La Lega "ripescherà,, l'Omegna per il prossimo torneo di serie D?

La Lega "ripescherà,, l'Omegna per il prossimo torneo di serie D? La società di Mimmo Cane è retrocessa immeritatamente La Lega "ripescherà,, l'Omegna per il prossimo torneo di serie D? Serena valutazione del presidente del club sulla sfortunata stagione - Anche se dovesse gio* care in Promozione, la compagine verrà ringiovanita e possibilmente rinforzata • Pestrin se ne andrà, confermati Braga ed altri giocatori - L'apparato dirigenziale fa ben sperare per il futuro (Dal nostro inviato speciale) [ s- Omegna, 1 giugno. dOmegna, anno zero? non ci \ Nsembra anche se la squadra è ! aretrocessa in Promozione, anche se non mancano i soliti necrofori che ripetono «lo l'avevo detto» e che pronosticano altre sventure. Le difficoltà, indubbiamente, non possono e non potranno mancare per una società che. dopo i risultati piuttosto soddisfacenti, quali un secondo ed un terzo posto in Serie D. dopo vere impostato un programma ambizioso, è venuta a trovarsi in piena zona retrocessione ed è caduta soltanto quando mancavano 6' alla conclusione, condannata dal gol del biellese Magnaghi in evidente posizione di fuorigioco. Come poteva però l'arbitro di Biella annullare questa rete che sarebbe costata alla Biellese la gara dello spareggio con la Pro Vercelli quando la folla del «Lamarmora» spingeva furente, invo cando il gol liberatore? Cosi l'Omegna è finita in Promozione. I veri sportivi hanno accettato la sentenza con dignità, sono convinti in una pronta ripresa perché, dicono, «l'ossatura del calcio locale è sana, i dirigenti sono in gamba e. preparati, per cui la squadra saprà presto riscattarsi». Mimmo Cane. 32 anni, è il presidente del Club da un paio di stagioni. Ha iniziato t«iter» nella società dapprima come dirigente e poi come vice presidente e non vorrebbe mai lasciarla. «Quando tomai da Città del Messico dove avevo assistito ai mondiali — dice — incontrai Santino Tarantola, attuale amministratore delegato del Novara, che mi chiese sorridendo: Allora vieni a fare il presidente da noi? La cosa indubbiamente mi faceva piacere, ma io in verità non ne sapevo nulla e d'altronde non mi interessava. Per me esiste soltanto l'Omegna, il resto non conta, soprattutto in questo momento in cui le cose non vanno per il verso giusto ed io mi ■sento ancora più legato alle vicende della società». ' La retrocessione è dovuta a motivi contingenti o ad insieme di errori? «Quando le cose vanno male — risponde — è ovvio cbe la base sia stata minata anche da errori- Nel nostro caso è stato il troppo amore verso la squadra, l'ambizione dì fare sempre meglio, la speranza di essere all'altezza degli altri squadroni del girone. Sotto questo profilo sono stati fatti degli errori in quanto avevamo sbagliato nel confrontare il torneo attuale con quello precedente. In realtà, il livello del girone è migliorato nettamente rnentre noi abbiamo reso al cinquanta per cento. Onestamente non avremmo potuto competere con le prime quattro in classifica ma avremmo potuto certamente raggiunge re quota 32 o "33 se una serie di infortuni non avessero messo k. o. elementi importanti quali Emione (epatite virale). Beretta (ernia), Zanni (infortunio ad un ginocchio), mentre due giocatori si sono sposati con le conseguenze intuibili. Che ii campionato sia andato male, non si discute, cosi come è indiscutibile il fatto cbe la retrocessione sia dovuta a questi incidenti ed al rendimento negativo della difesa che per un verso o l'altro ha perso molte delle sue pedine, subendo 39 gol contro i 18-19 della precedente stagione». Fino a che punto sono stati utili all'Omegna gli anziani Pestrin e Donava? «Pestrin — risponde Mimmo Cane — ha stentato all'inizio a trovare il ritmo della D poi è andato migliorando ed ha finito in crescendo. Danova è servito moltissimo, soltanto nelle ultime 2 o 3 gare è venuto a mancare il suo apporto». Quali sono le prospettive della società? «Si rimanga o no in Serie D il programma è identico. La squadra va rinforzata in quanto la Promozione è ancora più difficile che il campionato da noi concluso: ' occorrono tipi particolari, molta combattività, elementi decisi. Ovviamente dovremo ringiovanire i ranghi. Pestrin se ne andrà, ci è già stato richiesto da alcune società. Danova deciderà quando sapremo con esattez- ! za quale torneo dovremo affrontare: in Promozione, effettivamente, sarebbe sprecato. Per ora sono confermati Balzano, Bossi. Beretta. Marchini. Enrione. Calca terra, rientrerà dal prestito al Luino il terzino Beltrami, confermeremo Braga alla direzione tecnica. Per. gli altri si vedrà. Possediamo un vivaio fortissimo, oltre 100 giovani, qualcuno certamente salterà fuori. A questo proposito posso aggiungere un'altra autocritica: nell'impostare la tolmsesgdosdsudAgrgrccirpdshfdragescdi ; società, dando cosi risalto al a settore giovanile e puntando a Sguardi ambiziosi con la prima squadra abbiamo crea- to indirettamente un duali smo pericoloso per le sorti dell'Omegna. troppo pesante. Non siamo pentiti di quanto abbiamo fatto, ma è implici- to che dovevamo affrontare o l'uno o l'altro dei due problemi e dopo 3 o 4 anni sullo slancio avremmo completato entrambi i propositi». Sergio Sacchero, direttore sportivo dell'Omegna, aggiunge: «I propositi avveniristici della presidenza hanno fatto onore indubbiamente al nostro club; noi ci si proponeva di ricalcare l'esempio dì una società che nel suo ambito è un esempio di lungimiranza e di efficienza, la Solbiatese. Anche se siamo retrocessi, giunto questo traguardo: curiamo con passione oltre 100 giovani, la società è finanziariamente sana, il futuro non ci spaventa». Questa è l'Omegna, una so cietà che non può rimanere in Promozione avendo le caratteristiche e le strutture possiamo dire di avere rag- J j delle compagini affermatisi in D. La speranza è dura a morire, ma nel nostro caso il club del Lago ha la possibilità di essere «ripescato» dalla Lega in previsione delle immancabili defezioni di or: dine tecnico o finanziario. Questa possibilità non è tanto lontana come si potrebbe credere: i dirigenti federali conoscono a fondo la serietà del club di Omegna, la sua efficienza ed hanno confermato che terranno in massima considerarcene un suo eventuale salvataggio in extremis. Le conseguenze sarebbero vantaggiose per l'Omegna ma soprattutto per il calcio regio- J naie che ha bisogno di club bene impostati, orientati verso l'attività giovanile e dotati dei necessari impianti per dij simpegnarsi in modo più che. decoroso. L'Omegna ha tutte queste prerogative e merita pertanto la massima considerazione. Giorgio Gandolfi | Omegna. Mimmo Cane, presidente dell'Omegna Calcio

Luoghi citati: Biella, Città Del Messico, Omegna