l'operato dello stesso profes- sor Quaglino T. 7T~~Tr, ' . - „__.,.„ " ÌSf° S 6 ^"at0 * j^^*^' aa^aUP 1 ^ cumculum Professionale (laurea in letJ *S!ì^J£2JS2!L£^ none all'insegnamento in storia dell'arte italiana, sto ria e geografia nelle superioj ri, un anno di esperienza di- i dattica a Verbania) La lettera prosegue: «Riguardo ai miei metodi di insegnamento devo dire che. nei tre anni da che in- I segno storia dell'arte al " C. j Alberto ", non ho mai rice| vuto critiche (semmai il contrario): in ogni caso, non ritenendomi perfetto, se ne j avessi ricevute, ne avrei te\ nulo certamente conto, come j mi dichiaro disposto a tenerne conto per il futuro. Si è j poi detto che io, l'ultimo giorno di scuola mercoledì 9 giugno, avrei abbassato i voti di tutti i miei allievi: non è vero, ho soltanto effettuato in quel giorno un'interrogazione che non potevo fare nei giorni precedenti perché ! la mia materia contempla una sola ora di lezione settimanale (e inoltre il mercoledì precedente era festa). In questa interrogazione è stata data l'insufficienza ad alcuni allievi eh* non avevano studiato l ultima parte del programma; ciò ha portato ad un abbassamento del voto complessivo di questi alunni, giustificato dal fatto che continuo a credere che non sia particolarmente progressista ignorare l'arte imperiale romana o l'esistenza di un certo Giotto. 1 miei presunti giudizi sull'operato dei colleghi. Tutti sanno che nei miei interventi nelle assemblee scolastiche come nei colloqui con studenti e genitori, ho sempre insistito sui problemi strutturali della scuola italiana, cercando di evitare polemiche personal;, invitando anzi gli studenti a iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiii mimili tener conto dei motivi di età j Le di formazione culturale che potevano spiegare certi atteggiamenti didattici. Quando l'ho ritenuto opportuno, ho anche difeso pubblicamente, davanti agli studenti, i colleghi, come è excaduto per la professoressa Paronzini nell'episodio del tema contestato ». Il tema a cui il professore allude è quello che gli alunni svolsero in gruppo per protestare contro l'argomento ritenuto privo d'interesse. Abbiamo pubblicato la let tera del professor Quaglino (come pure le precedenti) i per dovere di obiettività, per quanto siamo convinti che le polemiche personali non giovino alla causa della scuola e alla soluzione di una vertenza di estrema importanza e delicatezza, come quelle del « Carlo Alberto » che coinvolge i metodi d'insegnamento e i criteri di giudizio del corpo insegnante. I ] ] j • Novara. Il professore d'arte, Giovanni Quaglino, e la professoressa di latino e greco, Giuliana Cabrini Corderò

Luoghi citati: Novara, Roma, Verbania