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Un medico nei guai per un certificato La «malata» piantava pomodori Un medico nei guai per un certificato E' il dott. Gianfranco Arata di Romagnano Sesia - Ricevuto il documento dell'imputata il pretore ha disposte un sopralluogo iDal nostro corrispondente/ Borgomanero, 11 maggio. (f. a.) E' in corso un'azione penale nei confronti demedico dottor Gianfranco Aata, abitante a Romagnano Sesia in via Novara 86. L'istruttoria è stata ordinata dal pretore di Borgomanero n seguito a un certificato firmato dal medico di Romagnano e pervenuto l'altro giorno in pretura, col quale si giustificava l'assenza dun'imputata in un processo per mancata custodia e sottrazióne di beni pignorati. All'udienza, di cui abbiamo già dato notizia, sarebbero dovuti comparire come imputati il . contadino GiovannPietro Moia, 19 anni e la madre. Angela Moia Giustina, 6anni. Il reato di cui erano incolpati consisteva per la donna nel non aver custodito alcune pecore e un asinelio sardo su cui gravava un pignoramento dell'ufficiale giudiziario, mentre il giovane, era accusato di aver sottratto gli animali all'azione della giustizia. In effetti l'ufficiale giùdiziario aveva pignorato adue occasioni alcuni animal di proprietà del giovane contadino alla cascina Vallone di Romagnano: quando però l'incaricato per la vendita giudiziaria si era recato sul posto, le pecore e l'asinelio sardo erano scomparsi, per cui veniva imputata anche la madre, alla quale, in occasione del secondo pignoramento, erano stati affidati gli animali/ Per questo il giovane fu condannato a due mesi di reclusione e a 60 mila lire di multa, mentre alla donna veniva inflitta una multa di 40 mila lire. La Moia non si è tuttavia presentata in pretura, dove ha inviato un certificato del dottor Arata, il quale dichiarava che l'imputata era affetta da cardiopatia e quindi non era in condizioni di lasciare il proprio domicilio. Il pretore Venanzi allora ha mandato il maresciallo dei carabinieri di Romagnano al la cascina Vallone e qui la donna è stata trovata intenta a piantare dei pomodori con il marito. Di qui l'azione penale nei riguardi del medico, il quale avrebbe asserito cosa non rispondente a verità.