Torna all'antico splendore l'abbazia di San Martino
Torna all'antico splendore l'abbazia di San Martino I lavori di restauro sono quasi terminati 1 Torna all'antico splendore l'abbazia di San Martino E' uno dei monumenti più preziosi della città - Ridiventata chiesa dopo essere stata anche caserma, completa il convento che oggi ospita il gerontocomio « De Fagave » (Dal nostro corrispondente) Novara, 3 maggio. (p. b.) Nell'autunno prossimo saranno concilisi 1 lavori di restauro della monumentale Abbazia lateranense di Santa Maria delle Grazie, conosciuta dai novaresi come parrocchia di San Martino. Cominciata nel febbraio 1969, i lavori procedono in maniera soddisfacente secondo un piano di restauro in gran parte attuato. Il ricupero degli affreschi, la raschiatura degli strati di calce, il fissaggio degli intonaci e le opere conservative nel rispetto»;; delle xone~: neutro;sono cosa fatta. Sono ora visibili gli affreschi che riaffiorano sulle volte a vela del transetto, sulle lesene della navata e sulle pareti del tempio, i cui elementi architettonici riappaiono nelle linee «tardogotiche» nel coro e presbiterio; nello stile del primo rinascimento nel transetto; in queUo bramantesco nelle navate centrali dalle volte a botte. «Ora, il tempio a una nave a croce latina, che può definirsi di stile medievale composito — ci dice don Angelo Stoppa, segretario della commissione diocesana per l'arte sacra — appare ai nostri occhi ricuperato al primitivo splendore: a buon diritto si pone tra i più preziosi monumenti della città». Per completare il piano di lavoro, bisognerà ancora ripristinare il pavimento al livello primitivo, riassettare lo spazio liturgico absidale; riordinare le finestre a lunetta; restaurare le decorazioni del transetto e le voltine a crocerà dei soffitti delle otto cappelle, e compiere le non minori opere tecniche di attrezzatura. «Il valore del monastero canonicale lateranense di Santa Maria delle Grazie — f ci dice don Stoppa — non è solo artistico, ma anche storico, avendo esso avuto notevole influenza nella vita novarese dell'arco di secoli tra il XV e il XVIII. La costruzione della chiesa si iniziò nel 1476 dopo che da qualche decennio si era qui instaurata la comunità canonicale, i cui prodromi risalgono al 1448». A dare il via fu la bolla di papa Sisto IV nel 1473. Nel 1628, Papa Urbano VIII le attribuì la qualifica di abbazia. Dal 1484, dopo un'epide mia di peste questa chiesa, per secoli fu meta di una grandiosa processione annuale con offerta di ceri ve tivi all'effige della Vergine delle Grazie. Forse anche per questa benemerenza chiesa e monastero, nel 1553, scamparono alla demolizione decretata per ragioni belliche da re Carlo V. «Gli influssi' culturali del monastero canonicale a favore della città dovettero essere potenti — racconta don Stoppa —. Basta pensare alla ricca biblioteca di cui disponeva. Alcuni dei « suoi preziosi volumi si trovano tuttora in biblioteche cittadine. Tra i suoi abati compaiono i nomi della più distinta nobiltà novarese, come quelli dei Torniclli, dei Caccia, degli Avogadro e dei Della Porta». ~~~ Il secolo XVIII segnò il declino di questa comunità religiosa_^nel 1782, Pio VI ne decretòTa~soppressione su istanza degli stessi cane nici lateranensi. I beni furono incamerati dallo Stato Sabaudo e, nel 1810, dopo che vi avevano brevemente risieduto alcuni frati Olivetani, il monastero fu trasformato in caserma e la chiesa divenne scuderia dell'esercito. Nel 1831 gli abitanti del sobborgo di San Martino, per interessamento del ve scovo Giuseppe Morozzo, riscattarono il tempio per adibirlo a chiesa parrocchiale. Il convento, ampliato, si trasformò in sede del gerontocòmio conosciuto come «De Pagave». ; I Manutenzione e adatta- ! menti, a poco a poco, ridus- j sera il bei tempio neiia oscu-1 rà e disorganica chiesa di | San Martino conosciuta in questi ultimi tempi. La generosità intelligente e coraggiosa della commuta parrocchiale e le opere di restauro curate dal prof. Cesare Mussi sotto l'assistenza dell'architetto Carlo Ravarelli, stanno ora ridonando alla chiesa il suo antico splendore. Novara. La medioevale Abbazia di San Martino
Persone citate: Angelo Stoppa, Avogadro, Carlo Ravarelli, Della Porta, Giuseppe Morozzo, Pio Vi, Sisto Iv, Stoppa
Luoghi citati: Abbazia, Novara, San Martino, Santa Maria
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