Convegno a Torino per la montagna

Convegno a Torino per la montagna Convegno a Torino per la montagna L'onorevole Carlo DonatCattin, intervenendo ieri a Torino ad un convegno per l'esame del- disegno di legge sulla montagna, ha ribattuto le critiche che gU erano state rivolte in merito in un discorso pronunciato domenica scorsa a Villadossola. «Il passo in avanti notevole compiuto con la nuova legge sulla montagna — ha detto il ministro del Lavoro — è l'istituzionalizzazione, il finanziamento e l'affidamento di compiti di programmazione ai consigli di valle- La parte più discutibile è invece U fatto che, ancora una volta, materia principale della legge rimane l'agricoltura, mentre il problema della montagna si risolve in un orizzonte molto più vasto, che comprende anche — come dirà con riferimenti concreti la programmazione di valle — la riconversione, di una struttura industriale in declino. A questo proposito — ha continuato Donat-Cattin — mi sono state rivolte 'critiche tanto squillanti quanto vuote, per il fatto che in un convegno della Valle d'Ossola ho ancora una volta sollevato il prò oleina. Sarebbe opportuno in primo luogo essere presenti: chi non è presente non ascolta e rischia di non capire. La tesi che noi sosteniamo è la seguente: occorre una politica programmata nelle aree di declino industriate situate nell'arco alpino, nella prealpe e nel preappennino, che registri la occupazione presente e la garantisca, non già impedendo ammodernamenti e razionalizzazioni (il che sarebbe mortale a medio termine per la stessa esistenza dell'impianto industriale) ma provocando simultanei investimenti sostitutivi. In questa direzione abbiamo lavo rato proprio nelle scorse settimane con le Federazioni ■nazionali dei lavoratori tessili e dei minatori, per modijicare la legge tessile e per garantire l'occupazione degli attuali minatori in Sardegna. La modifica centrale della legge tessile riguarda proprio gli investimenti so stitutivi, mentre la garanzia di occupazione collettiva e personale agli attuali minatori in Sardegna è data da un piano di investimenti sostitutivi per la creazione di seimila e più posti di lavoro in Sardegna. «Valutare con obiettività, e senza nascondere la delicatezza, la situazione industriale dell'Ossola e del Verbano significa porre ancora in tempo un problema che, nascosto, potrebbe determiTiare a distanza di qualche anno malattie incurabili Che si vuole da grandi società come la Montedison e la Sir-Rumianca? Che non sfruttino quel che c'è ancora da sfruttare di vecchi impianti, ma che siano responsabilizzate permanentemente di fronte al tema dell'occupazione nel comprensorio ossolano e che provvedano per tempo al rinnovo degli impianti, alla loro sostituzione, al loro ampliamento, a. quanto è necessario per mantenere il livello di occu- V nÌ9tnn0 pozione. «Quanti hanno partecipato al Convegno di domenica sanno che ci siamo occupati dei problemi infrnxlrtiUnrali. come quelli dell'autostrada Voltri-Sempiohe, intorno alla quale l'impegno mio e dei parlamentari democristiani del Piemonte è quasi decennale. Taluno degli interlocutori assenti appartiene invece alla schiera di co loro i quali, in linea politica, hanno osteggiato in campo nazionale ogni sviluppo delle autostrade. Ma, lasciando da parte questo particolare, è più che evidente che il ritardo culturale dimostrato da alcuni sindacalisti dell'Ossola non favorisce un'azione positiva del Movimento sindacale nella zona ed è opportuno che questioni co me queste siano esaminate in un quadro di responsabilità più vasto e più sostenuto sul piano delle reali condizioni e delle reali prospettive».

Persone citate: Carlo Donatcattin, Donat-cattin

Luoghi citati: Ossola, Piemonte, Sardegna, Torino, Villadossola