Impianti alla Bagnella (ci sono già i terreni)

Impianti alla Bagnella (ci sono già i terreni) Dopo le delusioni del passato Impianti alla Bagnella (ci sono già i terreni) GIORGIO LAPIDARI: «Sport, turismo, economia. Il problema va esaminato nel complesso, tenendo poi presenti le varie suddivisioni del fenomeno sportivo: a livello scolastico, come .impiego del tempo Ubero, come attività utile per la salute dell'uomo. Ad Omegna presso le scuole non c'è neppure lo spazio per. costruire eventualmente palestre, i ragazzi delie medie — quando le fanno — svolgono le lezioni di educazione fisica In un 'locale che chiamiamo. "la fossa del serpenti", è tatto dire». MUZIO SEVERGNINI: «Occorrerebbe lavorare In due direzioni. Sport nella scuola, soluzione del problema con II reperimento di terreni 11 più ricino possibile agli edifici scolastici; non si possono Infatti imporre al ragazzi spostamenti troppo gravosi per l'ora di ginnastica. Per l'attrezzatura sportiva necessaria alla citta, per i club ed I privati, non rrsla rhr attrezzare secondo progetti già esistenti la zona di Bagnella, in riva al lago, in nna posizione incantevole. Sono già bloccati 23 mila metri quadrati di terreno, si potrebbe arrivare a sessantamlla. Invece si continua solo a pensare all'ampliamento della zona industriale, sport e turismo non sono neppure considerati. Non è rsagerato definire disperata la situazione». MIMMO CANE: «E* questione di mentalità, di uomini, perché negli ultimi 25 anni si sono alternate amministrazioni comunali di colore politico diverso, ma di fronte allo sport tutte hanno dimostrato scarsissima sensibilità. Da sette mesi è sindaco il comunista on. Mulini, ma nei cinque anni di precedente amministrazione di Centro Sinistra non ho visto grandi iniziative...». GIORGIO LAPIDARI: «Almeno prima c'era stato uno sforzo teso al re peri m-mio delle aree». ENZIO BELI OTTI: «Noi abbiamo alle spaile una magnifica esperienza con il basket; con l'appoggio della Ignls e dell'allenatore Garnosi, eravamo tOTiva- II a meritarci nel '62 la promozione in serie A. Poi, con un vivaio di cinquanta ragazzi alle spalle, abbiamo risto sfumare lutto il nostro lavoro per la mancanza di una palestra, di un palazzetto dello sport adeguati alle crescenti necessita. E' curioso che grazie a noi, alla nostra squadra che portavamo a giocare nel centri vicini, Domodossola, Verbania ed Arona sono andate avanti e si sono dotate di attrezzature. Di fronte alla mancanza di valide iniziative comunali, ad Omegna anche molli privati hanno perso coraggio e si sono fermati». GIORGIO LAPIDARI: «Siamo andati vicini ad una soluzione del problema attorno al '62 qnando chiedemmo ad un gruppo di industriali, che aveva deciso un finanziamento a termine per l'ospedale e per case operaie, di prolungare il finanziamento Il tempo necessario a costruire anche una palestra capace di ospitare diversi sport. L'improvvisa morte del vescovo di Novara mons. Olila Gremignl. animatore del gruppo. Ita bloccato ogni trattativa in tal senso». MUZIO SEVERGNINI: «Insisto nel sottolineare la necessità di una scelta fra la linea dell'inilcstrializzazionp e la linea sportturismo. Omegna potrebbe divsitsrc il polmone. Io sfogo sportivo e turistico per la zona delle industrie tra Gravellona e Verbania. A gioco lungo i vantaggi del turismo potrebbero rivelarsi maggiori; sarebbe cosi gip adesso, se proprio attraverso l'industrializzazione non avessimo ridotto 11 urtstro Iago nulle condizioni che tutti sanno. La soluzione del problema del Bagnella. la costruzione del complessi sportivi che per ora sono solo a livello di progetto, potrebbero ancora riequillbrare la situazione. Ma bisogna far presto, si è già perso troppo tempo». Giorgio Gandolii Bruno Perucca

Persone citate: Bruno Perucca, Giorgio Gandolii, Mimmo Cane, Muzio Severgnini, Olila Gremignl

Luoghi citati: Domodossola, Novara, Omegna, Verbania