Un'interrogazione al ministro Misasi per la professoressa "indulgente,,

Un'interrogazione al ministro Misasi per la professoressa "indulgente,, "Tutelare il diritto dei docenti di usare metodi moderni,, Un'interrogazione al ministro Misasi per la professoressa "indulgente,, E ' stata presentata dagli onorevoli Arian Levi e Gastone - Si attende l'esito dell'inchiesta al liceo « Carlo Alberto»: tornato a Roma, l'ispettore non si è più fatto vivo • Il confronto tra le insegnanti interessate riaccende la polemica sul « tema di maggio » che i trenta alunni della prima rifiutarono in blocco (Nostro servizio particolare) Novara, 24 luglio. (v. s.) E l'inchiesta al liceo Carlo Alberto per l'insegnante «che voleva promuovere lutti»? Sabato scorso è avvenuta un confronto tra la professoressa «sotto accusa», Giuliana Cabrini Corderò, e la vicepreside Neera Pagani, alla presenza dell'ispettore ministeriale professor Bernardino Alasia. Martedì l'ispettore è partito per Roma per riferire al ministro e sulla vicenda è di nuovo caduto il silenzio. Lo rompe oggi un'interrogazione che gli onorevoli Giorgina Arian Levi e Gastone hanno presentato al ministro Misasi. Eccone il testo: «Ci rivolgiamo al ministro per conoscere se, in seguito all'esposto della professoressa Giuliana Cabrini Corderò, insegnante di ruolo straordinario di latino e greco al liceo Carlo Alberta di Novara e all'intervento di un ispettore, non ritenga di dover prendere gli opportuni provvedimenti al fine di tutelare il diritto dei docenti di applicare metodi moderni di insegnamento nel quadro della sperimentazione di nuove didattiche come indicano anche le linee delle proposte ministeriali per il nuovo piano della scuola. Il preside del liceo Carlo Alberto agli scrutini di fine d'anno ha preteso di abbassare ben 16 valutazioni assegnate dalla professoressa Cabrini, la quale, in seguito a questo grave atteggiamento, ha dissociato la sua responsabilità da quella del consiglio di professori all'atto della firma del registro. «Per sapere inoltre, in con¬ siderazione anche della indiscussa preparazione e capacità della professoressa Cabrini, di 29 anni, vincitrice dei primi due concorsi a cattedre a cui ha partecipato, di lettere nei ginnasi superiori e di latino e greco nei licei, e nei cui confronti il preside durante l'anno scolastico non ha mai mosso critiche o contestazioni, quali precisi motivi stanno alla base dell'atteggiamento autoritario del preside, che ha sollevato le proteste anche degli studenti e delle loro famiglie». Cta insultati avrà l'inchiesta? Come abbiamo già pubblicato, U nocciolo della questione è la seduta di consigli a di classe per gli scrutìni finali che, dopo essersi sdoppiata, si è conclusa con un verbale rifiutato dalla professoressa Cabrini. Era stata invitata ad abbassare i voti di alcuni alunni della prima e seconda liceo, sezione A, le classi dove insegna latino e greco e il «tutti promossi» atteso dagh studenti si era trasformato in numerosi rinvìi a settembre. «Di questa seduta, che i ge- nitori stessi definiscono giuridicamente irregolare — spiega la Cabrini — non si è però parlato molto nell'incontro a tre di sabato scorso». A quanto pare la discussione fu invece imperniata su un altro episodio, quello che ha dato l'avvio al clima «teso» di rapporti tra docenti e famiglie e tra gli stessi professori: il tema di italiano che il 9 maggio i trenta allievi della classe prima rifiutarono di svolgere. Si trattava di scegliere tra quattro argomenti e gU alunni decisero di svolgere un'unica «elaborazione di gruppo» che suonava! press'a poco cosi: «Siamo maturi, non ci piace parlare di argomenti infantili, come per esempio la recente gita ad Assisi». Qualcuno aggiunse una breve spiegazione particolare sui motivi della «protesta». La «ribellione» provocò una riunione dei professori. La titolare della cattedra di italiano, toccata nel vivo, propose sette di condotta, cioè il rinvio a settembre per tutti gli «istigatori» e il voto proposto per il tema fu «uno» per chi aveva, nel tema individuale, scritto una frase sola, «due» per chi ne aveva scritte due, «tre» per chi ne aveva scritte tre. Tutti furono però d'accordo che si sarebbe trattato di un provvedimento «ammonitivo» e i colleglli riconfermarono la loro solidarietà con l'insegnante presa di mira dai suoi troppo vivaci allievi. I genitori furono anche invitati a presentare le scuse. La polemica del «tema respinto», per quanto rispolverata in sede di discussione, non avrebbe però influenzato gli scrutini. Ma l'episodio, su cui l'ispettore chiese spiegazioni alle due insegnanti, deve averlo «sconcertato», tanto che egli avrebbe commentato: «E pensare che per questi vostri dissidi m'è toccato mandare a mon- te un bel viaggio con mia moglie!». A conclusione il professor Alasia, dopo aver chiesto il punto di vista scritto di tutti, avrebbe dichiarato che intendeva riconvocare le interessa¬ te domenica 25 o prima del primo agosto, la data che dà inizio ufficiale alle vacanze dei professori, Ma sino a stasera da Roma i nessuno si è più fatto vivo. I C'è anche, tra i genitori schie » « I Novara. La prof. Neera Pagani, vicepreside del liceo Novara. La prof. Giuliana Cabrini: «L'ispettore ministeriale ha dichiarato che mi avrebbe riconvocata» (f. Moisio)

Luoghi citati: Assisi, Novara, Roma