"Il posto delle fragole" di Francesco Allegra

"Il posto delle fragole" Folla a Nebbiuno per la tradizionale sagra "Il posto delle fragole" Allarme: «Madame Moutot» è ammalata e sta infettando tutta la produzione - Ogni varietà del saporito frutto ha ì sooì difetti - Da Fosseno (cinquecento quintali) in Svizzera, ma soltanto per un limitato perìodo • Proposta: estendere la coltivazione a tutto l'Alto Vergante - Premiati i migliori produttori 'Nostroservizio particolare) Nebbiuno, 21 giugno. «Madame Moutot» è una ' fragola, e Rinaldo Marchini è il suo nemico. Produttore e commerciante. Marchini negli anni scorsi ha introdotto tra i coltivatori di Fosseno di Nebbiuno le più moderne varietà di fragole, dalla francese «Souvenir» alle calìfornùine «Pocahontas», e ora si batte per estirpare dai fragoleti dell'Alto Vergante la specie dal nome suggestivo ma dalla resa poco soddisfacente. L'ideale «"Madame Moutot" ' è un'ottima varietà dice Marchini — ma, a un certo punto, si ammalò e ora sta infettando anche le altre specie. Secondo me, il sindaco dovrebbe emettere un'ordinanza che proibisca la coltivazione di questa varietà malata, come è già stato fatto all'estero in talune località». «Madame Moutot», che gli italiani chiamano anche con il nome più prosaico di «Fragola pomodoro», secondo Marchini. dovrebbe dunque scomparire dalle fragolaie di Fosseno e lasciare il posto alle fragole della California, che sembrano le più adatte al terreno di queste terrazze. «Abbiamo provato con la Gorella, pianta vigorosa con frutti grossi, succosi e aromatici, ma questa varietà non ha purtroppo trovato da noi il suo habitat ideale. Abbiamo sperimentato la Senga Sengana e la Souvenir de Ch. Machiroux, ma _ quest'ultima si è rivelata scarsamente produttiva, mentre la prima ci dava frutti troppi piccoli, difficili da raccogliere. L'ideale per noi è la Pocahontas, ch'è precoce, rustica, assai pròduttiva, fornisce frutti conici grossi, regolari, di un bel co-1 1-. «re rosso intenso. Ed è infine resistente ai trasporti». Perché le fragole, una volta raccolte, bisogna venderle, e per venderle bisogna traspori tarle, la resistenza ai viaggi è una qualità da tenere nella j debita considerazione. «Noi le portiamo in Svizzera,' ma da oggi l'importazione è chiusa: gli elvetici consentono l'introduzione delle nostre fragole, che sono assai apprezzate, specialmente quelle del Lago Maggiore, solo nel periodo precedente la. toro produzione che è tardiva. "Se la produzione svizzera risulta però insufficiente, allora riaprono le frontiere. Quest'anno, la scadenza del periodo di importazione era già stata fissata per U 13, ma in seguito al ritardo nella maturazione causato dal maltempo, è stata concessa una proroga sino a oggi». Il periodo di maturazione delle fragole di Fosseno favorisce l'esportazione nella vicina Confederazione. Le fragole di Viareggio incominciano a maturare già verso il 5 o il 6 aprile; quelle di Ferrara tra il 10 e U 15 maggio: A Fosseno, le Pocahontas si fanno mangiare verso il 20-25 maggio, e la produzione continua fino ai primi di luglio. Un disastro La produzione media annuale si aggira sui 500 quintali di fragole: quest'anno è stato un disastro per colpa delle piogge continue, ma in altre stagioni si sono raggiunti anche i 700 e gli 800 quintali. O ro, però, il terreno coltivato a frogale va restringendosi peri continui insediamenti resi- denzialì (sono in costruzione iiiiiiniiniiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiii parecchie ville), ma Marchini ha pronta una proposta: «Perché non estendere la coltivazione della fragola anche al di fuori di Fosseno e degli altri paesi dell'Alto Vergante: le colline del Borgomanerese, a esempio, sarebbero, a parer mio, U luogo più adatto». Secondo Marchini. l'introduzione della coltivazione della fragola sulle colline del Borgomanerese '(Boca, Maggiora, ma anche dalle pòrti di Cavaglìo e altrove) rappresenterebbe un valido contributo nella battaglia contro l'abbandono delle campagne. «Per coltivare le fragole — dice — basta una piccola azienda». Nelle sue fragolaie lavora egli stesso, la moglie, signora Anita (vincit°ice di un'edizio ne della «Fragola d'oro»), e le figlie, Marisa, che sta per diplomarsi ragioniera, e Daniela, che sta finendo le medie. Per portare un esempio della possibilità di resa di lina fragolaia, i Marchini ci spiegano che con 2500 nuove piantine di Pocahontas quest'anno sono riusciti a raccolgliere 33 quintali di prodotto di prima qualità, tutto venduto in Svizzera. «11 segreto — ammoniscono — consiste nel sostituire le piantine ogni stagione». Ieri mattina, Rinaldo e Ant¬ ta Marchini, con la quasi raìgioniera Marisa (già «Miss Fragola») e alcune donne j hanno raccolto cinque quin¬ tali di fragole che sono state distribuite nel pomeriggio ai partecipanti alla tradizionale sagra, che ha richiamato gente da tutto il Vergante, dal Borgomanerese e dal Cusio. E stato un successo, grazie anche al pomeriggio di sole. . Miss fragola La festa è stata organizzata come sempre (siamo alla dodicesima edizione) dal circolo Enal, per merito del presidente Valentino Bertoletti e dei suoi collaboratori. Alla manifestazione inaugurale, che si è svolta all'albergo Colli Fioriti, sono intevenuti il sindaco Tadilli, i sindaci Guidetti di Invorio e Zanetta di Massino, il parroco don Sandro Bottigella, il direttore provinciale dell'E nal. Oreste Maschio, e altri. E' intervenuto anche il sottosegretario agli Interni, onorevole Nicolazzi, con il segretario provinciale del psdi, Angelo Milanesi. Il sottosegretario ha premiato nel pomeriggio i migliori produttori: il primo premio è toccato ad Arturo Bertolè. Le varie manifestazioni sono state dirette e presentate da Silvano Silvani: la selezione per il concorso nazionale «La ragazza della pubblicità» è stata vinta dall'impiegato Nadia Becchi, 18 anni, di Milano; il titolo di «Miss Fragola» è stato attribuito ad Adriana Aceti, 17 anni del luogo. Francesco Allegra Nebbiuno. Anita e Marisa Marchini tra le fragole californiane « Pocamontas »