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Divorano anche le ossa del pollo i pugili negri clienti de "La Noce,, Divorano anche le ossa del pollo i pugili negri clienti de "La Noce,, Dai potenti bolidi dell'Alfa Romeo ai segreti della paniscia • 11 piatto del dopopartita per gli hockeisti - Il presidente dell'Inter club non ha dubbi: « Il ristorante degli sportivi deve rimanere ai primi posti in classifica, come i suoi avventori, che sono tutti campioni» (Nostro servizio particolare) Novara, 4 agosto. «Piemonte ghiotto», il concorso gastronomico lanciato dal nostro giornale, sta portando alla ribalta alcuni locali della provincia, sino a questo momento conosciuti solamente dai veri ghiottoni per i quali ogni incontro con una buona cucina ha l'interesse di una «scoperta». Uno di questi è il ristorante «La Noce» di Novara, ar rivato questa settimana al ] secondo posto in classifica. ! E' il locale prediletto degli ' sportivi locali, atleti dell'HoI ckey Novara e Novara Boxe, e di una larga schiera dei tifosi. Da tre anni «La Noce» è gestita da Aldo Accomazzi. I un giovane che ha lasciato i ! potenti bolidi dell'Alfa Ro| meo per dedicarsi a una al, tività più tranquilla e saluta! re. Rilevato il locale, ha su; bito sistemato una saletta ; per la clientela sportiva, tra j cui i circa 300 soci dell'Inter ■ Club, che l'hanno scelta coI me sede. Il successo di Aldo Acco; mazzi è cominciato con la | grande ripresa hockeystica j locate ed è proseguita di pa{ ri passo. Infatti «La Noce», ì al termine di ogni partita, o\ spila il sabato sera tutti gli I atleti che hanno lanciato il , «pranzo notturno a prezzo ; fisso». Per la modica spesa | di mille lire, in questa stagione, si può gustare un piatto freddo e un buon bicchiere di vino oltre al resto del servizio. Dal mese di gennaio di quest'anno, «La Noce» è diventata sede ufficiale della Novara Boxe in quanto ospita tutti ì pugili negri. Chiedùtmo all'Accomazzi come si sono adattati gli ospiti negri alla cucina novarese. «Non è stato facile in quanto conoscevano poco tavolo, tovaglia e i relativi attrezzi come coltello e forchetta. Peter Asandoh. Lawrence Expeli, Ray Adonis e l'ultimo arrivato Suley Shittu mangiano generalmente riso o pasta, arrosto o pollo e formàggio, quest'ultimo con grande avidità in quanto per loro è una cosa nuova. Generalmente mangiano pollo perché hanno paura di trovarsi nel piatto carne di maiale. Hanno denti fortissimi che ti rosicchiano anche le ossa». E i campioni d'Italia dell'Hockey? «Ho lanciato il piatto del dopo partita — ci dice il signor Accomazzi — grazie alla presenza dei forti campioni e i novaresi hanno dimostrato di gradire l'iniziativa. Purtroppo l'orario di chiusura non ci permette di fare cose migliori, dovendo abbassare le saracinesche all'una». L'ottimo piazzamento nella classifica ha trovato Accomazzi impreparato: «E' stata per me una viva sorpresa. La nostra cucina è prettamente casalinga, del tutto genuina. Tutto è preparato da mia suocera, Varallo Rosa in Proverbio, che cura con attenzione tutta la materia prima che io compero. Tutti i mercoledì facciamo la paniscia e la domenica canelloni e lasagne. Per i secondi piatti stracotto e brasato al barolo, per restare in quelli "tipici"». La signora Varallo è convinta che il successo è dovuto soprattutto alle sue paniscie (senza mortadella di fegato). Il signor Rossi, vicepresidente dell'Inter Club, non ha dubbi: «E' questo il locale degli sportivi e quindi la classifica è molto importante per noi. Qui ci sono i campioni d'Italia dell'Hockey, ormai fissi in testa alla classifica. Ci sono i pugili negri tuttora imbattuti, come potevano i piatti prelibati della signora Rosa non seguire questi esempi?». Per festeggiare questa prt ma affermazione, Accomazzi ha invitato i campioni d'Italui. reduci proprio dallo strepitoso successo di Breganze che li ha lanciati decisamente vèrso la conquista del nuovo scudetto tricolore, quindicesimo della lunga serie e terzo consecutivo. Lìliano Laurenzi