Gli stranieri ospiti ideali: silenzio pastasciutta e alle 24 coprifuoco

Gli stranieri ospiti ideali: silenzio pastasciutta e alle 24 coprifuoco A Cannobio dove il turismo si svolge tutto nei campeggi Gli stranieri ospiti ideali: silenzio pastasciutta e alle 24 coprifuoco Più irrequieti gli italiani, specie i giovani sempre pronti a far la corte alle ragazze - Da Amburgo diploma di gentilezza al bagnino « Pedro » Un olandese ha risolto il problema del « servizio religioso universale » - Musica antiquata nelle sale da ballo? - Il « villaggio delle vacanze » (Dal nostro inviato speciale) Cannobio, 2 agosto. Per Cannobio il turismo vuol dire campeggio. Le presenze dei campeggiatori nei dieci camping sono state, nel 1970, 118 mila, mentre quelle dei villeggianti negli alberghi e nelle pensioni sono state appena 20 mila 800 (nel 1969 le presenze erano state rispettivamente di 104 mila nei camping e 16 mila negli alberghi e pensioni; siamo quindi in ascesa). Un turismo particolare, non soltanto perché si manifesta con tenda o roulotte, ma anche perché i campeggiatori sono nella quasi totalità stranieri. Nel Campeggio del Sole, ad esempio, su 420 persone presenti, otto soltanto sono italiane (due famiglie, di Novara): nel Campeggio Campagna, su 500 presenti, nessuno è italiano. Dice Clarino Rubini, proprietario del Campeggio Sole: «Non per far polemica, ma se gli italiani non si presentano ai cancelli, è meglio. In passato, quando li ho ospitati, ho sempre avuto delle grane: troppo rumorosi e, spesso, noiosi: i giovani non sanno resistere alla tentazione di far la corte alle ragazze, con conseguenze spiacevoli. Gli stranieri sono più educati, sanno rispettare le norme che garantiscono la tranquillità a tutti: nessun schiamazzo, radioline a basso volume, silenzio assoluto dalle 23 in avanti, nessun rientro dopo la mezzanotte». Il Campeggio Sole è sulla sinistra della statale per chi va verso la Svizzera ed ha alle spalle la quinta verdissima del monte Giove sul quale è aggrappato, a mezza costa, l'abitato di S. Agata. Non si affaccia sul lago, ma da due anni ha la piscina, 25 metri per 12, nella quale sguazzano in continuità adulti e bambini Ogni posto è delimitato da quattro piante, tigli o pioppi, ed è ampio 85 metri quadrati, cioè uno spazio sufficiente per auto, tenda e area di soggiorno per la cura del sole. Ci sono turisti che si sdraiano su un materassino poco dopo l'alba e ci stanno per tutta la giornata. Adesso, se vogliono, non hanno nemmeno più la preoccupazione di farsi da mangiare perché nel camping funziona una cucimi che è in grado di esaudire cigni richiesta. Dice il cuoco Giacomo Maestroni: «quante patate friggo! Certi giorni ne servo 180 porzioni, una sessantina di chili. Ma i tedeschi non disdegnano la pasta asciutta; anzi, dopo che l'hanno assaggiata, tornano a richiederla». Su dieci campeggi, sette dispongono della spiaggia sul lago o sul fiume, il torrente Cannobino. Quasi tutti hanno un self service o uno spaccio per la vendita di prodotti alimentari e articoli sportivi: e, naturalmente, moderni impianti igienici, comprese le docce con. ac\ qua calda, ..lavatoi. per la biancheria e per i piatti Si vive a contatto delia natura in un clima delizioso e immersi in un paesaggio stupendo per la dolcezza dei co lori che qua e là sono ravvivati dalle chiazze delle vele o dei motoscafi che solcano il lago. Ma al tempo stesso si beneficia di comodità che non fanno sentire la mancanza delle quattro pareti «La vita del camping funziona alla perfezione — dice Giuseppe Albertella. titolare del Campagna — però, perché tutto proceda bene bisogna essere rigorosi nell'ordine e nella disciplina. Gli "«■■"■wiSi^ii sono rrmoriti*i ir» questa vita di comunità, ma anche i loro giovani possono suscitare dello scompiglio se non si sentono guidati da un Ppjtt^tìam»^ 4L Campagna, ce come Guardiano - interprete e bagnino Pedro Per: raresi al quale un giornale di Amburgo ha rilasciato, nel 19691, un vistoso diploma per la gentilezza. Ci sono famiglie che vengono nello stesso campeggio da molti anni, addirittura anche più di dieci. M. G. Indevoey, guardia finanziaria di Breda, è ospite del Campagna con moglie e tre figli: «Veniamo da cinque anni e ci troviamo inasnifirarnente: c'è igiene,' la possibilità di fare il bagno in acque non pronfode, a pochi metri dalla tenda, una vista incomparabile, gente educata e cordiale. Cosa si può pretendere di più?». Padre Jacopo Nouwens, sacerdote cattolico olandese, scrittore storico della chiesa, che dal 1958 vive a Roma, in un convento, da qualche anno, d'estate, viene a Cannobio per offrire l'assistenza religiosa ai suoi compatrioti sia cattolici sia protestanti «Questo tipo di turismo — dice — è un modo egregio per fare dell'ecume¬ nismo, per universalizzare la religione, per affratellare cattolici e protestanti. Pensi che la domenica io celebro una messa che vale per tutti, la'chiamo "servizio domenicale con la celebrazione eucaristica''. Sono contenti sia i cattolici, sia i protestanti». ' Assieme a padre Nouwens andiamo in giro per i campeggi, a parlare con gli ospiti stranieri. Tutti inneggiano a Cannobio. Possibile che non ci sia qualche neo? Pro riamo a fare domande in questo senso. La moglie di Pietro Keller dice: «C'è poco spazio per i bambini, sono un po' sacrificati». Ma ribatte il marito: «E' bene che sia cosi: se diamo più spazio ai ragazzi, sacrifichiamo poi la nostra tranquillità perché loro possono fare più chiasso». Giovatati van Dorp, sedicenne di Alkmaar: «In paese ci sono quattro sale da ballo, ma non riusciamo a trovarci l'atmosfera che piace a noi, forse è perché suonano musica cbe ci sembra antiquata». Maria Hor— dice il sindaco — perché anche, adesso c'è gente cbe viene da lontano', per ordine del medico, a bere l'acqua di questa fonte. Ci si deciderà, allora, a costruire qualche albergo». Dieci campeggi, circa 120 mila presenze nei mesi estivi- tanta gente, ma poco denaro. «Non è certo il turismo più redditizio — dice il sindaco dottor Giovanni Dealessi —. Certi tedeschi si portano dalla Germania persino il sacco della patate per ridurre al minimo le ,spese da fare nei negozi italiani. Ma dobbiamo accontentarci di avere i camping, visto che iiiiiitiiiiiiiiinittiiiiiiiiii(iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiifiiiiiii per il momento non c'è alternativa non potendo disporre di una grande attrezzatura alberghiera. Avremmo bisogno di un albergo di un certo tono e di un motel che potrebbe prolungare la stagione turistica ospitando gli italiani del weekend». L'aspirazione maggiore di Cannobio è quella del turismo residenziale. «In dieci anni sono state costruite circa 110 ville e case — dice Angelo Albertella, assessore al turismo —: se ne potrebbero costruire altrettante e Cannobio avrebbe allora l'impulso che si merita». Un'altra iniziatica di imminente realizzazione è Jl villaggio della vacanze che sorgerà, per conto di un gruppo finanziario tedesco, vicino alla borgata Trafiu~me:-iai complesso di 75 mirti appartamenti (una camera più servizi) che verranno venduti in Germania. «Questo dovrebbe essere l'avvio al turismo residenziale — dice il dottor Dealessi — Ma ci troviamo ostacolati dalla legge 765 la quale pretende che non si costruisca a meno di 40 metri dalla statale e per noi, che abbiamo quasi ovunque la montagna ripida a ridosso della strada, significa andare a costruire addirittura nella valle Cannobina». Remo Lugli iitiiitiifiiiiiiiitiiiiiii«iiiiniiiiiii{ifiiiitiiiiiiiiif b l lbl Cannobio. Angelo Albertella, assessore al .Turismo Cannobio. Un gruppo dì giovani turisti ospiti del camping « Campagna », affidato a Pedro Ferraresi (Foto Giovetti) Cannobio. M. G. Indewey: «Vengo qui da 5 anni»